L'ESAME

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Si stava avvicinando il weekend. Quegli stessi pensieri mi ottenebravano la mente. Dovevo trovare il modo di concentrarmi. Avevo già frequentato diverse lezioni all'università, con scarsi risultati. Arrivata a casa cercavo, nel silenzio più assoluto, di mettere ordine nei miei pensieri. Invano.

Una moltitudine di libri e quaderni sovrapposti l'uno sull'altro sembravano ricordarmi quanto poteva essere lungo il mio percorso di studi, ovviamente, se non fossi riuscita a rispettare la tabella di marcia che mi ero ripromessa di seguire alla lettera.

Mi presentai nell'aula in cui, alcuni compagni, stavano sostenendo l'esame di economia. Mi sedetti e qualcuno attirò la mia attenzione.

Lui, era il ragazzo che sedeva di fronte al professore in procinto di dare l'esame. Indossava un completo grigio, ai piedi le Sneakers. La gamba di destra, poggiava sull'altra formando un angolo di 90°. Una posa che trasmetteva sfrontatezza e un atteggiamento fin troppo sicuro di se. Rispondeva a tutte le domande in modo eccelso. Il professore lo osservava con una finta indifferenza. Suo malgrado, dovette arrendersi alla bravura del ragazzo, tralasciando le perplessità riguardanti il suo comportamento . Sul libretto, trascrisse il voto. 30.

All'unisono si alzarono in piedi. Il professore si sporse dalla sua cattedra porgendogli la mano e lui, ricambiò con una stretta forte e sicura. Si girò verso di noi e si protese in un inchino. Tutti rimanemmo spiazzati da quel gesto irriverente. Ma ben presto, il brusio si trasformò in una rumorosa risata. Il professore, invece, rimase immobile e sconvolto. Era la prima volta che gli capitava un personaggio del genere e non sapeva come, affrontare quella strana situazione. Comunque non avrebbe potuto far nulla.

Come in un teatro, Alessio, aveva conquistato tutto il suo pubblico.

La vita segreta di CarlottaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora