Mic non ha risposto al messaggio di Karol e, anche dopo una settimana quasi passata, non si sono pressappoco mai parlati come accadeva fino a qualche giorno prima.
Karol ha notato perfettamente i saluti celeri prima di andare in classe, la scusa di lunedì per non fare un pezzo di strada insieme come al solito, una scusa ancora diversa per il giorno seguente fino a oggi. Ha notato persino come i suoi occhi blu non incontrino quasi mai quelli tra il castano e il verde dell'altro e, quando succede, questi sfuggono via.
È cambiato qualcosa.
Decisamente.Karol mangiucchia il tappo della penna mentre non sposta lo sguardo da Mic, che sta correndo per tutto il campo senza il pallone in mano come, invece, dovrebbe essere.
Non solo è cambiato qualcosa tra loro. È cambiato Mic.
Quello non è il ragazzo che ha imparato a conoscere, non vede la scintilla e quella spavalderia che tanto lo distingue nella pallacanestro, ha perso anche la concentrazione e lo sguardo vispo. Persino l'allenatore deve essersene accorto, dato che lo sta richiamando per l'ennesima volta.«Michael, dannazione! Ti vuoi dare una svegliata?»
Karol abbassa il volto, facendo ricadere un ricciolo davanti agli occhi.
È colpa mia?
Da quando ha capito che si è incrinato qualcosa nel loro rapporto, non fa che tornare con la mente al bacio di sabato sera. Perché non ci sono dubbi che sia a causa di quello. Ciononostante, non comprende come un semplice bacio a stampo possa avere influito in quel modo.
Non è forse stato un incidente?
Lo è stato? O forse è solamente una giustificazione che Karol ha inventato per non credere alla risposta più facile. Alla risposta più ovvia.
«Scusi, coach» la voce di Mic gli arriva ben distinta, è nervosa e agitata.Mic voleva davvero baciarmi?
«Non ho bisogno di scuse, ho bisogno di canestri e gioco di squadra!»
Karol scuote la testa con un leggero movimento.
Mic stesso ha confermato di essere stato spinto da qualcuno. Certo, essere spinto e finire con l'abbassarsi fino al suo volto per stampargli un bacio non sono proprio sullo stesso piano, anzi, deve aver incurvato la schiena di parecchio per arrivare alle sue labbra.No, no...
Non è possibile che sia stato voluto e non accidentale. Altrimenti avrebbe colto qualcosa in lui durante il resto della serata che invece non c'è stato.
O forse non ho prestato particolare attenzione.
Perché mai dovrebbe esser stato baciato seriamente da Mic? L'unica teoria plausibile è che quel ragazzo provi qualcosa per lui, qualcosa che va oltre la semplice amicizia, e la situazione non fa che stranirlo, perché non ha mai pensato a Mic in quel modo.
Perché mai dovrei farlo?
Eppure gli sembra così strano un cambiamento del genere in sole poche ore.
Ancora sta aspettando una risposta al suo messaggio, sicuro che non arriverà mai. Mic ha tagliato i ponti senza neanche avvisarlo e lui ne sta soffrendo.E se davvero io gli piaccio?
Karol ha troppe domande nella testa e nessuna risposta. Anche queste non arriveranno mai se continua così. Ha bisogno di parlare con Mic e chiedere cosa c'è che non va, perché è scostante, perché non vuole più tornare a casa con lui e Klem.
Però, ha perso d'un tratto tutto il suo coraggio e menefreghismo per le conseguenze.Forse io non c'entro niente, gli è successo qualcosa in famiglia e vuole rimanere da solo.
Non conosce niente di Mic da quel punto di vista. Potrebbe essere davvero così e non lo scoprirà mai, perché quel ragazzo non si è mai confidato.
STAI LEGGENDO
Rumore Complice
Romance[Completa - Gay/boyxboy] Mic gioca nella squadra di basket del liceo, è un gigante buono e sentimentale e ha già chiari i progetti per il suo futuro. Karol invece vive con la testa tra le nuvole, è esuberante e impertinente e sembra voler rimanere b...