Non è un sogno~Min Yoongi

Capitolo 12

Dondolo le gambe avanti e indietro guardando per terra, non voglio essere maleducata, vorrei parlarci ma ho paura che lui provi fastidio. Con la coda dell'occhio vedo che ha la testa girata verso di me, alzo la testa e i nostri occhi si incontrano, sorrido timida e torno a guardare in basso. Yubi, ce la puoi fare, puoi trovare una soluzione, sei brava in questo di solito. Prima che io possa aprire bocca..

YOONGI...

È davvero timida, non me lo aspettavo, questo vuol dire che non è sfacciata.. bene. Yoongi, se vuoi parlarle inventati qualcosa. Mi si accende una lampadina immaginaria.
-"Yubi, posso farti una domanda?"
Pare che stesse per parlare, ma resta in silenzio.
-"Sí."
-"Ti andrebbe di fare...un gioco?"
-"Che genere di gioco?"
-"Tu mi chiedi tutto ciò che vuoi ed io farò lo stesso. Allora, ci stai? È un modo facile per parlare."
-"Ok, ci sto!"
Sorridendo, quanto è carina... cosa sta pensando la mia testa?!
-"Chi inizia?"
-"Inizia tu con me, così mi regolo con le domande da farti, non ho molta fantasia."
Siamo in due.
-"Mhh..va bene. Allora, quando sei nata?"
-"Il 3 ottobre del 1997, almeno così hanno detto i miei, avevano trovato un certificato di nascita nella macchina....dei miei....insomma delle persone che sono morte nell' incidente. Mi chiedo ancora come ho fatto a sopravvivere."
-"Non eri pronta ad andartene. Se tu non ci fossi stata adesso troppe cose sarebbero diverse, e io non avrei avuto..."
Yoongi stai zitto! Cosa mi dice la testa?! Menomale che mi sono bloccato in tempo, avrei detto qualcosa di sbagliato.
-"Avresti avuto cosa?"
-"Non avrei avuto un' amica."
-"Oh..beh che dire, grazie. Non hai amiche?"
-"No, ho soltanto tuo fratello, Jungkook, Jin, J-hope, Namjoon e Tae. Tu sei l' unica ragazza che mi è amica."
-"Devi sapere che io faccio delle domande indecenti ogni tanto, quindi giusto per renderti complicate le cose..perché io?"
Vuoto. Battito accelerato. Panico. Ora cosa le dico?! Non so neanche se sono innamorato di lei o meno, no, non posso essermi innamorato!
-"Sei la sorella di Jimin e porto rispetto a te come lo porto a tuo fratello."
Ok, forse sono stato un po', come dire..freddo, forse le ho fatto capire che se non fosse stata la sorella di Jimin non l'avrei mai considerata. Rimedia, Yoongi!
-"Poi sei una brava ragazza, simpatica, gentile, seria e sei bravissima a disegnare. Sono bellissime le tue opere d'arte!"
-"Grazie...davvero."
Diventa rossa e cerca di coprirsi il viso con i capelli.
-"L' anno prossimo, quando tornerai a Tokyo, cosa farai?"
Come sarà stare senza di lei...?
-"Frequenterò l' accademia, mi specializzerò in fumetto."
-"Quindi vorresti fare la disegnatrice di manga?"
-"Sí, sono stati i miei compagni d' infanzia, specialmente Hello Kitty che hai potuto vedere sul mio pigiama."
-"Già hahaha! Ti hanno mai ostacolata?"
-"Sempre a riguardo dei miei sogni?"
-"Sí."
-"Soltanto le persone invidiose che avevo in classe, ma non avevo problemi gravi con nessuno, più o meno andavo d' accordo con tutti quanti. Poi, chi li rivedrà più adesso! I miei genitori, i professori e la gente in generale, anche non conoscenti, mi spronavano ad andare avanti."
Rimango in silenzio, ancora quel peso al cuore.
-"Ed hanno ragione. Ce la farai."
-"Grazie, lo apprezzo tanto."
Yoongi, perché non ci hai parlato dall' inizio?! Stupido, stupido, stupido! La mia testa andrà in tilt prima o poi.
-"Per ultimo: parlami delle tue amiche."
-"Allora...io ed Hisui ci conosciamo da quando abbiamo tre anni ed è una persona fantastica, anche lei vorrebbe fare la disegnatrice di manga, ovviamente con me. Sì, noi facciamo tutto insieme!"
Sorrido senza accorgermene, hanno un bellissimo rapporto.
-"Poi c'è Ilary, l' abbiamo conosciuta il primo giorno del primo anno di liceo, è simpatica, sincera e gentile, ma quando viene stuzzicata ti uccide e ci riesce! Con noi è molto dispettosa, nel senso buono e la teniamo alla larga dai guai. Tutte e tre siamo inseparabili, non le cambierei mai con nessuno."
Mi ricordo quel giorno in cui ho conosciuto i ragazzi, era l' anno 2013, è successo tutto dietro alle quinte. I giudici, ascoltando ognuno di noi, hanno pensato di unirci, al fine di creare un gruppo che pian piano sarebbe cresciuto, non solo di fama, ma anche moralmente. Tutti insieme abbiamo fatto nascere una bellissima amicizia, fatta di scherzi, piccole incomprensioni, aiuti reciproci, consigli e tante altre emozioni che si vivono nello stesso momento, davanti ad una marea di gente che non aspetta altro che vederci, tanta gente che ci stima, che segue ogni nostro attimo.