*parla Niall*
Ero con i ragazzi in salotto.
Stavamo parlando del più e del meno, quando squillò il telefono.
Era Dave, strano.
Io: "pronto?"
Dave: "Niall..."
Io: "Dave?"
Dave: "F..."
Io: "F? Cosa ha fatto F?"
Dave: "ospedale..."
Io: "ospedale? Cosa c'entra Francesca con l'ospedale?"
Dave: "..."
Io: "parla Dave. Cosa le è successo!"
Dave: "venite" disse aggangiando.
Harry: "cosa è successo?"
Io: "non lo so, Dave non si è saputo spiegare. Era spaventato e stava piangendo." dissi prendendo le chiavi della macchina di Lou.
Liam: "dove stai andando?"
Io: "all'ospedale. È successo qualcosa a F"
Harry: "vengo anch'io"
E ti pareva...
Louis: "veniamo anche noi"
Uscimmo ed andammo in macchina. Guidò Louis.
Quando arrivammo, mi feci lasciare all'entrata per non perder tempo mentre loro posteggiavano l'auto.
Insieme a me, uscì Harry.
Entrammo ed andammo all'ufficio informazioni.
Io: "mi potrebbe dire la stanza della signorina Francesca Evans?"
x: "Francesca Alison Evans?"
Niall: "si"
x: "terzo piano, camera 29"
Harry: "ok grazie."
Salimmo le scale e percorremmo tutto il terzo piano. Quando girammo a destra vidimo Julie e Dave.
Corsimo da loro ed io e Harry ci misimo davanti.
Niall: "ragazzi dov'è F?"
Piangevano entrambi.
Harry: "cosa le è successo?"
Julie: "non lo sappiamo. Lei era uscita dal centro commerciale da sola, io e Dave eravamo ancora dentro. Quando siamo usciti non la trovavamo più, al telefono non rispondeva.
L'abbiamo cercata e l'abbiamo trovata in un piccolo vicolo. Era a terra in una pozzanghera di sangue, era svenuta. Non dava segni di vita, non respirava..."
Niall: "perchè l'avete lasciata da sola! Ed adesso? Respira? Cosa le hanno fatto?"
Dave: "è due ore che è lì dentro. La stanno visitando"
Harry: "avete avvisato Mike e Vanessa?"
Julie: "si, verranno con il primo volo possibile dall'Italia."
*parla Julie*
Il mio cuore si era fermato. La mia migliore amica non respirava più ed era soltanto colpa mia.
Solo perchè volevo vedere quello stupido vestito.
Niall era nervoso. Non stava mai fermo, piangeva, piangeva tanto e si mordeva il labbro inferiore.
Harry, invece, era seduto a terra, soffriva. Si vedeva dalla sua espressione, ma non piangeva.
Avevano due comportamenti diversi.
Erano diversi.
Dave invece era freddo, diverso. Il suo viso non esprimeva nessuna espressione.
Ma soffriva anche lui, come tutti.
Dopo cinque minuti arrivarono il resto dei ragazzi. Corsi da Liam e lo abbracciai.
Avevo gli occhi stracolmi di lacrime.
Liam: "vieni, raccontami tutto" disse, circondando il mio bacino con il suo braccio. Andammo in una delle tante sale d'attesa e gli raccontai tutto.
*parla Niall*
Non stavo mai fermo, ero ansioso. La ragazza che più amo al mondo era dentro una sala d'ospedale. Non sapevo cosa le stavano facendo, non sapevo se la stanno operando. Non sapevo niente di niente.
Mi seddetti a terra, di fronte quella porta.
Camera 29.
Quel numero, 29.
Il 13 maggio io ed i ragazzi avevamo saputo che dovevamo abitare per circa tre mesi a casa del nostro futuro manager. Eravamo titubanti a ciò, ma decidemmo di provare.
È stata una delle scelte più giuste che feci in vita mia.
Non me lo posso dimenticare mai. Quando entrai per la prima volta dalla porta, vidi una ragazza in leggins neri e una maglietta a mezze maniche, scendere delle scale.
Aveva dei lunghi capelli ricci che le circondavano il viso, erano tanti, ma bellissimi.
Aveva un'aria insicura e triste.
Quella ragazza...me ne ero innamorato dal primo momento.
Ricordo che all'inizio mi vergognavo a parlarle e che provavo tanta gelosia: per Liam che era diventato il suo migliore amico, per Harry che ci provava ed anche per Louis, quando la venne a prendere a scuola.
All'inizio credevo che anche a lei piacesse Harry, invece no.
Arrivò quel 29 maggio. Il giorno in cui ci dichiarammo, quando ci desimo il primo bacio. Migliaia di farfalle volavano nel mio stomaco, facendomi provare tanti sentimenti.
Il 29 maggio, il giorno in cui iniziò tutto.
Tornai in me quando sentii la porta di quella stanza aprirsi.
Uscirono un dottore e una dottoressa nelle loro divise bianche.
Mi alzai immediatamente e li raggiunsi.