INERME

17 3 2
                                    

Il panico prese il sopravvento e mi lanciai, con i pugni chiusi, contro la porta battendo con forza le nocche delle mani su di essa, urlavo a squarciagola e nessuno sembrava sentirmi, la voce di Alessio appariva ovattata e distante. In preda alla disperazione mi guardai intorno alla ricerca di un qualsiasi oggetto che permettesse di distanziare la porta dal suo infisso. Ci provai senza successo alcuno.

Non mi arresi.

Cercai di fare leva sulle cerniere in ferro arrugginito, avrei provato a sollevare il battente e mi sarei concessa l'opportunità di fuggire da quell'incubo. Ma qualsiasi idea cadeva, puntualmente, in pezzi di fronte a quell'insormontabile ostacolo.

Triste e sconfitta volsi le spalle alla porta e mi accasciai su di essa, abbracciai le ginocchia e piansi le mie lacrime.

La mia, fu una disfatta momentanea.

Ci sono risorse che sembrano non esistere in noi.

La realtà è un'altra.

Rimangono sopite in un angolo buio della nostra anima e si schiudono alle prime luci del coraggio quando noi non ce la aspettiamo.

Quando siamo più vulnerabili. E paradossalmente, questo, è il momento esatto in cui siamo pronti per accoglierle.

La vita segreta di CarlottaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora