CAPITOLO 63

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Dopo esserci vestiti, salutammo Liam e Julie e poi uscimmo. Mano nella mano ci recammo prima da Starbucks a prendere dei cornetti, un frappè per me e un cappuccino per Niall per fare colazione.
Rimanemmo tutta la giornata in giro per Londra, pranzammo da Nando's e poi nel pomeriggio andammo in un parco di cui non so il nome.
Io: "Niall...?"
Da quando uscimmo dal locale non emise parola e continuò a camminare in silenzio con le mani sprofondate nelle tasche, finchè non lo chiamai.
Niall: "si?" disse con un tono di voce strano.
Io: "cosa ti succede?"
Niall: "niente"
Io: "credi davvero che sei ancora in grado di mentirmi?"
Niall: "no..."
Io: "ecco, cosa ti succede?"
Niall: "e che...penso che tra due giorni noi saremo lontani..."
La frase che pronuciò Niall mi fece dubitare e pensai che forse -anzi ne ero certa- quella mostrata da lui ieri sera, era solo tanta forza di non cercare di farmi dimostrare come stava realmente dentro. Era a pezzi tanto quanto me e ciò mi fece ricadere nella trappola che portava il nome di depressione.
Io: "Niall...ricordi cosa mi hai detto ieri? Ricordi come stavo ieri e sai come sto tutt'ora? Non possiamo farci niente, è il tuo lavoro ed anche il tuo sogno ed è tuo dovere farlo, noi ci dovremmo fare forza l'un l'altro e poi ci vedremo spessissimo, no?"
Niall: "si, ma..."
Io: "niente ma, promettimi solo che appena avrai del tempo o dei giorni liberi tu verrai a Londra da me"
Niall: "promesso, ti chiamerò ogni giorno"
Gli sorrisi senza rispondergli e lo abbracciai.
Restammo un altro pò fuori e poi tornammo a casa. Trovammo Liam e Julie -che probabilmente non si erano mossi di casa per tutto il giorno- seduti sul divano. Appena Liam mi vide, si alzò e si diresse verso la nostra direzione.
Liam: "posso parlarti?" disse riferendosi a me "tu vattene" continuò riferendosi a Niall.
Niall: "ok, ma tanto è mia. Il suo cuore appartiene a me" disse.
Liam: "ma una parte anche a me" disse maliziosamente.
Niall: "si si, vai convinto ragazzo" disse alzando il pollice sinistro e forzando un sorriso finto sul suo viso per qualche secondo. 
Quando Leeyum fu certo che Niall si trovasse abbastanza lontano per non poter ascoltare, iniziò la sua discussione.
Liam: "F, tra due giorni partiremo e voglio solo dirti che mi mancherai molto. Ultimamente sento che ci sia un distacco fra noi due. Capisco che ci siano stati molti problemi come: l'amnesia, Niall, Harry ma prima eravamo molto più uniti, c'era un rapporto più saldo tra di noi..."
Mi fermai qualche istante a pensare a ciò che aveva detto. Aveva definito Niall e Harry dei "problemi" e ciò mi infastidì per qualche attimo. Ma poi capii a cosa si riferiva lui e lo lasciai stare.
Io: "è vero, l'ho notato anch'io ma secondo me, questo è comportato dal fatto che sia io sia tu siamo fidanzati e che cerchiamo di volgere lo sguardo solo a loro e, nonostante questo, ci vogliamo un bene dell'anima. Stai tranquillo Liam" gli dissi annuendo e sorridendo.
Liam: "ok" mi disse ricambiando il sorriso ricevuto dalla sua migliore amica. Ci abbracciammo e tornammo dai nostri fidanzati.
Liam: "te l'ho tornata, adesso è tutta tua" disse rivolgendosi a Niall.
Niall: "lo è sempre stata"
Liam sbuffò e si sdraiò accanto a Ju sul divano. 
Io: "plebei, cosa mangiamo? Idee?"
Julie: "cinese?"
Liam: "no Julie, meglio giapponese"
Niall: "che ne dite del cibo turco?" disse rompendo l'aria di "serietà" che si era creata.
Io: "divertente, Niall, divertente" sorrisi "che ne dite della pizza?"
Niall: "mi piace come pensi ragazza!" disse puntandomi un dito contro e facendomi l'occhiolino.
Gli sorrisi e rivolgendomi ai due fidanzatini, chiesi: "e per voi?"
Liam: "per noi va bene anche"
Andai in cucina col telefono in mano intenta ad ordinare le pizze.
Dopo che arrivarono, le mangiammo immediatamente e dopo aver finito, io e Julie lavammo le posate mentre i ragazzi andarono nelle loro camere.
Quando entrai trovai Niall in soli boxer sdraiato sul letto, con la mano destra poggiata sulla testa e la gamba destra ritirata verso il ginocchio della sinistra. Vedendo quella scena scoppiai a ridere per chissà quanto tempo. Non credevo a miei occhi e la visione di Niall sdraiato in quel modo mi faceva divertire.
Niall: "che fai? Hai intenzione di venire nel letto del signor Horan a sprigionare amore con lui?"
Io: "certo che no"
Niall: "e se io ti obbligo?"
Io: "non puoi"
Niall: "oh, si che posso"
Io: "no, non puoi" dissi andando in bagno per mettermi il pigiama. Quando tornai in camera lo trovai nella stessa posizione in cui l'avevo lasciato e ancora con solo i boxer addosso.
Io: "Niall vai a metterti il pigiama. Se stai ancora così ti verrà la febbre. Non siamo più in estate"
Niall: "ma mammina, io volevo riscaldarmi con te"
Io: "ed io no"
Niall: "come no? Non ti va di rozzolare tra le coperte con Horan?"
Io: "no, ti ho già accontentato stamattina"
Niall: "davvero non ti attraggo?" mi chiese alzandosi dal letto.
Io: "vai a metterti il pigiama, idiota" dissi spingendolo verso la porta del bagno e porgendogli il pigiama.
Niall: "ok" disse sbuffando.
Tornai in camera e ripensando a quello che era appena successo una risata involontaria uscì dalla mia bocca. Mi misi sotto le coperte del letto, sdraiandomi.
Niall: "che sei noiosa però, già a letto?"
Io: "sono stanca"
Niall non emise più parola e si sdraiò sul letto sotto le coperte accanto a me. Con le mani mi attirò a lui facendomi sentire il suono dei suoi respiri sul mio collo.
Niall: "ma sei senza reggiseno!"
Come aveva fatto ad accorgersene?!
Io: "già, mi seccavo a tenerlo"
Niall: "così mi farai letteralmente morire"
Ridacchiai per qualche istante e poi gli dissi: "zitto cretino e dormi"
Niall: "buona notte amore" disse dolcemente.
Io: "buona notte cucciolotto" dissi girandomi verso la sua direzione e stampandogli un bacio sulle labbra.

L'indomani mi svegliai credo tardi, dato che Niall non era più nel letto accanto a me. Sistemai la stanza ed andai a lavarmi il corpo ed anche i capelli. Mi vestii e poi scesi sotto per fare colazione. In cucina trovai solo Niall e Julie che facevano colazione. Salutai la mia migliore amica e poi il mio ragazzo.
Io: "grande giorno oggi, eh?"
Niall: "già"
Io: "dov'è Liam?" chiesi, ignorando la risposta secca e un pò scocciata di Niall. Forse aveva sbagliato a chiederglielo...
Julie: "sono andata prima a controllare in camera e si stava facendo la doccia" biasciò.
Liam: "parlavate di me?" disse spuntando all'improvviso dalla porta della cucina.
Io: "chi noi? Ma completamente, ci senti squadrato?" chiesi schiettamente.
Liam: "stronza" disse scuotendo la testa e sorridendo. Ricambiai il sorriso e continuai a mangiare la mia colazione.

Erano le sei di pomeriggio, avevamo già pranzato ed i ragazzi erano pronti per poter andare all'arena. Una grossa macchina nera si materializzò davanti casa nostra suonando col clacson per segnalarci la sua presenza. Uscimmo da casa e dopo aver fermato la porta, salimmo nella macchina nera diretti all'arena.

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