Casualità

15 3 0
                                    

Rimasi immobile. La speranza incominciò battermi dentro il petto.
Girai quel foglio stropicciato tra le mani. Sul retro, scritto in bella calligrafia, un indirizzo.

Mi sedetti su di una panchina. La mia testa iniziò a vorticare ed io, dovetti frenare le mie paure. Silenziosamente, rimisi in ordine i pensieri. Agguantai il telefono e chiamai Ely. Il dolce suono della sua voce contribuì a tranquillizzarmi. Le raccontai quello che mi era appena capitato.

«Qualunque cosa sia, essa stessa porterà conseguenze positive o negative a seconda di come, noi, agiremo. Fin ad allora, rimarrà ferma aspettando e ascoltando il rumore dei nostri passi che cominceranno a camminare. Lasciati guidare dal caos. La confusione è solo apparente». Rispose la mia sorellina.

Quando chiusi la chiamata, all'improvviso, Alessio era seduto accanto a me. Ancora prima che mi voltassi verso di lui il suo profumo lo aveva preceduto. Mi osservava come aveva fatto la sera prima.

Il desiderio brillava, perpetuo, nei suoi occhi. Senza dire una sola parola, dischiusi le mie labbra e lo baciai. Gli attimi si mescolarono all'infinito e con una forza di volontà che non sapevo di avere, lentamente, mi allontanai. Senza distogliere lo sguardo, gli sorrisi.

«Mi piacerebbe restare ma non posso. Ci sentiamo».

Rimase disorientato e confuso. Non per molto.

Aveva assaggiato il dolce sapore della conquista ed io sapevo che non si sarebbe arreso.

La vita segreta di CarlottaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora