Capitolo 5

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-"Oh letto, ti amo così tanto..."
-"Yubi! Ora sarò costretto a separare te e lui. Sono le 10!" Jimin mi sveglia di certo non nel miglior modo.
-"Uffaaa, sono così stanca! Lasciami in pace!"
-"E va bene."
Mi prende per i piedi e mi trascina fino a farmi cadere per terra.
"JIMIN! AHIAAAA CHE MALEE! CONSIDERATI MORTO!!!"
Inizio ad inseguirlo per tutta la casa, lo afferro per la spalla e lo faccio cadere per terra. Mi siedo sopra di lui.
-"Bene, adesso avrò la mia vendetta, e non ti piacerà per niente..."
Faccio per allungare un pugno, lui si copre già la faccia, chiude gli occhi e....
-"Noooo! NOOOO! IL SOLLETICO NO! TI PREGO DEVO ANDARE A FARE I PROVINI! NOOOOO!"
Cerca ancora di liberarsi, ma di me non ci si libera così facilmente. Ben ti sta!
-"Va bene, adesso sono pienamente soddisfatta. Ti lascio andare."
Appena cerco di alzarmi lui mi prende per le mani, mi fa sdraiare per terra e mi ripaga con la stessa moneta.
-"Jimin NOOOOOOO!"
Per fortuna dopo un po' mi lascia andare.
-"Se ti fossi svegliata da sola non sarebbe successo questo."
Si mette a ridere, io lo fisso ancora con gli occhi di ghiaccio.
-"Comunque, volevo avvistati che andrò a provare le coreografie con gli altri. Ti lascio le chiavi di casa, così se vuoi uscire per farti un giro sarai libera di farlo. Non aspettarmi, io mangerò là."
-"Ma noooo vuoi lasciarmi sola soletta?"
Faccio la mia espressione tenera.
-"Tornerò stasera, e poi, se vuoi, puoi cercarti qualcuno che ti faccia compagnia...."
Fa la faccia perversa.
-"Neanche per sogno! Preferisco rimanere da sola."
Che stupido, ma gli voglio bene.
-"Allora io vado. Ciao sorellina!"
Mi abbraccia e mi dà un bacio sulla fronte.
-"Ciao, rompipalle."
Lui si gira.
-"Cosa hai detto?"
Io me ne scappo subito in camera, lui esce e chiude la porta.
-"Fiuuu, me la sono scampata! Quello stupido mi ha svegliata in quella maniera. Non è finita qui..."
Oramai in piedi e perfettamente lucida non credo riuscirò a riaddormentarmi, quindi mi lavo, mi vesto e decido di guardare un po' di tv.
-"Ok, vediamoci un bel drama."
Dopo venti minuti finisce, gli attori coreani sono bravissimi nelle espressioni facciali ed è come se stessero vivendo veramente quella situazione. Decido di uscire un po', ma prima...controllo la dispensa: vuota. Ok, vuol dire che mangerò per strada, ho abbastanza soldi per un ramen. OHH, IL RAMEN!
Mi trucco con la matita nera all' interno dell' occhio giusto per cambiare, mascara e burrocacao; infilo le converse giusto per cambiare anche le scarpe ed esco di casa. Fuori dalla porta mi assicuro di avere tutto: telefono, chiavi, fazzoletti, soldi...ok non manca niente.
Prendo l' ascensore, esco dal portone e mi incammino per le strade affollate di Seoul. Sono le 11:30, ho tempo per girovagare senza meta alla scoperta di questa immensa città. Dopo aver attraversato strisce pedonali lunghe decine di metri, scanzato persone di fretta e aver fatto tanti passi, intravedo un parco. Decido di entrarci e passeggiare in quel luogo così verde e tranquillo, anche le altre persone sembrano serene a contatto con la natura. Mi siedo su una panchina e osservo i fasci di luce che passano oltre le piccole fessure che lasciano le foglie, ascolto gli uccellini che cantano in coro in volo e sugli alberi....è così rilassante, mi ci voleva proprio dopo quel risveglio abbastanza brusco. Mi auguro che Jimin sbagli un pezzo della coreografia.

INTANTO, NELLA STANZA DA BALLO DELLA BIGHIT ENTERAINMENT....

-"Oh, Jimin! Hai sbagliato un' altra volta!" Jin trova strano il suo amico.
-"È per merito di Yubi: lei ha la capacità di mandare le sentenze e farle ricevere direttamente. Mi chiedo sempre come faccia.."
-"Tua sorella è incredibile!" Rispondono J-hope e Jungkook.
-"Beh, vorrà dire che anche tu l' hai fatta arrabbiare, vero Park Jimin?"
Ammicca.
-"In un certo senso sí... ora basta parlare, proviamo un' altra volta!"
Yoongi era rimasto in silenzio, e sorrideva.

YUBI, UN' ORA DOPO....
Mi alzo dalla panchina e vado alla ricerca di un ristorante che sia aperto, il mio stomaco ha iniziato a fare i capricci.

Yubi, oramai non pensi più a me. Ci penso io a farti soffrire la fame allo stesso modo in cui la sto soffrendo io..

Mi arriva una fitta allo stomaco.

Così impari. Ora cammina!

Vicino ad una piazza c'è un ristorante, e si sente già profumo di ramen!
Mi siedo ad un tavolo singolo ed ordino; dopo un po' arriva il mio ordine e cerco di non abbuffarmi davanti alla gente intorno a me.
Dovrei disegnare me stessa seduta in un tavolo grande pieno di pietanze insieme a Naruto, Rubber, Goku e Natsu che si danno alla pazza gioia, in fondo non sarebbe male.
Finito di mangiare cerco di trovare la strada di casa, ma non ci riesco, continuo a girare in fondo senza accorgermene. Decido di chiamare Jimin.
-"Pronto Yubi?"
-"Jimin non riesco a trovare la strada di casa, ti prego aiutami..."
-"Dopo che mi hai mandato quelle sentenze? No, non ci penso proprio."
-"Dai, sono pur sempre tua sorella. E se venissi rapita?"
-"Yubi sto provando la coreografia e pur volendo non posso venire. Ti manderò Yoongi, lui è in pausa, ok?"
Qualche secondo di silenzio....
-"Yubi...ci sei?"
-"Ehm, sí sí. Va bene allora. Sono in una piazza, vicino ad un ristorante dove vendono ramen. Grazie fratellone!"
-"Di niente, ciao sorellina!"
Il mio cuore sta battendo forte, non capisco ancora il perché; lo conosco soltanto da ieri, perché questa agitazione?
Scaccio via questi pensieri e aspetto. Dopo un quarto d'ora vedo un ragazzo avvicinarsi verso di me: è Yoongi.
-"Ciao."
-"Ciao."
Ci facciamo strada in mezzo ai numerosi pendolari sui marciapiedi, lui rimane in silenzio e guarda avanti, quasi come se fosse perso. È una situazione imbarazzante, quindi per non renderla ancor più imbarazzante evito di parlare e resto in silenzio. Dopo alcuni minuti lui prende parola.
-"Wow, sei arrivata così lontano, neanche io avrei la pazienza di allontanarmi tanto da casa." Si gira e mi sorride, io ricambio.
-"Beh, volevo visitare Seoul, evidentemente mi sono spinta troppo oltre."
-"Visiterai tante altre cose un altro giorno."
-"Sí."
A quel punto finisce la nostra breve conversazione. Riconosco la strada di casa, lui mi accompagna fino alla porta di ingresso.
-"Scusa se hai fatto tanta strada per accompagnarmi a casa."
-"Non preoccuparti, a me piace camminare. Mi ci voleva proprio!"
-"Grazie mille per avermi aiutata, sei molto gentile."
Lui mi guarda un attimo.
-"Ora i tuoi occhi sono grigi. Di un grigio che si mischia al blu del mare."
-"Sí, ogni tanto cambiano colore a seconda della luce e del mio umore."
-"Sono veramente belli. Adesso ti saluto, gli altri mi staranno aspettando."
-"Ciao, grazie ancora."
Lo abbraccio, lui rimane immobile, poi se ne va in silenzio.
Quel ragazzo, in fondo, avrà un animo gentile e dolce. Mi tocco il petto: batte ancora forte.

YOONGI...

Avrei voluto abbracciarla, ma la mia freddezza avrebbe distrutto quel calore di lei che mi ha fatto sentire felice in quei pochi secondi.

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Buonasera. Sí, aggiorno sempre di sera perché la mattina a scuola e il pomeriggio tra i libri per studiare, assolutamente no. Spero che il capitolo vi piaccia, notte❤

Non è un sogno~Min YoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora