CAPITOLO 24

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Colton non ha ancora capito cosa sia successo di preciso, sta di fatto che ha dovuto dire addio alla sua preda senza neanche averla assaggiata. Senza neanche averla annusata.

Peccato, sembrava avere un buon odore.

Esce dal garage per andare a chiudere il cancelletto. Prima si sporge per vedere se riesce a scorgere i due ragazzi che sono usciti di fretta e furia – e molto confusi a suo parere – ma non c'è più nessuno ormai. Alza gli occhi al cielo e scopre una macchia oscura che minaccia tempesta da un momento all'altro.
Rientra spegnendo tutto, senza nemmeno mettere a posto gli strumenti, in mancanza di voglia, e si reca in camera sua, dove si lancia sul letto dopo essersi spogliato ed essere rimasto in boxer.
Ha visto una grande occasione quella sera e, com'è arrivata, se n'è andata lasciandolo con un pugno di mosche al naso.

Pensavo finalmente di poterci provare con Karol.

Sarebbe stata una bella spunta nella lista dei desideri. Invece, è arrivato quel Mic, arrabbiato più che mai, e non c'è stato bisogno di riflettere per capire cosa stava succedendo, benché abbia avvertito chiaramente un senso di smarrimento da parte di entrambi.

Sono ancora due ragazzini alle prese con il primo amore.

Sorride a quel pensiero e rotola sul materasso, fino a quando non rimane a pancia in su a fissare il soffitto. Ha un'aria malinconica e il sospiro che segue accentua quel dettaglio.

Deve essere bello...

Socchiude gli occhi e si mette un braccio su di essi, rimanendo inchiodato nelle proprie fantasticherie.
L'unica cosa che non gli va affatto giù in tutta quella storia, è il fatto di non essere riuscito a baciare Karol, ne aveva davvero voglia. Sono pochi i ragazzini che lo attraggono come lui. Ha quel non so che di arroganza e umorismo che lo fa impazzire, purtroppo è sempre stato bloccato da una motivazione più che sufficiente.
Anzi, due.

La prima è che, da un paio di lezioni, ha notato qualcosa di strano in Karol. Ha perso di colpo quel lato spensierato del proprio carattere e, anche se ha cercato in tutti i modi di comportarsi normalmente, non c'è voluto molto per notare che stesse fingendo. Il passo per capire che era collegato a una questione di cuore è stato abbastanza ovvio e facile.
Non avrebbe mai creduto che fosse verso un altro uomo, quello è stato un improvviso shock anche per lui, che gli ha fatto mordere di nuovo la lingua, perché avrebbe avuto davvero qualche chance con Karol, se fosse riuscito nel suo intento.
La seconda motivazione è quella che lo frena ogni singola volta.

Fabian.

Probabilmente non avrebbe mai davvero baciato Karol e, se l'avesse fatto, non sarebbe andato oltre e si sarebbe pentito la mattina successiva. Non perché provi chissà quali sentimenti nei confronti di Fabian, ma il solo pensiero di tradirlo gli fa contorcere lo stomaco.

Non se lo merita affatto.

Sposta il braccio dagli occhi verso la fronte, dove incastra qualche ciocca di capelli al di sotto.

Non merita neanche uno stronzo come me.

Ma non riesce a troncare, non ancora.

E io non merito un ragazzo meraviglioso come lui, lo farò solo soffrire.

Sospira di nuovo e tasta il comodino alla ricerca del proprio cellulare, senza trovarlo. «Che palle...»
Deve alzarsi per cercarlo nel caos della stanza, per fortuna è di fianco al computer sulla scrivania e non ha dovuto impazzire e rischiare di svegliare i propri genitori già a letto da almeno un'ora, nonostante sia ancora abbastanza presto.
Si getta di nuovo sul materasso e sblocca il telefono, rimanendo deluso nel non trovare neanche un messaggio per lui. Fabian non ha preso molto bene la notizia che ha dovuto spostare la lezione di sera. Sa che ha paura che possa tradirlo – e fa bene a pensarlo – però, Colton ha sperato di poter leggere almeno un buonanotte secco, piuttosto che il silenzio totale.

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