IL COMPLOTTO

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Fu una giornata intensa e alla fine, Alessio mi accompagnò a casa. Non potrò mai dimenticare la situazione surreale e magica che si fece strada dentro me. Mi ero arricchita di qualcosa. Tornavamo, insieme, mano nella mano come in quel nostro primo appuntamento. Tutto cambiava anche se alcune cose apparivano invariate. Mi accompagnò dalla nonna con la sua auto.

Arrivata a destinazione, ci salutammo, scesi dall'auto e imboccai il piccolo vialetto che portava all'ingresso di casa, mi voltai e Alessio era ancora lì, seduto in auto sincerandosi che io fossi entrata in casa. I nostri sguardi si incontrarono e sorridemmo.

Appena varcai l'ingresso, una figura apparve nella penombra. La luce ne nascondeva i tratti somatici e la faceva apparire come una strega arcigna. Il volto contratto in una smorfia.

Era Nonna.

«Come mai arrivi a quest'ora?. Sei uscita di nuovo con lui?. Sai quanto io non approvi questa relazione, eppure continui testardamente, se non la smetti dovrò prendere seri provvedimenti».

I miei sentimenti erano contrastanti. Passavano tra l'essere amareggiata, triste e arrabbiata. «Perché ti comporti così?, cosa mai ti avrà fatto Alessio?, Perché sei così astiosa nei suoi confronti?, non ti sei sforzata neanche di conoscerlo, ti sei limitata solo a giudicarlo. Perché, una volta tanto, non puoi essere felice per me?», le dissi singhiozzando.

«Non mi è permesso rivelarti le vere motivazioni, ti prego di credermi e di continuare a fidarti di me, cerca di limitare almeno gli incontri...»

Sul viso di Nonna si dipinse una strana tristezza. Rimasi attonita di fronte quel repentino cambiamento di atteggiamento.

«Cosa succede Nonna?, chi è che non ti permette di fare cosa?, qualcuno ti sta minacciando?, come posso crederti se non mi dici la verità?»

«Non posso espormi più di quanto io abbia già fatto. La tua vita è in pericolo. Devi smettere di frequentare Alessio e non devi più indagare sulla scomparsa dei tuoi genitori. Ti prego di ascoltarmi. Non pormi ulteriori domande».

In quell'istante mi sembrò di osservare una donna che, metteva da parte, il suo orgoglio. Divisa tra il l'affetto che provava per me e un male sconosciuto a cui io non sapevo dare un nome.

Non capivo se, la nonna fosse consapevole dei pericoli che stava affrontando. Cosa e chi l'aveva condotta fino a quel punto?. Ero tentata ad arrendermi e seguire il consiglio di nonna, solo per avere la speranza di riaverla esattamente come l'avevo sempre conosciuta.

Questo, però, non era possibile.

Può cambiare un singolo dettaglio e la trasformazione, di conseguenza, si muove inarrestabile. Non vi è alcun modo di arrestarla. Puoi combatterla oppure abbandonarti al suo cambiamento. Qualunque sia la decisione che prenderai sii consapevole che, anche essa è parte integrante di questa evoluzione. Dissi a me stessa.

Non potevo tornare indietro. Non potevo fermarmi. Dovevo solo camminare avanti.

La vita segreta di CarlottaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora