CAPITOLO 57

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Passarono un pò di giorni, Harry non era tornato a Londra, era ancora a Los Angeles ma lo sentivamo spesso.
Il giorno precedente segnava i tre mesi del fidanzamento di Julie e Liam. I ragazzi avevano aiutato Liam a preparare il tutto ed io aiutai Julie. Si prepararono regali e sorprese a vicenda, riuscendo tutto al meglio. Erano davvero molto dolci.
Oggi invece, 29 agosto, era la mia festa. Cioè mia e di Niall. Facevamo tre mesi, non capivo come fosse passato così velocemente il tempo e come lui riuscisse ancora a sopportarmi, anche se poi speravo che ci sarebbe riuscito per sempre. 
Pensai già da un pò alle sorprese e ai regali per Niall, che poi scoprirete.

Avevo tutto pronto, tranne il vestito, poichè non avevo avuto tempo per comprarlo o per andare a vederne qualcuno.
La mattina non avevo completamente visto Niall, nè lui me. Probabilmente perchè eravamo troppo occupati l'uno per l'altra.
Uscii nel primo pomeriggio per comprare le ultime cose e per esserne certa di altre. Tornai a casa alle cinque e velocemente salii in camera mia. 
Trovai un grosso pacco bianco rifinito con un nastro rosso di raso sul mio letto. Ansiosa lo guardai e lo girai, sciolsi il nastro e l'aprii. Come pensavo, all'interno trovai un lungo vestito. Era rosa. Io odiavo il rosa. Ma in quel vestito ci stava proprio bene ed era bellissimo. Lo estrassi dal pacco e lo poggiai delicatamente sul letto. Subito notai un paio di sandali col tacco e un bigliettino bianco in fondo. Lo presi e lo lessi.
"Bellezza fatti trovare pronta per le sette, verrà qualcuno a prenderti."
Pensai a Niall che scriveva questo bigliettino e subito sulle mie labbra si dipinse un sorriso involontario e vero. Presi tutto l'occorente ed andai a lavarmi.
Quando finii di fare la doccia, misi la mia biancheria intima, asciugai i capelli e ritoccai i miei boccoli con la fresa.
Nel frattempo era arrivata Julie per aiutarmi a controllare che tutto fosse a posto. Ero ancora in intimo e con il mio foglio con l'elenco dei regali, camminavo avanti e indietro davanti Ju, che era seduta sul mio letto. Nominai ogni singolo punto, aspettando la risposta di Julie, che con tono annoiato, non tardava mai ad arrivare.
Quando finii la lista, mi fermai davanti la mia migliore amica ridendo per la strana espressione che aveva in quel momento. All'inizio mi guardò incredula e poi scoppiò a ridere accompagnando me.
Si alzò e mi disse: "su, vai a metterti questo splendido vestito, che sono già le sei e mezza." 
Mi spinse verso il bagno, dandomi il vestito e chiudendo la porta. Lo indossai e misi anche le scarpe. Mi truccai mettendo un pò di fard, mascara nero e la matita nera di sotto. Per me era già davvero molto poichè non ero abituata a troppo trucco, anzi non ero completamente abituata dato che non mettevo mai nemmeno un filo di matita.
Uscii dal bagno e tornai in camera dove trovai Julie seduta a gambe incrociate sul letto a leggere il bigliettino che trovai dentro.
Julie: "certo che è tutto così strano. Sono tre mesi che i ragazzi abitano a casa tua. Ceh, noi siamo le fidanzate di due componenti di una band mondiale..."
Io: "chissà quante ragazze ci invidiano..."
Julie: "quante ragazze invidieranno te, tu sei la ragazza di Niall, Liam è il tuo migliore amico, Harry il tuo ex, Louis e Zayn sono tuoi "fratelli" e vivono tutti e cinque sotto il tuo tetto"
Io: "peccato che prima o poi tutto questo dovrà finire..."
Julie: "non è vero. Credi nelle parole che ti dicono loro perchè sono dette con sincerità. I ragazzi ti vogliono tutto il bene di questo mondo."
Sorrisi ripensando alle belle parole che aveva appena pronunciato la mia migliore amica.
Io: "hei! Anche tu sei davvero molto fortunata. Sei la ragazza di Liam Payne, cara. Il ragazzo più dolce e buono di questo mondo"
Julie: "hai ragione" disse facendo un sorriso di compiacimento.
Io: "oh, lo so" dissi con tono orgoglioso.
Mi arrivò un messaggio sul cellulare che lessi subito.
"Signorina Evans, per favore potrebbe scendere?"
Rimasi un pò spiazzata dalla domanda, che feci subito leggere a Julie.
Julie: "forza Evans, c'è qualcuno che ti aspetta!"
Scendemmo le scale, salutai i ragazzi e poi mi rivolsi a Julie.
Io: "grazie" dissi sorridendo.
Julie: "non ringraziare idiota e vai Evans. Fammi sapere tutto, buona fortuna."
Io: "grazie, ciao Martin"
Julie: "ciao Evans"
Aprii lo sportello e salii nell'auto scura. Cercai lo sguardo dell'autista e appena lo incontrai ne rimasi delusa. Speravo di vedere gli occhi di Niall di quell'azzurro che ti fanno pensare al mare o al cielo.
L'autista mi porse una benda e mi disse: "per favore signorina, potrebbe indossarla? Ordini del mio capo"
Io: "ok" dissi prendendola e indossandola.
L'ansia mi mangiò per tutto il tragitto. Volevo incontrare Niall, volevo abbracciarlo, toccarlo e baciarlo. 
Ad un certo punto l'auto si fermò e la portiera s'aprì. L'autista mi fece scendere, mi guidò fino a quella che credevo fosse l'entrata e mi sciolse la benda. Lo ringraziai ed iniziai il mio percorso. Capii subito che era un ingresso secondario dalla struttura e dal cancello meno curato. Davanti ai miei occhi vidi il dietro di un enorme edificio in pietra ed intorno dei cortili giganteschi. Quando superai un secondo cancello, l'asfalto venne sostituito da un prato, un grande prato inglese che si estendeva per tutta la superficie. Camminai per il lungo sentiero formato da petali di rose che mi portò ad entrare ad un terzo cancello. Luci, tante luci. Erano della stessa quantità dei fiori che erano presenti il quel prato. C'era anche un tavolo rotondo già apparecchiato con piatti, bicchieri e tovaglia bianca ed un gazebo. Un grande gazebo in legno ornato da luci e fiori, il nostro gazebo.
Davanti quella struttura in legno si presentava la persona più bella e perfetta di questo mondo. I miei occhi diventarono improvvisamente lucidi alla vista dei suoi immensamente azzurri, che insieme al suo sorriso ti facevano sentire la persona più importante del mondo e del suo abbigliamento. Non l'avevo mai visto in camicia, 
pantaloni e scarpe eleganti.
Corsi da lui a braccia aperte intenda ad abbracciarlo. Mi sollevò e mi fece girare come le principesse nelle fiabe. Le mie mani dalle sue spalle si spostarono al suo viso per poterlo avvicinare a me e baciarlo. Un bacio, lento, dolce, bello e soprattutto VERO. 
Quando ci staccammo sorrisi sulle sue labbra guardandolo negli occhi.
Lui era perfetto, quel posto era perfetto. Continuavo a girare il paesaggio con lo sguardo, ripensando a quando lo vidi per la prima volta e tutti i sentimenti che provai ballando insieme a Niall a pochissimi centimetri di distanza.
Io: "di nuovo qui?!"
Niall: "di nuovo qui."
Io: "..."
Niall: "non ti piace?"
Io: "scherzi? È tutto dannatamente perfetto, questo è il nostro posto. Solo nostro, è come se fosse un nostro piccolo segreto"
Niall: "sono felice che tu pensi questo" disse sorridendomi.
Io: "già...Niall?"
Niall: "si?"
Io: "buon secondo mesiversario tesoro"
Niall: "buon secondo mesiversario anche a te cucciola"
Gli sorrisi, ricambiò e poi mi disse: "ho tante sorprese da farti vedere"
Io: "anch'io, davvero molte"
Niall: "davvero?"
Io: "si" dissi annuendo e sorridendo.
Niall: "wow, va bene ma più tardi. Adesso mangiamo"
Io: "come vuoi" dissi sbuffando.
Ci sedemmo all'unico tavolo presente in quel giardino, uno di fronte all'altro, iniziando a mangiare stringendoci le mani. Il cibo era squisito ed anche abbondante, infatti c'erano dei camerieri che facevano avanti e indietro per cercare di portare tutti i piatti.
Quando finimmo di cenare, Niall si alzò, mi prese la mano e mi disse: "signorina Evans, mi concede questo ballo?"
Io: "con molto piacere, caro"
Mano nella mano ci incamminammo verso il gazebo, Niall accese lo stereo e ritornò da me. Partì la stessa musica dell'ultima e della prima volta, una musica classica e romantica che ti emanava un senso di piacere a tutto il corpo e che ti faceva concentrare sull'unica persona che avevi davanti. Niall mi guardava e sorrideva, guardò intensamente e per tutto il tempo i miei occhi, che come i miei si erano persi nei suoi. Finimmo il ballo con un nostro bacio, uno di quelli lunghi e dolci.
Niall: "aspettami un minuto, rimani girata dal verso opposto e non guardare"
Sbuffai e dissi: "ok"
Niall: "non costringermi a metterti la benda"
Io: "va bene, stai tranquillo"
Niall: "torno subito" disse dandomi un bacio sulla guancia.
Rimasi fedele alla mia promessa rimanendo girata dal verso che mi aveva detto Niall. Guardavo il prato ed ammiravo i grandi pini che si espandevano su di esso. Quel posto era davvero fantastico e lo sarebbe stato per sempre. 
Dopo cinque minuti sentii il rumore dei passi di Niall avvicinarsi a me, le sue mani si poggiarono sul mio collo e con fare delicato mi misero una cosa che al mio tatto assomigliava tanto ad una collana. Quando allontanò le sue mani dal mio corpo, toccai l'oggetto che si trovava sul mio collo. Si, era un collana, molto semplice e con il ciondolo a forma di cuore. Mi girai verso Niall e lo abbracciai.
Io: "grazie, è davvero bella"
Niall: "se già ti piace così, chissà quale sarà la tua reazione appena lo avrai aperto."
Curiosa, ripresi il ciondolo in mano girandolo. Mi accorsi che lateralmente aveva un apertura che prima non avevo notato. L'aprii e notai una cosa molto particolare: nel lato destro c'era una foto mia e di Niall mentre ci baciavamo e nel lato sinistro c'era inciso "Francesca & Niall
29/05/13". Non era granchè come frase ma a me piaceva, ed anche molto. Secondo me, racchiudeva in sè un significato profondo. 29 come il giorno del compleanno di mio fratello, 29 come il giorno in cui iniziò tutto tra Niall e me, 29 come il numero della mia camera d'ospedale, 29 come il giorno in cui ripresi la memoria e mi rifidanzai con lui. Va bene, era una data ma per me significava anche tutto questo e credo che anche per Niall fosse così.
Niall: "ti piace più così o lo preferivi prima?" disse vedendo che non dissi nulla dopo averlo aperto.
Io: "scherzi?! È bellissima, davvero. Molto significativa, terrò questa collana sempre con me. Sarà parte di me."
Niall: "sono felice che tu pensi questo"
Gli sorrisi e dissi: "anch'io ho una sorpresa per te, rimani fermo qui."
Andai verso la sedia del tavolino dove c'era poggiato il cappotto e dalla tasca presi una scatolina. Ritornai al gazebo da Niall e gli porsi il mio regalo. Mi guardò negli occhi e poi lo aprii. Era un braccialetto d'argento dove c'erano incisi: "Niall & Francesca
29/05/13". Era un pò buffo che io e il mio ragazzo avessimo avuto la stessa idea, la pensavamo uguale in tutto, eravamo coordinati in tutto. Indossò il braccialetto al polso e afferrando il mio viso con le sue possenti mani, mi avvicinò a lui e mi baciò.
Niall: "grazie, è bellissimo"
Io: "per te questo ed altro"
Niall: "la vuoi l'ultima sorpresa?"
Io: "ancora?"
Niall: "si, ma se vuoi non se ne fa niente" disse annuendo e sorridendo.
Io: "no no, per niente"
Niall: "ok"
Scese le scale del gazebo, sollevò la mi sedia e la mise al centro del giardino.
Niall: "ti potresti sedere qui?"
Io: "certo"
Scesi anch'io dal gazebo e mi sedetti sulla sedia, Niall si avvicinò alla mia schiena e mi annodò una benda sugli occhi.
Io: "sai? Comincio ad odiare questa benda"
Scoppiò a ridere e poi disse: "lo so F, ma sta volta è solo per poco tempo"
Io: "ok, sbrigati"
Non ebbi una risposta, quindi pensai che era già andato a "prendere" la sua sorpresa. Meglio così, odiavo quella benda. Talmente erano tante le volte in cui l'indossai che la mia pelle la rifiutava ed al solo contatto mi causava un prurito pazzesco al viso.
Non vedendo niente, m'affidai all'udito e sentii un gran fracasso. Sedie che si spostavano, passi che ad un tratto si trasformavano in corsa, era evidente che Niall non fosse solo ma che fosse aiutato da altre persone. Dopo cinque lunghissimi minuti, Niall tornò da me, mi sciolse la benda e ritornò subito al posto in cui doveva stare. Non vidi nessuna sedia e probabilmente il mio udito non era molto attendibile. Vidi tanti petali di rose che ricoprivano ormai tutto il prato facendolo sembrare rosso. Poco distante da me c'era Niall (bello come sempre) con la sua chitarra, che con un gran sorriso stampato sul viso, mi guardava.
Niall: "solo per te."
Iniziò a suonare degli accordi, concentrato a guardare lo strumento. Essendo sincera capii di quale canzone si trattasse solo quando iniziò a cantare. Era una delle mie canzoni preferite, era dolcissima e assolutamente perfetta.
Niall: "...I don't mind spending everyday
Out on your corner in the pouring rain
Look for the girl with the broken smile
Ask her if she wants to stay awhile
And she will be loved
She will be loved
Tap on my window knock on my door
I want to make you feel beautiful
I know I tend to get so insecure
It doesn't matter anymore..."
Era 'She will be loved' di Maroon 5.
Perchè? Davvero, perchè?
Non credevo di poter meritare tutto questo, la canzone e il suo testo, questo posto e LUI. Davvero meritavo uno come lui? La mia testa avrebbe detto sempre di no e lo continuerà a fare. Mi dicevo sempre che lui meritava meglio di una come, ma cercavo di godermi tutto questo per tutto il tempo che mi sarebbe rimasto.
La canzone era già finita e quando Niall mi vide piangere, corse da me abbracciandomi.
Io: "grazie...mi hai fatto davvero emozionare, è una delle mie canzoni preferite..." dissi sorridendogli.
Niall: "lo so, so tutto di te"
Io: "io non ne sarei così sicuro se fossi in te..."
Niall: "perchè?"
Io: "c'è una cosa che tu non sai di me...vieni" dissi prendogli la mano e portandolo con me nella mia stessa direzione.
Lo portai all'interno del castello, nella stanza da ballo, mi sedetti sullo scabellino del pianoforte e Niall rimase alzato accanto a me. Sgranchii un pò le mani, aprii il pianoforte ed iniziai a suonare. 
Si, so suonare anche il pianoforte per merito di mio padre. Lui mi insegnò a suonare sia la chitarra sia il pianoforte all'età di otto anni, anche se preferivo suonare la chitarra poichè la consideravo molto più maneggievole.
Avevo pensato molto su quale canzone cantargli al pianoforte, infatti non ero ancora molto decisa sulla canzone che alla fine avevo "scelto". Ero arrivata alla conclusione che era meglio suonare una loro canzone, così sarei stata sicura che gli sarebbe piaciuta. La sua faccia era molto sconvolta, meravigliata, solo Julie ed i miei genitori sapevano che sapevo suonare anche il pianoforte. Non l'avevo detto nè ai ragazzi nè a Dave poichè lo consideravo un piccolo segreto che doveva rimanere tale.
Io: "...They don’t know about the things we do
They don’t know about the “I Love You’s”
But I betcha if they only knew
They would just be jealous of us
They don’t know about the up all night
They don’t know I’ve waited all my life
Just to find a love that feels this right
Baby they don’t know about, they don’t know about us..."
Me la cavavo a suonare il pianoforte ed ero molto concentrata a farlo che notai l'espressione di Niall solo dopo aver finito la canzone. 
Aveva il viso rosso e meravigliato tipico del post pianto . Mi alzai e mi appoggiai a lui baciandolo allegramente.
Io: "adesso sei proprio sicuro che sapevi proprio tutto di me?"
Niall: "...perchè non me l'hai detto prima?"
Io: "lo consideravo una specie di segreto, lo sapevano solo Julie ed i miei genitori..."
Niall: "e Dave?"
Io: "no..."
Niall: "comunque sei davvero bravissima, sai suonare la chitarra e il pianoforte, ed hai una bellissima voce. Sei una musicista/cantante nata!"
Io: "adesso non esageriamo..." dissi soffocando una risata.
Ci fu qualche piccolo secondo di silenzio che ci divise ma che poi io spezzai.
Io: "c'è un'altra sorpresa per te"
Niall: "e qual è?"
Lo riavvicinai a me e lo baciai con molta più foga di come faccio sempre, lui ricambio e fu tutto un divertimento.
Niall: "sicura?"
Io: "sicurissima"
Non gliel'avevo mai permesso, l'avevo sempre rifiutato. C'era stato una specie di blocco, da quando scoprii il tradimento di Harry, che mi impediva di andare oltre al bacio con Niall, ma adesso ne ero sicurissima.
Mi prese a modo di sposa e continuando a baciarci, mi portò in una grande stanza da letto. Solo in quel momento mi accorsi che l'intero castello era a nostra disposizione, non c'era nessuno eccetto quei camerieri che erano a nostra totale disposizione. Niall l'aveva sicuramente affittato e gli sarà costato una fortuna.

Quella notte successe e furono il giorno e la notte più belle di tutta la mia vita.

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