8.

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Era il decimo giro di campo che stavamo percorrendo, tutti erano sfiniti quando me.

"Più veloce!" Gridò il professore. Si portò il fischietto tra le labbra e ci soffiò dentro.

"È una tortura!" Si lamentò Amber, stringendosi la pancia con una mano.

Mi fermai e mi piegai, tenendomi con le braccia sulle ginocchia. Pian piano ripresi fiato. Nel mentre i ragazzi mi avevano già raggiunta e superata.

"Vuoi che ti aiuti?" Mi chiese uno di loro, non conoscevo il suo nome, non sapevo neanche se l'avevo visto nei giorni precedenti. Altri risero.

"Qui c'è una piscina?" Gli chiesi.

"Eh?" Mi domandò, confuso.

"Perché sto decidendo se strangolarti o affogarti. Tu cosa preferisci?" Si accigliò.

"Anche se pensandoci bene, per lo strangolamento dovrei procurarmi qualcosa da stringerti attorno al collo... invece se ti affogassi risparmierei tempo..." dissi pensierosa. Lui mi guardò come se fossi pazza e scappò via.

"Ma come! Pensavo volessi scambiare due parole con me!" Gli gridai. Feci spallucce e ripresi con i giri.

Al termine il professore prese una palla da basket e ci divise in squadre, ragazzi contro ragazze.

"Logan! Puoi spiegarmi perché sei da quel lato del campo? C'è qualcosa che devi dirmi?" Gli chiese il professore. Lui si guardò attorno e si accorse di essere nella squadra sbagliata. Arrossì e velocemente raggiunse i suoi compagni che sembravano essere parecchio divertiti. Non ci passarono la palla neanche una mezza volta, ci scartavano o si piazzavano davanti a noi impedendoci di fare qualsiasi movimento.

"Fatevi avanti!" Urlò il professore.

Provai a rubarla ad un ragazzo diretto al canestro, gli cadde dalle mani e scivolò fino ai piedi di riccioli d'oro.

Non sembrava importargli tanto però, era più concentrata ad ammirare le sue unghie dipinte di bianco.

Corsi nella sua direzione per recuperarla, ma anche Bryan ebbe la mia stessa idea. Riuscii a prenderla da terra ma in quel momento mi raggiunse e si piazzò davanti a me.

Mi concentrai sul canestro e mi preparai a lanciare ma si buttò su di me e cademmo a terra. Il professore fischiò, lo vidi scuotere la testa.

La palla finì a noi, riuscimmo ad attraversare il loro campo. Ellie si guardò attorno e io spalancai le braccia in aria, cercando di attirare la sua attenzione.

Con la coda dell'occhio notai Bryan e Wesley che si lanciavano occhiate di fuoco, ignorando la partita.

Vidi Bryan sporsi in avanti e dargli una spallata, Wesley perse immediatamente lucidità e si avventò su di lui. L'attenzione passò rapidamente dalla partita alla loro rissa.

L'insegnante corse in mezzo al campo e fischiò, con la speranza di separargli, che però continuarono ad azzuffarsi.

"Ho come l'impressione che non abbiate capito a che sport stiamo giocando. Si chiama Basket, non lotta libera!" Gridò.

Wesley si alzò dal suo corpo e si passò una mano sulle labbra. Bryan doveva averlo colpito sulla bocca perché sanguinava.

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