CAPITOLO 30

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Erano le 11.00 a.m. ed io ero già pronta per accompagnare, insieme ai ragazzi, la mia famiglia all'aereoporto.
Arrivammo lì dopo circa mezz'ora. 
L'aereo partiva alle 12.00 a.m. quindi avevamo il tempo per salutarci.
Mi avvicinai da Michele.
Io: "hei Michy"
Michele: "F..."
Io: "come farò per tre mesi senza di te che non rompi le palle?"
Michele: "lo so che sarà dura, ci riuscirai."
Io: "grazie" dissi ridendo.
Michele: "adesso sarai tu la padrona di casa."
Io: "già..."
Michele: "niente feste!"
Io: "sembri papà. E comunque sai che odio quelle feste che vuoi intendere tu. Quelle chiassose, dove ci sono alcol, droghe e sesso."
Michele: "ok ok"
x: "i signori passeggeri del volo Londra/Catania sono pregati di recarsi al check-in." disse una voce al microfono.
Io: "mi mancherai"
Michele: "anche tu." disse.abbracciandomi.

*parla Michele*
Sciolsi l'abbraccio ed andai dai ragazzi a salutarli. Per ultimo andai da Niall.
Io: "hei Niall"
Niall: "Michele"
Io: "l'ho già detto agli altri e lo dico anche a te, soprattutto a te. Comportati bene con mia sorella, protegila. Fai in modo che non le succeda niente."
Niall: "non preoccuparti. Ma...non ho capito quel tuo 'soprattutto'"
Io: "non c'è più bisogno di fingere. Ieri Francesca mi ha detto tutto di voi due."
Niall: "oh..."
Io: "ti raccomando: non farla soffrire. Ha già sofferto tanto e nessuno merita le sue lacrime."
Niall: "lo so, non preoccuparti."
Michele: "ok"

*parla Francesca*
Dopo aver finito con i saluti, se ne andarono. Ed io li guardavo, chiedendomi cosa avrei fatto in questi tre mesi senza di loro, e cosa sarebbe successo.

Mangiammo fuori, e tornammo a casa alle quattro di pomeriggio.
Quando i ragazzi si sedettero nei divani, mi alzai ed andai al centro della stanza.
Io: "adesso che non ci sono nè i miei genitori nè Michele, io sono la padrona di casa. Quindi state attenti a quello fate" continuavo a dire, gesticolando con le braccia e camminando avanti e indietro.
I ragazzi mi guardavano divertiti.
Zayn: "signor si capitano."
Io: "non sto scherzando."
Niall: "non prendete in giro la mia cucciola" disse tirandomi a lui e facendomi sedere sulle sue gambe.
Louis: "e voi? Adesso cosa farete voi, dato che sia Vanessa sia Mike non saranno in casa per tre mesi?"
Liam: "vacci piano Niall. Non vogliamo un altro piccolo Horan per casa."
Niall: "parla per te Liam. Che tra qualche mese ci troveremo noi con un piccolo Payne."
Ridemmo tutti insieme.

Le ore passarono velocemente.
Ordinammo delle pizze e le mangiammo mentre guardavamo un film.
La situazione 'stanze' rimase quella di prima. A tutti andava bene il sorteggio.
Quella sera nella mia stessa stanza, dormí Harry.
Ero seduta a parlare con lui, quando bussarono alla porta. 
Andai ad aprire. Era Niall. 
Niall: "se era per te non mi avresti neache la buona notte."
Io: "buona notte"
Niall: "spiritosa" disse a due centimetri dal mio viso.
Ci baciammo, ci salutammo e tornammo ognuno ai propri letti.
Harry: "domani ti va di uscire? È da tanto che non lo facciamo."
Io: "non lo so, credo di si. Domani ti do la conferma."
Harry: "ok."
Presi il mio libro dalla scrivania, mi sedetti sul letto ed iniziai a leggere.
Harry: "cosa leggi?"
Io: "niente."
Harry: "daai." disse avvicinadosi a me e guardando la copertina del libro.
Harry: "stai leggendo Toy Story?"
Io: "si. E allora? Qual è il problema?"
Harry: "nessuno, anch'io l'ho letto." disse alzando le braccia per difendersi.
Io: "davvero?"
Harry: "si"
Io: "wow"
Harry: "comunque non me lo sarei mai aspettato questo libro da te."
Io: "perchè?"
Harry: "perchè io ti credevo forte, come tu cerchi d'apparire. Ma in fondo non lo sei. Leggi Toy Story, ti lacrimano gli occhi quando vedi la tua famiglia partire. E non dire di no, perchè ti ho visto."
Rimasi stupita a quelle parole, ma non gli risposi.

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