Non ci crede.
Sta vivendo un sogno bellissimo. Altro che quelli erotici che l'hanno accompagnato per mesi.
Mic vede camminare sicuro Karol nel buio del negozio, mentre lui ha dovuto tirare fuori il telefono e fare luce con quello. L'odore delle orchidee e delle petunie lo coglie alle narici con molta intensità, sebbene creda di aver perso tutti i sensi e tutte le funzioni vitali che non siano il battere eccessivo del proprio cuore. Hanno lasciato impronte bagnate su tutto il pavimento e sarà difficile da spiegare ai genitori di Karol.A proposito...
«Devo chiamare mia madre, prima che le venga un infarto non trovandomi a casa.»
«Lavora di sera?»Mic rimane per un attimo preso alla sprovvista, per poi annuire.
«Chiedo a Klem di coprirmi.»
«E cosa gli dici?»
«Che sto a dormire da te» Karol scrolla le spalle e inizia già a comporre il messaggio.
«Aspetta, aspetta! Hai intenzione di passare la notte da me?»
«No. Qui.»Mic scoppia a ridere dal nervosismo. «Che diamine...»
«Vuoi farti a piedi fino a casa tua?»
Mic scrolla il capo, facendo cadere tante goccioline ovunque.La telefonata alla madre dura pochi secondi, giusto il tempo di tranquillizzarla e avvisarla che avrebbe dormito da un amico per un problema dell'ultimo minuto. Quando chiude la chiamata, vede Karol che si sta togliendo la maglietta madida d'acqua.
Non sta accadendo davvero.
Si deve dare un pizzicotto sulla guancia per scoprire che non è un sogno.
Sebbene siano più al buio che alla luce, i lampi e la vista quasi abituata gli fanno apprezzare la linea dei muscoli e il resto del torace del biondo. I suoi occhi, poi, si posano sui capezzoli turgidi e sporgenti a causa del freddo e del bagnato.Qualcosa lo riporta indietro ai tempi del lago, quando Karol era un obiettivo irraggiungibile, al contrario di adesso. Proprio per questo, cammina a grandi falcate verso di lui, lo afferra per il polso, costringendolo a voltarsi, e lo coinvolge in un bacio mozzafiato. Dopo un primo spaesamento, Karol ricambia, circondandolo con le braccia sulla schiena e tenendolo stretto contro il proprio petto nudo e ghiacciato.
Mic gli fa schiudere le labbra mordendole con forza, il gemito che causa è il suo biglietto di ingresso per scontrare le lingue reciproche. Si sfiorano dapprima indugiando, poi si avvolgono calde e amichevoli.Indietreggiano di qualche passo, Karol inciampa quasi contro un vaso posato a terra, poi lo scavalca e va ancora più indietro fino a sbattere contro il tavolo, dove durante la giornata vi è la cassa.
Il bacio sembra non smettere mai, le loro lingue continuano a intrecciarsi; le mani del biondo hanno deciso di varcare la soglia della felpa di Mic e anche quella della maglia, e toccano la schiena nuda, anch'essa fredda. Provoca un brivido di piacere enorme nel castano, che geme senza potersi controllare.
Lo sguardo furbo che Mic riceve in cambio gli fa capire che il verso non deve essere stato dei più virili.«Se non ti togli questa roba, prenderai un malanno» Karol lo istiga a spogliarsi.
Sul serio?
Quello è ancora meglio di qualsiasi fantasticheria erotica.Molto, molto meglio.
Mic non aspetta ulteriori provocazioni e si toglie con foga la parte superiore dei vestiti, lanciandoli malamente sul pavimento senza preoccuparsi del terriccio o della fanghiglia provocata da loro stessi. Subito dopo torna ad avventarsi sulle labbra di Karol.
Sono così morbide e saporite.
Lo afferra da sotto i glutei e lo alza per farlo sedere sul bancone; le mani sono scivolose non solo perché sono bagnati, sta davvero sudando come non mai dall'agitazione. La paura che Karol lo fermi, che sia una presa in giro, che abbia frainteso di nuovo qualche segnale come con Colton.Ero accecato dalla gelosia, come potevo vedere la realtà?
Si stacca dalle sue labbra con un rivolo di saliva che li tiene ancora uniti, e che è costretto a togliere con un dito.
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Rumore Complice
Romance[Completa - Gay/boyxboy] Mic gioca nella squadra di basket del liceo, è un gigante buono e sentimentale e ha già chiari i progetti per il suo futuro. Karol invece vive con la testa tra le nuvole, è esuberante e impertinente e sembra voler rimanere b...