Capitolo 47

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Mi sveglio con il piumone che mi copre da capo a piedi, non ho voglia di alzarmi, si sta troppo bene al calduccio.
Allungo la mano verso il comodino, tastandolo fino a quando non trovo il telefono: le 7:45.
Lo appoggio al suo posto e guardo Yoongi, ha entrambe le mani sotto il cuscino, metà viso nascosto nel piumone e i capelli menta sparati in ogni direzione, sembra così innocente a prima vista.
Ripenso alle notti passate assieme, dalla prima all'ultima, fissando le pareti bianche oscurate dalla penombra: lui che sfiora ogni mia parte del corpo, mi possiede, mi fa sua, i momenti in cui mi coccola, in cui mi fa sentire al sicuro.
Yubi, vuoi continuare a sorridere come una scema per tutta la mattina o tornare a dormire?
La stanchezza bussa alla mia porta, piano piano mi corico sotto il piumone, senza svegliare quell'angelo sottoforma di uomo sceso sulla terra.
Chiudo gli occhi e sento il suo braccio cingermi il fianco, posando la mano sul ventre.
Mi avvicina a sé.
-"Dormi."
Sorrido ed entro nel mondo dei sogni.
Quei sogni che desidero diventino realtà.

MOLTE ORE DOPO...

Ho dormito benissimo, controllo l'orario e resto scioccata: le 15:30, non ho mai dormito così a lungo, sarà stato il fatto che sono stata accanto al maestro della pigrizia.
Evito di immaginare quanto sforzo richieda il suo lavoro, al posto suo e dei ragazzi non ce l'avrei mai fatta a lavorare faccia a faccia per il mondo della musica.
Mi alzo dal letto e vado a preparare qualcosa; non ho voglia di cucinare, quindi la giusta alternativa è: biscotti.
Stavo per strozzarmi appena sul telefono ho visto molte, ma molte chiamate perse da Hisui e Ilary.
Decido di avvisarle tramite messaggio.

Sono a casa di Yoongi, ancora viva così siete tranquille. Stasera non aspettatemi, andrò a mangiare dalla sua famiglia.
Un bacio♡

La risposta di Hisui non tarda ad arrivare.

Ok...pretendo che tu torni a casa dopo aver finito tutto.

Non cambierà mai, ma in fondo a me piace così com'è, ci tiene a sapere che Ilary ed io siamo al sicuro.

Ok mamma. Saluta quel marshmallow bananoso di Ilary.

Digito sorridendo.

È da Nam e deve ancora decidersi a tornare. Dopotutto il mio destino è stare sola.

Basta mangiare biscotti, spero che Yoongi non si sia svegliato, devo imparare a trattenere l' istinto di ridere.

Hahaha, vai da Jimin, si sentirà solo..^~^

-

"Anche io mi sento solo."
Sobbalzo cadendo dalla sedia, ritrovandomi per terra insieme al cellulare.
Yoongi è lì in piedi che ride, anche troppo.
Mi alzo in piedi, ho preso una bella botta.
-"Ahi!"
Senza neanche degnarlo di uno sguardo, chiudo la busta dei biscotti e la rimetto al posto.
-"Non ti conviene ignorarmi."
Mi prende in braccio.
-"Lasciami!"
Mi porta in camera sua, le tapparelle sono ancora abbassate, mi butta sul letto, mettendosi su di me.
Io non capisco: si è alzato neanche cinque minuti fa ed ha tutta questa energia in corpo?
-"Non riesci proprio a fare a meno delle mie punizioni?"
E pensare che stamattina sembrava così innocente.

LA SERA...

Ho finito di prepararmi, Yoongi mi ha aspettata per tutto il tempo all' entrata del bagno.
Mi guarda senza dire nulla.
-"Che c'è?"
Sposta lo sguardo in basso, per poi tornare a guardarmi.
-"La prossima volta che ti metti i jeans te li brucio."

Inizio a ballare "Fire", questa canzone calza a pennello con la sua risposta.
-"Non sto scherzando."
-"Quel giorno, sempre se arriverà.."
Gli punto il dito.
-"Se prenderò la febbre per aver messo la gonna, non sai cosa ti farò.."
Ci ho messo tutta la mia serietà, ma lui mi rivolge un'occhiata maliziosa.
Mi mette le mani sui fianchi, cerco di andare indietro, ma la mia schiena arriva al muro.
-"Sei stupenda."
Sorrido.
-"Hai i capelli scompigliati."
Glieli sistemo alzandomi sulle punte.
-"Grazie."
Mi da un bacio.
Arriviamo a destinazione: casa di Yoongi si trova in uno dei numerosi piani di un palazzo altissimo; non dovrei stupirmi, a Seoul i palazzi raggiungono il cielo, così come Tokyo.
Saliamo fino al ventesimo piano, Yoongi suona al campanello.
-"Yubi, va tutto bene."
Dice mettendomi una mano sulla spalla, gli sorrido.
Yubi, pensa a positivo, PENSA A POSITIVO.
La porta si apre e sulla soglia compare un ragazzo, più alto di lui.
-"Yoongi! Da quanto non ti fai vedere!"
Si abbracciano.
-"Yubi, lui è Jun Ki, è mio fratello. Jun Ki, lei è Yubi, la mia ragazza."
Suo fratello mi rivolge un sorriso a trentadue denti e mi inchino.
-"Buonasera."
-"Dai, entrate."
Casa sua è molto carina, le pareti sono dipinte di un color verde acqua non troppo forte, su di esse sono appesi tantissimi quadri, uno in particolare mi colpisce: un bambino in braccio a sua madre, credo sia Yoongi.
Evito di fare domande, mi vergogno troppo.
Percorriamo il breve corridoio ed entriamo nella sala da pranzo, i suoi genitori sorridono appena ci vedono, si alzano dal tavolo già pieno di cibo e ci vengono incontro.
-"Ragazzi, che bello vedervi!"
Sua madre ci abbraccia, o meglio, ci stritola; si stacca da noi.
Suo padre abbraccia prima lui e poi me.
-"Ciao Yubi, tutto bene?"
-"Sí, sto bene, e lei?"
-"Va benone e, per favore, dammi del 'tu'."
Annuisco e ci sediamo tutti quanti sul tavolo, iniziando a mangiare.
Calmo la fame degli anime, mangiando con molta calma, è tutto buonissimo, devo contenermi.
-"Yubi, parlaci di te."
Dice sua madre.
Parlo della mia infanzia, sua madre sta per scusarsi ma la fermo.
-"Non si preoccupi, è tutto apposto."
Jun Ki interviene.
-"Non hai mai voluto sapere chi fossero i tuoi genitori?"
-"No, non voglio saperlo."
Nel mio cuore rimarranno per sempre impressi i miei unici, veri genitori: coloro che mi hanno cresciuta e amata.
Parlo di Tokyo, delle tradizioni giapponesi, della scuola.
-"Cosa vorresti diventare?"
Chiede suo padre.
-"Vorrei diventare una disegnatrice di manga e film d'animazione."
Le loro facce sono stupite.
-"Sei come Yoongi: determinata a portare avanti le tue passioni e farle crescere."
Questa affermazione del padre sta mettendo a rischio la fuoriuscita di lacrime, non capisco neanche io il perché.
Yoongi mi prende per mano da sotto il tavolo, accarezzandola con il pollice.
Passiamo la serata a parlare e scherzare, suo fratello è simpaticissimo e i suoi genitori lo hanno fatto imbarazzare parlando di ciò che faceva da piccolo; è giunta l'ora di andare, salutiamo tutti e saliamo in macchina.
-"Tutto bene?"
Annuisco, stringo i pugni e alzo le braccia in aria.
-"Sí! CE L'HO FATTA!"
Yoongi mi accompagna a casa.
-"Sicura che non vuoi rimanere da me anche questa sera?"
Fa il labbruccio.
-"Nono, domani voglio salutare Hisui ed Ilary all' aeroporto."
Abbassa la testa.
-"Domani sera stai da me, va bene?"
Annuisce, mi avvicina a sé.
-"Notte piccolina. Ti amo."
Lo abbraccio più forte.
-"Notte Suga."
Faccio per uscire ma mi blocca tenendomi per mano.
-"Ti amo."
Lo bacio e mi lascia andare.
Entro in casa, vado nella mia stanza ed il letto è vuoto, completamente intatto; Ilary sarà rimasta da Nam.
La porta della stanza di Jimin è aperta per metà, mi affaccio e vedo Hisui dormire accoccolata a lui, hanno entrambi le braccia scoperte.
Sorrido maliziosa e torno in camera.

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Buonasera, scusate l'orario, spero vi piaccia il capitolo❤❤❤❤❤




Non è un sogno~Min YoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora