Solita routine: Jimin, la prima e unica sveglia vivente del mondo, mi fa alzare dal letto controvoglia, nutella, succo, vestiti, trucco, mascherina, scarpe, sketchbook, pronta.
Jimin ha detto che oggi lui e i ragazzi faranno un servizio fotografico che anticiperà l' uscita delle loro nuove canzoni: non vedo l'ora di prenderlo in giro per le pose che assumerà.
-"Yubi, sai che posso leggere la mente vero?"
-"Ehm..."
-"Non mi prenderai in giro per le pose del servizio fotografico, altrimenti stasera ti spetterà una sorpresa che non sarà gradita da te..."
-"Che genere di sorpresa?"
-"Meglio che non te lo dica, potresti rimanerne sconcertata."
-"Come vuoi. Allora caro fotomodello, sei pronto o vuoi una mano per vestirti? Non voglio che le tue manine piccole e fragili si sforzino troppo."
Dico scherzando ed entro nella stanza di Jimin: è in boxer.
-"Yubi! Esci immediatamente!"
-"Oh, quindi non hai bisogno di aiuto?"
-"No!"
-"Sei sicuro?"
-"Sí."
-"Ma sei sicuro di essere sicuro? Guarda! Ti sei messo male la cravatta, lascia che te la sist...."
-"Fuori!"
Mi spintona fuori dalla sua stanza e chiude a chiave la serratura.
Uffa, la sua cravatta è messa male e lui cosa fa? Mi caccia via.
Però nonostante tutto gli voglio tanto bene, e credo che lui me ne voglia altrettanto. Riemerge un ricordo...FLASHBACK....
Avevo cinque anni ed era una tranquilla notte di inverno, tutti dormivano...tutti tranne me: un incubo si era impossessato della mia mente innocente e fragile, e non riuscivo a svegliarmi.
Una strada buia, interminabile, due demoni che mi inseguivano senza sosta, sentivo la stanchezza, la paura,
l' affanno, il respiro pesante. Riescono a catturarmi, mi scuotono, urlo..
-"Svegliati!"
Una voce si fece sentire, era come se fosse lontana, man mano si faceva sempre più vicina.
-"Yubi, svegliati!"
Non ce la facevo ad aprire gli occhi.
I due demoni mi scuotevano, mi colpivano, ed io piangevo soltanto, quando ad un tratto apríí gli occhi: ero bagnata fradicia e davanti a me c' erano i miei genitori con Jimin.
Mi guardavano spaventati.
-"Yubi! Piccola mia, cosa ti è successo?!"
-"M..mamma....papà...ho fatto un brutto sogno."
-"Grazie al cielo! Vieni qui."
Mi stringevano forte a loro rassicurandomi.
-"Vuoi venire a dormire con noi?"
-"Mamma, papà, posso dormire io con lei."
Disse Jimin.
-"Piccolina, per te va bene?"
Annuíí con la testa tirando su con il naso.
Diedero il bacio della buonanotte a tutti e due e se ne andarono in camera loro.
Cambiai il pigiama bagnato ed io e Jimin ci coricammo nel mio lettino.
-"Fratellone, ho paura."
Lo abbracciai tra le coperte, lui mi accarezzò la testa.
-"Vuoi che ti racconti la storia della buonanotte?"
Annuíí di nuovo, e iniziò a raccontare la storia di Pollicino: lui sì che era coraggioso!
Finí di raccontarla, lo abbracciai più forte.
-"Fratellone, tu mi lascerai sola?"
-"Mai. Faremo tutto insieme, ti proteggerò sempre e diventeremo delle superstar di successo."
-"Grazie, fratellone. Ti voglio bene."
-"Anche io sorellina. Se ci sono io, non farai più incubi."
Ci addormentammo abbracciati, con quella spensieratezza di bambini che eravamo, pieni di sogni, in quella notte d' inverno. Il giorno dopo raccontai il sogno a Momoko, il mio coniglietto-peluche preferito, color pesca.FINE FLASHBACK....
Di solito non mi ritornano mai i ricordi d' infanzia così all' improvviso, ma...un momento...quella strada lunga e buia, i due demoni..c' è qualcosa che non va, è come se ci fosse stato un deja-vu. Lascio perdere perché Jimin esce dalla sua stanza.
-"A cosa stavi pensando?"
-"Ti ricordi quando feci quel brutto incubo e tu avevi dormito con me? Quando mamma e papà mi buttarono l' acqua."
-"Oh, te lo ricordi ancora eh?"
Ride di gusto.
-"Come facevi a non svegliarti?"
-"Non lo so proprio."
-"Adesso andiamo, il servizio fotografico è tra un'ora."-"Siete arrivati!"
Jungkook ci stava aspettando, saluta Jimin e mi abbraccia, poi in fila giungono anche gli altri che mi salutano alla stessa maniera di Jungkook. Non ho mai abbracciato dei ragazzi e tantomeno non ho mai avuto un rapporto come il nostro.
-"Yubi, pronta per ammirare la mia bellezza?"
Questa citazione di Jin iniziava a mancarmi.
-"Ricominci? Ragazzi, non siamo pronti, dobbiamo metterci le lenti a contatto colorate. Dai, andiamo!"
Dice Namjoon.
Lenti a contatto?! Le mettevo sempre ad Hisui ed Ilary per i cosplay, voglio rivivere quelle emozioni, chissà se sono ancora precisa.
-"Posso mettervele io. Vi va?"
-"Siiii! Che bello! Sono così difficili da mettere."
Esclamano J-Hope e Tae.
Si siedono tutti contenti, faccio un respiro, prendo col dito le lentine di diversi colori ciascuno e le metto a tutti quanti...non tutti. Mi manca Yoongi.
Lui sorride, ricambio e prendo una lentina. La mia mano sfortunatamente ha deciso di complicarmi la vita tremando, e la piccola lentina cade sui pantaloni di Yoongi.
-"S..scusami."
-"Tranquilla, io faccio di peggio!"
Mi passa la lentina, la ripulisco delicatamente, mi avvicino al suo viso e gliela metto: fuori una, ora manca l'altra.
La prendo e mi avvicino di nuovo a lui. Lo guardo negli occhi per concentrarmi, ma in un batter d'occhio mi ci perdo dentro: con le lentine azzurre sta benissimo, sembrano i miei occhi. Gli apro un po' l' occhio con le dita e gliela metto.
Lo guardo ancora per vedere come sta...Yubi, come può stare? È uno spettacolo..
YUBI COSA STAI DICENDO?!
Sí, sei letteralmente cotta, ma trattieniti!
-"Grazie mille!"
Mi prende per il polso e mi abbraccia.
-"D..di niente, Yoongi."
-"Chiamami pure Suga."
-"Perché?"
-"È per il colore della sua pelle. È pallidissimo!"
Spiega Jin.
-"A volte è anche dolce."
Conclude Jimin.
-"Ohh, ecco tutto spiegato! Allora prego, Suga!"
Sorride.
Il suo sorriso....
-"Dai ragazzi, andiamo!"
Il servizio fotografico procede molto bene, sono veramente bravi a posare, riescono ad esprimere molte emozioni e...sono bellissimi!
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Non è un sogno~Min Yoongi
FanfictionYubi è una ragazza tranquilla e molto introversa. I suoi genitori morirono in un incidente stradale quando lei era molto piccola, e fu adottata da una famiglia fantastica. Dopo aver preso il diploma alla miglior scuola d' arte di Tokyo, decide di pr...