Incedere

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Davanti a noi, il salto nel vuoto si sgretolava sotto i nostri piedi e la grata ci precludeva la possibilità di avanzare verso la meta. Un qualsiasi ostacolo sarebbe stato un limite della nostra mente, potevamo scegliere di fermarci, indietreggiare oppure abbandonarci alla casualità, seguendola.

Optammo per una nuova strada da percorrere, barattammo la certezza della routine con l'incertezza.

Il nostro destino era costellato dal caos, frammenti di passato che si mischiavano con il futuro, l'assenza che diveniva, ogni giorno, una presenza costante.

Seguendo l'intuito, mi voltai sulla parete sinistra di quel buio labirinto e non intravidi più i mattoni incastrati nel muro da milioni di secoli ma un oscuro squarcio nella parete, segno di qualcuno o qualcosa che aveva lasciato la sua traccia in tempi recenti.

Nonostante il passaggio apparisse cupo, il mio sguardo, si posava oltre i confini di quel luogo ed immaginava di rivedere persone di cui l'essenza viveva tra i battiti del cuore.

Strinsi più forte la mano di Alessio e con impeto mi gettai al di là della mia stessa paura.

La vita segreta di CarlottaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora