IL SENSO DI PERDITA

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Mi ricomposi. Forse, Alessio aveva ragione. A volte, l'istinto si confondeva con la paura di vedere realizzato qualcosa che vorresti, non si realizzasse mai. Il terrore di provare lo stesso sentimento di perdita era diventato troppo per me, vivevo costantemente nel timore che, le persone fossero effimere.

Spesso anche con coloro che potevano diventare potenziali amici, io ingaggiavo una guerra contro me stessa. Ne boicottavo la realtà. Quando le relazioni diventavano impegnative da un punto di vista emotivo io non trovavo altra soluzione che fuggire.

La mia solitudine è sempre stata una leale compagna. Potevo fidarmi di me stessa senza provare l'orrenda sensazione di un nuovo abbandono.

Gli altri, però, ci completano. Sono la nostra unità di misura, il salto che ci spinge verso l'alto. Senza, siamo sterili. Non miglioriamo, ne peggioriamo. Diventiamo il nostro limbo.

Io non voglio essere questo. Se il dolore, il senso di perdita o di abbandono contribuiscono alla mia felicità futura, allora le mie, non saranno lacrime sprecate. Imparerò a non arrendermi, a trasformare i miei timori, in forza e coraggio. Gli altri, potranno ferirmi solo se io glielo permetterò. Voglio rivivere la mia vita con spensieratezza come facevo una volta. Le situazioni sono cambiate e forse lo sono anche io. Quello che eravamo, non possiamo più essere. E se questo potesse diventare una risorsa, invece, di un limite?. Voglio liberarmi dai preconcetti.

Voglio diventare Libera.

Ritornammo, silenziosamente, verso l'uscita. Richiudemmo il cancello come l'avevamo trovato inizialmente. Nessuno avrebbe sospettato l'intrusione.

Tutti, tranne Eliana.

La vita segreta di CarlottaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora