CAPITOLO 4

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Come ogni mattina la sveglia suonò ed io mi alzai. Andai in bagno e mi lavai, tornai in camera e vidi Louis che ancora dormiva beato. Scesi in cucina e trovai mio fratello che faceva colazione..

Michele: "Buongiorno sorellina"

Io: "ciao"

Michele: "mi potresti dire cosa ho fatto?!"

Io: "non voglio arrivare in ritardo"

Michele: "ok, allora ne riparliamo stasera..."

Quanto rompeva mio fratello...non arrivava ancora a capire?!

Camminai a passo veloce verso la fermata senza aspettare mio fratello. Dopo due minuti arrivarono lui e anche l'autobus. Come ogni mattina mi andai a sedere accanto a Dave.

Io: "Hei Dave"

Dave: "Hei F, come stai?"

Io: "uhm..diciamo"

Dave: "ho saputo che hai degli invitati a casa"

Io: "a quanto pare si. Sembrano simpatici, sono una band. Si chiamano one...one...one direction, si! One direction"

Dave: "ahhh si, ho ascoltato qualche loro canzone. Sono fighe"

Arrivammo a scuola, salutai Julie ed entrammo.

Alla fine delle lezioni suonò la campanella e sgattaiolai fuori correndo con l'ansia di tornare a casa. Stavo per sedermi nei sedili della fermata quando una macchina si fermò davanti a me. Conoscevo quell'auto. Sì, era quella di mio padre. Mi avvicinai al marciapiede dubbiosa. Mio padre non veniva mai a prendermi a scuola, nemmeno quando era in vacanza dal lavoro. La macchina abbassò il finestrino, e no, non era mio padre. Ma Louis.

Io: "Louis che ci fai qui?"

Louis: "Buongiorno Francy"

Io: "si si si buongiorno anche a te. Ti ho fatto una domanda"

Louis: "oh si, bhè sono venuto a prenderti. Tuo padre mi ha chiesto di andare al supermercato ma io non ho la minima idea di dove ce ne sia uno"

Io: "si ok, va bene" dissi mentre salivo nell'auto

Io: "ma Michele?"

Louis: "oh bhè, lui può andare benissimo col autobus" sorrise.

Io: "ok a posto. Ah, Louis?"

Louis: "Sì?"

Io: "Per piacere, non andare tanto piano"

Louis: "come?! No! Tu dovresti dirmi 'per favore Louis, vai piano!'"

Scoppiai a ridere e gli risposi: "Dio, Louis ti fai i film mentali!"

Scoppiò a ridere anche lui ed accese il motore.

Andammo al supermercato a comprare il necessario e poi tornammo a casa. Pranzammo subito, poichè era già tutto pronto.Dopo pranzo, salii subito in camera mia per poter stare un pò sola.

Dopo una mezz'oretta bussarono alla mia porta.

Io: "si avanti"

Michele: "Franceaca dobbiamo parlare" sbuffai. "Cazzo, Francesca! Puoi dirmi cosa ti succede?"

Io: "dovresti saperlo già"

Michele: "scusa, ma non ci arrivo"

Io: "bhè non sono stata io a scoparmi Victoria"

Michele: "io...io non mi sono scopato Victoria"

Io: "ma fammi il favore"

Michele: "ok va bene, si l'ho fatto. Ma ero ubriaco, non ero in me."

Io: "certo Michele, ubriaco di mattina, giusto"

Michele: "scusami Francesca"

Io: "per favore, esci! Esci da camera mia!" urlai.

Quando si chiuse la porta, mi buttai sul letto e scoppiai in un pianto isterico.

Dopo cinque minuti sentii di nuovo bussare.

Io: "Non voglio vederti!" gridai.

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