Uscì dall'aereoporto insieme a Julie e prendendo un taxi, tornammo a casa. Erano ormai le cinque e mezza ed io me ne stavo seduta sul divano con le ginocchia portate al mento, a guardare fuori dalla finestra. Mi sentivo incompleta, triste, annoiata, arrabbiata e, sicuramente, se qualcuno mi avrebbe detto qualcosa, sarei scoppiata ed avrei ucciso quella persona. Quella sera non mangiai, al contrario di Julie che aveva preso la partenza molto meglio di me. Lei era sempre stata più forte in tutto.
Me ne stavo sdraiata sul letto mio e di Niall a guardare il soffitto, sperando l'arrivo della chiamata del mio ragazzo. Volevo sentire la sua voce, ma la chiamata dopo altre due ore non arrivò, così mi addormentai sul letto con ancora i vestiti addosso.
Quando la sveglia suonò, mi svegliai di colpo e mi alzai per andarla a spegnere. Ma, quando vidi il display illuminato, notai che non era la sveglia ma una chiamata.
Io: "pronto?"
Niall: "buongiorno cucciola"
Io: "buongiorno Nialler. Come mai ieri non mi hai chiamato?"
Niall: "perchè quando siamo arrivati in albergo erano le due di mattina e pensando che tu stessi già dormendo, non ti ho chiamato"
Io: "uhm ok, ma sai che puoi chiamarmi a qualsiasi orario" dissi sbuffando.
Niall: "per sentire la tua voce insonnacchiata e incazzata? Meglio di no"
Io: "ti odio" dissi cercando di essere il più serio possibile. Ma aveva ragione, di solito -a parte casi eccezionali- mi incazzavo se qualcuno mi svegliava, ero difficile come ragazza.
Io: "questa sera avete il concerto?"
Niall: "no, oggi no. Domani abbiamo il primo concerto, oggi abbiamo il giorno libero"
Io: "e cosa farai?"
Niall: "credo che girerò un pò per Parigi insieme ai ragazzi"
Io: "ah, ok"
Niall: "mi dispiace d'averti svegliato..."
Io: "tranquillo Niall" dissi freddamente.
Niall: "cosa hai?"
Io: "niente"
Niall: "non mentirmi"
Come faceva ad accorgersi che ero incazzata attraverso un telefono? Come? Credo fosse l'unica persona a cui non riuscivo a mentire, era praticamente surreale.
Io: "bhè..."
Niall: "dimmi"
Sbuffai e gli spiegai: "mi sono un pó incazza perchè tu hai un giorno libero e non vieni qui a Londra. Potevi partire direttamente domani o stasera, avevi detto che quando avresti avuto dei giorni liberi saresti venuto..."
Niall: "..."
Io: "ma stai tranquillo, capisco"
Niall: "no, scusami. Adesso vado, ci sentiamo più tardi. Ti amo F"
Io: "anch'io" dissi quasi in un sussurro chiudendo la chiamata.
Non aveva aggiustato o chiarito qualcosa, anzi, credo che aveva peggiorato di più le cose. Non aveva reagito o spiegato il suo comportamento e questo mi portava a pensare che forse, un motivo non c'era e che non voleva più stare con me. Gettai il cellulare sul letto, andai a farmi una doccia, misi dei vestiti puliti e scesi sotto. Presi le chiavi di casa, la borsa ed uscii senza portarmi il cellulare con me. Non conoscevo ancora Londra, ma sapevo andare ad un parco vicino casa mia ed anche arrivare al supermercato. Decisi di andare prima al parco a prendere un pò d'aria e per non pensare più a quello che era appena successo. Ovunque io mi giravo trovavo fidanzatini che si baciavano o giovani coniugi con i loro figli ancora piccoli. La mia invidia in quel momento era tanta e anche il desiderio d'avere qui con me Niall; ma, ripensando a quello che aveva appena fatto, cacciai quel pensiero dalla mia mente e mi recai al supermercato. Non comprai poi molto, solo il necessario che a casa mancava e bisognava comprare.
Quando tornai a casa, era già passata un'ora e mezza ed erano le 09.30 a.m.
Posai le buste sul tavolo e lasciai sistemare le cose a Ju, comportandomi un pò da egoista. Come facevo ad essere sua amica, ancora non riuscivo a capirlo.
Julie: "F, cos'hai?"
Io: "niente"
Julie: "dai, smettila"
Io: "di fare cosa?"
Julie: "di mentirmi"
Erano due le cose: o non ero così brava a mentire o mi conoscevano troppo bene e mi dava fastidio tutta questa conoscenza della stupida ragazza troppo debole che portava il nome di Francesca.
Julie: "problemi con Niall?" continuò.
Io: "diciamo..."
Julie: "mi dispiace"
Io: "ok" dissi sbuffando.
L'ultima cosa di cui avevo bisogno in quel momento era sapere che a lei dispiaceva. Era premurosa va bene, ma non volevo che mi diceste ciò, così salii in camera continuando a sbuffare.
Ero sul punto di un attacco di panico e di un pianto sfrenato, quando suonarono il campanello. Dopo circa un minuto la porta si aprì e Julie mi urlò dall'ingresso: "F c'è qualcuno per te!"
Io: "fai salire questa persona, chiunque essa sia" urlai di rimando.
Pensavo fosse Dave dato che mi aveva promesso che in questa settimana sarebbe venuto a trovarmi.
Bussarono alla porta ed io, asciugandomi gli occhi, dissi: "avanti".
Non vidi subito chi entrò dato che ero ancora girata dal verso opposto a quello della porta.
X: "saresti almeno potuta scendere all'ingresso" affermò.
Quella voce, che riuscivo a riconoscere tra tante. La voce che apparteneva ad una persona a me importante e che era in grado di farti assaporare ogni singola lettera che pronunciava.
Mi girai per avere la conferma che si trattava della persona che pensavo io e, quando ne ebbi la conferma, dissi: "che ci fai tu qua? Dovresti essere a Parigi"
Niall: "è questa l'energia che provi a vedermi dopo che io ho affrontato due ore e mezza di volo solo per te"
Io: "potevi rimanere anche lì"
Niall: "perchè dici questo?" disse con tono incazzato e rassegnato.
Io: "avevi un giorno libero ed invece di passarlo con la tua ragazza che vedrai raramente, preferisci girare per Parigi. Tu dimmi cosa dovrei pensare"
Niall: "mi dispiace, ma io non credevo che..."
Io: "non credevi che cosa?" dissi incazzata.
Niall: "niente"
Io: "senti, per favore Niall, sono incazzata con te adesso, ok?"
Niall: "ma se non mi hai dato neanche il tempo di spiegare..."
Io: "ok, parla" dissi gesticolando con le braccia.
Niall: "io volevo già venire qui, e ti avevo detto quello solo perchè volevo che fosse una sorpresa e volevo farti un pò arrabbiare e credo che ci sono riuscito più che bene..."
Che avevo fatto? Avevo incolpato Niall di una cosa che non aveva. Mi sentivo una merda.
Io: "oh, ehm..."
Niall scoppiò a ridere ed io lo guardai con sguardo interrogativo.
Niall: "stai tranquilla F, è normale che tu l'abbia pensato"
Io: "scusami davvero Niall, scusami" dissi alzandomi e prendendogli le mani.
Niall: "ma quanto sei impacciata?" disse baciandomi.
Lo guardai intensamente negli occhi e gli sussurrai: "ti amo"
Niall: "anch'io" disse baciandomi di nuovo.
La mia fortuna era: che lui aveva capito quello che pensavo e che era Niall. Era il ragazzo perfetto che ti capiva sempre e che non ti tradiva mai.
Io: "che facciamo adesso?"
Niall: "cosa vuoi fare tu?"
Io: "uhm...io avrei delle idee"
Niall: "ai ai F" mi disse maliziosamente toccandomi la punta del naso. Mi guardò qualche istante degli occhi ed iniziò a baciarmi con foga.
Quando finimmo erano le 01:00 p.m. e facendoci la doccia insieme, ci lavammo e poi ci cambiammo. Uscimmo per pranzare fuori andando in un ristorante italiano. L'ultima volta che c'ero stata, se non mi sbaglio, ero con Harry e, a quel tempo le cose erano molto diverse da ora. Ordinammo due piatti di pasta alla carbonara e delle polpette. Alla fine quella giornata andò a finire bene.