Il mio futuro

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Quando riaprii gli occhi, la luna aveva trasformato il suo volto e tra le tende il sole si affacciava timido. Avevo il suo caldo tepore sulla faccia. Mi stirai e sgranchii le gambe, allungai verso l'esterno, ogni piccolo frammento di me. Poi, mi sedetti sul bordo del letto, aspettai che ogni mia cellula si sincronizzasse per dare nuovo ritmo alla giornata che stava iniziando.

Indossai un jeans skinny, una camicia in pizzo bianco con dei motivi floreali e scarpe con plateau nere. Raccolsi i capelli in un chignon e misi un paio di orecchini a farfalla colorati.

Ero decisa a realizzare tutti i miei sogni.Così mi incamminai verso il mio destino con la sicurezza che non avevo avuto mai prima di allora.

Cambiai il mio piano di studi. Sarei diventata una Direttrice Artistica ed il solo pensiero di salire in cima a quello che, un giorno, sarebbe stata la mia realtà mi faceva sorridere. E senza che io me ne rendessi conto, anche il mondo mi restituiva la mia stessa felicità.

Papà ne sarebbe stato fiero. Lui che si immergeva nei suoi storyboard con la passione che lo contraddistingueva. Poco importa quante notti insonni ha dovuto affrontare per terminare i suoi progetti. Trasformava il suo essere costantemente sotto-pressione in una continua sfida. Ricordo ancora quanto il suo viso si illuminasse, usciva di casa con lo stesso sorriso con cui sarebbe tornato. Vinceva anche quando la vita gli negava un successo, si rialzava in piedi e stravolgeva le priorità e le prospettive. Quegli stessi fallimenti gli avrebbero regalato nuove opportunità.

Fu in quel momento che riscrissi il mio futuro.

Immersi la mano nella borsa alla ricerca di un foglio ed una penna per prendere appunti e qualcosa cadde. Era un biglietto.

"Non ti dimenticare di andare lontano. Buon viaggio". Papà

La vita segreta di CarlottaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora