Niall uscì dalla stanza, a passo veloce. Dopo dieci minuti entrarono lui e mia madre.
Mamma: "F, come stai?"
Io: "mi gira la testa." dissi pogiando la mano sulla fronte.
Mamma: "vuoi essere portata all'ospedale?"
Io: "non è il caso."
Niall: "cuccio.." disse. Ma si coresse subito a causa della presenza di mia madre, e continuò "F, hai la febbre a 40."
Io: "non ho la febbre a 40, e poi con le medicine giuste, guarirò. Non preoccupatevi."
Mamma: "lascia stare Niall, ha la testa dura la ragazza" disse uscendo dalla stanza.
Sbuffai e mi straiai di nuovo.
Niall: "posso sedermi accanto a te?"
Io: "certo, però aspetta che mi metto il pigiama."
Niall: "ok"
Vidi che rimaneva seduto e dissi: "te ne vai?"
Niall: "perchè?"
Io: "mi devo cambiare!"
Niall: "ti vergogni di me?"
Io: "bè..."
Niall: "dai fammi rimanere, sono pur sempre il tuo ragazzo. Se non ti guardo io, chi ti deve guardare?"
Sbuffai e dissi: "ok. L'importante è che stai girato e che non guardi"
Niall: "ok" disse sbuffando
Io: "Niall!" dissi con tono seccato
Niall: "ok ok, va bene. Sto girato, sto girato."
*parla Niall*
Si tranquillizzò, ed andò nella sua cabina armadio a prendere il suo pigiama. Vidi tutto. Ma non mi girai.
Proprio di fronte a me c'era un grande specchio, che rifletteva la sua immagine.
Aveva un fisico bellissimo, ma che non mostrava mai. Indossava sempre cose giganti. Anche se lei doveva portare la XS/S lei portava la XL. Ma io preferivo che fosse così.
Lei era mia, e di nessun'altro.
Finì di infilarsi il pigiama e disse: "ok, ho finito puoi girarti."
Mi girai e la trovai già straiata sul letto. Mi avvicinai a lei e quando stavo per infilarmi nel suo letto, disse: "NO. Non voglio, non voglio che tu prenda la febbre. L'hai già presa, e ne sei uscito solo ieri. Ti prego, non farmi preoccupare ancora."
Sbuffai e dissi: "ma io voglio starti vicino"
F: "anch'io Niall, ma avremo tutto il tempo di stare vicini quando sarò guarita."
Io: "va bene"
*parla Francesca*
I giorni passarono velocemente. La febbre mi era passata, io e mio fratello avevamo fatto gli esami di maturità ed eravamo stati promossi ed io e Niall stavamo ancora insieme.
Da quando avevamo litigato, io e Harry non ci parlavamo più, ci evitavamo. E lui continuava a "frequentare" Victoria, ignaro delle sue intenzioni.
Era il 12 giugno.
C'era molto caldo, nonostante fossimo ancora in primavera. Era pomeriggio ed ero in pantaloncini. Ero seduta a gambe incrociate sul mio letto, leggevo un libro.
Ad un tratto bussarono alla mia porta, mi alzai e l'aprì.
Era Zayn.
Zayn: "F, devi scendere. I tuoi genitori ci devono parlare"
Io: "ok"
Posai il libro, e scesi insieme a Zayn.
Erano tutti in salotto. Michele, i miei genitori e tutti i ragazzi.
Io: "cosa succede?"
Mamma: "dobbiamo dirvi una cosa. Ascoltateci soprattutto voi, Francesca e Michele."
Michele: "cosa dovete dirci?"
Papà: "io e vostra madre abbiamo deciso, di partire, di andare in Italia dai vostri nonni."
Io: "per quanto tempo?"
Mamma: "per tutta l'estate, per questi tre mesi. Fino alla fine di agosto."
Papà: "anche perchè, poi a settembre io e i ragazzi dovremmo partire."
Sospirai, ricordando quello che mi aveva detto un mese fa Niall, a quella festa.
Liam: "già..."
Mamma: "è anche una prova di maturità. Per vedere quanto siete maturi."
Io: "ok" dissi sorridendo.
Michele: "devo rimanere per forza a casa? L'ultima volta non sono potuto venire con voi in Italia. E quest'anno vorrei venirci, mi mancano i nonni. Francesca può rimanere anche con i ragazzi, si terranno loro, cura di lei."
Papà: "non credo si possa fare Michele. Tua sorella sarebbe l'unica femmina. E non mi va tanto a genio quest'idea."
Liam: "Mike, non si preoccupi di questo. Ormai per noi Francesca è come una sorella. La protegeremo da tutto e da tutti. Giusto ragazzi?"
Loro annuirono, per confermare quello che aveva detto Leeyum. Anche Harry annuì e ne rimasi sorpresa.
Papà: "non so ragazzi...ci devo pensare. Domani vi farò sapere."
Andammo tutti a cenare, e dopo salì in camera con Zayn. Avremmo dovuto dormire nella stessa stanza, stanotte.