*parla F*
Quella sera dormii con Niall abbracciati l'uno all'altra, senza succedere niente.
Con una tazza di thè alla fragola in mano, ero seduta sul divano ad aspettare che Niall tornasse a casa per venirmi a prendere e portarmi a casa di Julie. Niall era uscito con i ragazzi per lavoro e credevo stessero per tornare.
Giravo continuamente i canali per cercare qualcosa d'interessante da vedere, ma purtroppo non trovai niente. Ormai arresa, mi alzai, misi la tazza ormai vuota dentro il lavandino e finii di prepararmi. Sistemai la borsa e i soldi che dovevo portare, dato che io e Julie dovevamo uscire nel pomeriggio.
Dopo un pò da fuori casa sentii il rumore di un clacson suonare per due volte, misi la borsa sulla spalla ed uscii. Come avevo immaginato, erano i ragazzi su una di quelle macchine nere. Li salutai e partimmo per casa di Julie. Quando arrivammo davanti la porta del suo appartamento, salutai Niall con un bacio sulle labbra e scesi insieme a Liam.
Julie, che era ad aspettarci sul soglio della porta, appena vide Liam gli saltò addossò abbracciandolo e baciandolo. Quando si staccarono, Leeyum mi salutò, tornò in macchina dai ragazzi continuando a salutarci col suo grande sorriso stampato sul viso.
Abbracciai Ju e poi entrammo dentro.
A casa eravamo solo io e lei poichè i suoi genitori erano a Londra da alcuni parenti.
Julie: "quindi come va adesso tra te e Niall?"
Io: "benissimo, stiamo insieme di nuovo, anche se da tre giorni..."
Julie: "diciamo due mesi e tre giorni, ok?"
Io: "se lo dici te...e tu con Liam, come va?"
Julie: "tutto perfetto, davvero. Stiamo insieme da..."
Io: "due mesi e quattro giorni, è tutta la tua vita, non sapresti vivere senza di lui e bla bla" dissi proseguendo quello che presumevo avrebbe detto lei.
Con un sorriso smorfioso, mi tirò un cuscino in viso cercando vendetta.
Julie: "hei!"
Io: "vuoi la guerra? E guerra sia!" dissi prendendo un cuscino e lanciandoglielo contro.
Iniziò una rumorosa guerra di cuscini che sembrava non avesse mai fine. Finimmo di tirarceli solo perchè eravamo stanche ed avevamo il fiatone.
Andammo in cucina e cercammo qualcosa da mangiare per pranzo. Dato che non avevamo molta fame, ci presimo un pacco di patatine al formaggio ciascuno, andammo a sederci sul divano a guardare un film e a mangiare il nostro pacco. Non era un pranzo nutriente, anzi era tutt'altro, ma una volta ogni tanto non poteva fare male.
Alle cinque di pomeriggio ci ritoccammo un pò il trucco ed uscimmo per andare a comprare i vestiti per la sera. Quella sera dovevamo andare al Funky Buddha con i ragazzi e le loro fidanzate, per poterci divertire un pò e per cercare di non pensare troppo.
Quando finimmo di comprare i vestiti, le scarpe ed anche i cappotti, tornammo a casa per prepararci. Arrivammo a casa alle sei e mezza, posammo i nuovi acquisti, preparammo le cose da metterci e da usare, e dopo andammo a lavarci, ovviamente ognuno in una doccia diversa.
Uscimmo dalla doccia quasi contemporaneamente e dopo esserci vestite, ci truccammo. Io truccai lei, lei truccò me e non per essere modeste, ma ci venne davvero un capolavoro.
Quel giorno mi divertii davvero molto, non passavo ormai più così tanto tempo con Julie da molto e mi mancava davvero fare la cretina con lei.
Finimmo alle nove meno un quarto e un quarto d'ora dopo suonarono alla porta. Io e Julie andammo ad aprire insieme e, come pensavamo, erano Niall e Liam. Erano soli poichè Zayn e Louis erano andati a prendere Perrie ed El.
Liam: "siete..."
Niall: "...perfette" disse continuando quello che Leeyum non era riuscito a finire.
Julie: "siete perfetti..."
Io: "...anche voi" dissimo imitando il modo in cui l'avevano detto loro.
Chiusimo la porta a chiave ed andammo alla macchina nera con i finestrini scuri.
L'autista ci lasciò davanti al Funky Buddha dopo mezz'ora di strada. Scesimo dalla macchina, lo ringraziammo ed entrammo dentro salutando Lou, Zayn, El e Perrie, dichiarando l'inizio alla serata.
Passammo una sera diversa dalle altre, i paparazzi naturalmente non mancarono, ma non li considerammo e ci godemmo la serata. Bevemmo un pò tutti ma senza esagerare molto.
Oggi era stato uno di quei giorni perfetti.
