Capitolo 48

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HISUI...

-"Hisui..."
La musicalità della sua voce è riuscita a farmi apprezzare il mio nome nel momento in cui lo pronunciava, la scorsa notte.
Chi se la scorderà?

FLASHBACK...

Piego gli ultimi vestiti da mettere in valigia, certo che il tempo passa troppo velocemente.
Avrei lasciato Seoul per la seconda volta, insieme a Yubi, i ragazzi..Jimin.
Una lacrima sfugge via, la asciugo con la manica della maglia.
Così, all' improvviso, i miei occhi non vedono più la luce. La mia pelle fredda a contatto con le sue mani, calde e lisce, ha un forte sbalzo, man mano si fa piacevole.
-"Chi sono?"
La sua voce.
-"Un mochi."
-"Sbagliato!"
Le sue mani sono ancora posate sui miei occhi.
-"Devi indovinare chi sono."
-"Jimin."
-"Hai sbagliato ancora."
Il buio mi ha stancata, voglio vederlo ma non me lo permette.
Va bene, mi ha costretto a farlo.
-"Hisui...HISUI IL SOLLETICO NO!"
I miei occhi vengono liberati, non gliela darò vinta; lo rincorro per tutta la casa, fino a quando non entriamo in camera sua e riesco a farlo cadere sul letto.
Senza pensarci mi metto a cavalcioni su di lui.
Fa salire lentamente le mani sull'orlo dei miei jeans, infilando le dita nei passanti della cinta, sale sui miei fianchi, mi fa stendere su di lui.
Avvicina il viso al mio collo, i suoi respiri mi fanno venire la pelle d'oca.
-"Hisui..."
Passa la sua lingua, bagnandolo, lasciando tanti piccoli baci che vanno sempre scendendo, sulla clavicola.
-"Jimin..."
Gli sfilo la t-shirt, lui fa lo stesso con la mia maglia.
Il mio nome esce costantemente dalle sue labbra, quando mi guarda, quando mi tocca.

FINE FLASHBACK...

Chi vuole andarsene più da quelle braccia? Chi non vuole ascoltare più i battiti regolari sul suo petto?
Mi preparo per partire controvoglia.
Vorrei non poter andare più via da qui.
Jimin si sveglia, è lì sul letto, mi rivolge uno dei suoi sorrisi bellissimi, fa segno di avvicinarmi.
-"Stai con me, è ancora presto."
Adagio la testa sul suo petto: voglio sentirlo battere un'ultima volta, battere per me.

YUBI...

Aiuto Hisui a sistemare le valigie in macchina, comprese quelle di Ilary che ci avrebbe raggiunte all' aeroporto con Namjoon.
Sarò più forte questa volta, le lascerò andare per poi rivederle un' altra volta, ma non saranno loro a venire qui da me.
La prossima volta tornerò io da loro.

NAMJOON...

La sveglia suona, la spengo immediatamente.
Perché far svegliare Ilary con il suono fastidioso di una sveglia quando posso farlo io.
Nel modo più dolce possibile, sussurro il suo nome nel suo orecchio, ricevendo un mugulio di risposta.
Le sposto i capelli dal viso, facendoli scivolare sulla spalla nuda e candida.
-"Buongiorno principessa."
-"Mhhh..."
Si gira verso di me, i suoi occhi nocciola si posano sul mio petto.
-"È già ora di andare?"
Le sue parole pesano, lasciarla andare, separarmi da lei un' altra volta, crea un fastidioso vuoto il quale solo lei può riempire.
-"Sí."
Si fionda sul mio petto, stringendomi.
-"Ilary, non piangere."
Le sue lacrime solleticano la mia pelle, vederla così mi distrugge ulteriormente, più di quanto non lo fossi già.

YUBI...

Siamo arrivati.
Guardo negli occhi le mie amiche, infondendo loro un sorriso, ma loro non mi aiutano di certo: le lacrime scendono sui loro visi, scivolando dirette sul mio cuore, fanno male, davvero male.
Serro i pugni saltando su di loro, stringendole, mordendomi il labbro inferiore con forza, non avrei pianto.
Il muro che avevo costruito e tenuto saldo con fatica crolla non appena salutano i loro amati.
Spreco un intero pacchetto di fazzoletti, le persone ci guardano, ma non mi importa.
-"Comportatevi bene. Ilary, pensa a prendere buoni voti, Hisui, pensa a sorridere un po' nella vita. Vi voglio bene, ragazze!"
Ci diamo un ultimo abbraccio, le rotelle dei bagagli scorrono con il loro tipico rumore leggero sul pavimento liscio dell' aeroporto, finché non le vedo sparire dietro la porta.
Consolo Jimin e Namjoon, allo stesso modo di qualche mese fa, entro nella macchina di Jimin e raggiungiamo gli altri alla Bighit: anno nuovo, tanti concerti.
-"Ciao ragazzi!"
Sventolo la mano in alto, gli altri ricambiano sorridendo.
Hoseok mi viene incontro, schioccando un bacio sulla mia guancia.
-"Come stai?"
-"Cosí cosí."
Mi siedo sul pavimento accanto a Yoongi.
-"Ciao."
Mi fa poggiare la testa sulla sua spalla.
-"Non essere triste."
-"Non sono triste."
-"Invece sí."
Arriccia il nasino riuscendo a strapparmi un sorriso.
Avvicina le labbra al mio collo.
-"Preparati, stasera non sarai più giù di morale."

CINQUE MESI DOPO...

Questi mesi sono volati via insieme al vento, il compleanno di Hobie, quello di Yoongi, l'inverno, i viaggi in aereo, i concerti, i fansign, gli scherzi, le risate, i momenti felici, le videochiamate con Hisui e Ilary, le serate con i ragazzi, le notti insonni con Yoongi.
Il tempo si è portato via la prima fioritura dei ciliegi, i petali che volteggiavano nell'aria, cadendo su di me e Yoongi, nel nostro posto, l' erba morbida in contatto con le dita, le gocce di rugiada su di essa.
Il tempo sta chiamando anche la primavera, e tra non molto chiamerà anche me.
L' inizio di giugno si fa sentire, i vestiti pesanti vengono abbandonati nell'armadio con molto dispiacere, il sudore che scende non appena compio un qualsiasi sforzo, che sia minimo o impegnativo.
Odio l' estate nel profondo, però sono felice perché i ragazzi, dopo mesi e mesi di duro lavoro, possono godersi una vacanza: andremo in Malesia e staremo lì per dieci giorni.
Carichiamo i bagagli sul rullo trasportatore dell'aeroporto per poi salire sul nostro volo e prendere posto: sono in mezzo a Yoongi e Jimin.
Quest'ultimo, a venti minuti dalla partenza, ne approfitta per darmi fastidio.
-"Jimin, smettila di tastarmi il braccio."
Sorride gonfiando le sue guance paffute.
-"Ma io sono attratto dal tuo braccio, è così...come dire...tastabile."
Passa a farmi il solletico sulla pancia e, se l' aereo dovesse ribaltarsi a causa dei miei movimenti bruschi nel disperato tentativo di farlo smettere, lo frusterò con la cintura di sicurezza.
-"Ok la smetto."
Era ora!
-"Stupido mochi."
Mi giro verso Yoongi che nel frattempo, insieme agli altri, ha assistito all'intera lotta di Yubi alla ricerca della tranquillità.
Tutti ridono.
Stiamo per decollare, posso sentire la paura di Hobie da qui.

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Buonasera, buon Natale a tutti, spero lo abbiate passato bene❤
La fine dell'anno si sta avvicinando insieme alla fine di questo libro, credo che mancheranno una quindicina di capitoli se non di meno.
Spero vi piaccia questo capitolo❤❤❤❤❤❤

Non è un sogno~Min YoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora