IL SEGRETO

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Ero sdraiata sul letto, il mio corpo si piegava in una linea retta. Le gambe distese lungo la parete mentre i piedi toccavano il soffitto, la testa ciondolante e le braccia che correvano su linee opposte sfiorando le lenzuola. Gli occhi chiusi ascoltavano la musica che rimbombava nelle mie orecchie.

Ero immersa nel mio mondo, quando, tra i miei pensieri si fecero strada ulteriori domande. Quando io e Alessio, l'ultima volta, andammo nella mia vecchia casa, scoprimmo che, mia sorella, vi era entrata dentro prima di noi. Come mai, aveva scelto di andare in cantina e poi nella camera dei nostri genitori senza passare dalla sua stanzetta? Cosa stava cercando e cosa aveva scoperto nel suo vagabondare?

In un attimo, mi alzai in piedi e mi precipitai verso la stanza di Eliana.

Lei, stava osservando una fotografia di mamma e papà e la contemplava come se stesse cercando qualcosa. Appena mi vide, lentamente, appoggio l'immagine sul tavolo e mi scrutò. Appariva fin troppo tranquilla.

«Sapevo che saresti entrata da quella porta e sono perfettamente consapevole del perché tu sia qui. Quel giorno entrai in casa, scesi le scale che, portavano in cantina. Speravo di trovare un indizio, forse, un passaggio segreto ma non trovai nulla. Così corsi veloce, raggiunsi il pianerottolo del piano terra. Mi fermai. Pensavo che avrei potuto trovare qualcosa dentro la stanza di mamma e papà e mi diressi lì. Non ci provai nemmeno ad andare nella mia piccola cameretta. L'indizio che avevi trovato sotto il materasso della culla, parlava chiaro...»

"Nelle profondità del cuore si nasconde un'apparente oscurità. Non indugiare, la strada potrà sembrarti tortuosa e lunga, ma è solo affrontando il buio che potrai raggiungere la verità"

Allibita le chiesi: «Come e dove hai trovato quel foglietto che, io avevo custodito con tanta cura?»

«Ti chiedo, scusa se, mi sono permessa di entrare nella tua stanza senza permesso ma la curiosità di conoscere la verità sui nostri genitori era troppo forte. Quando racconti di loro è come se, la loro scomparsa, non fosse mai avvenuta, le tue parole ne fanno rivivere il ricordo, tu hai il dono di ridare la vita alla speranza che io, possa rivederli, un giorno, vivi».

Una lacrima rigò la sua guancia mentre lei, si mordeva le labbra per trattenere il pianto.

L'abbracciai così forte che credetti di soffocarla ma, era l'unico modo che avevo di trasmettere l'affetto che ci univa da sempre.

Piano, piano si stacco dal mio abbraccio. Poi, alzò lo sguardo, incontrando i miei occhi e disse:

«Si nasconde alla vista ma rimane ben visibile dentro il cuore e nella nostra anima. Del segreto non può rimanere altro che la sua parola, il resto, è svelato nel momento esatto in cui confidiamo a qualcuno di possederlo»

E senza indugiare, mi porse la cornice dove, all'interno, l'immagine di mamma e papà ci guardava sorridendo e dove io, avevo conservato il foglietto che avevo trovato sotto il materasso della culla.

La vita segreta di CarlottaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora