IL PROSIEGUO

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Quando terminai di leggere quel Diario, lo chiusi e lo strinsi tra le mie braccia.

Quello era l'unico oggetto che rimaneva di mia madre. Attraverso la sua grafia percepivo le emozioni, quello che provava e sprazzi di vita vissuta che si accomunavano con il mio destino.

Nonostante avesse omesso di riferirmi che Gabriele non era mio padre, io non ero arrabbiata.

Aveva fatto in modo che io avessi un'infanzia serena e c'era riuscita.
La Storia di mia madre fu il prosieguo della mia.

Da lei partivo per arrivare dentro il futuro. Una lacrima cadde e scivolò lungo la mia guancia.

Mi chiedevo se, a distanza di così tanto tempo, mio padre potesse costituire ancora una minaccia per me e se, in qualche modo, non lo fosse stato anche per mia madre e il mio patrigno.

La vita segreta di CarlottaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora