CAPITOLO 31

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Fabian ha così tanto insistito ad accompagnare Colton al concerto fuori città, così tanto da aver rischiato un grande litigio proprio a causa della sua insistenza, ma non avrebbe mai pensato che si sarebbe ritrovato sul furgone dei Drosophiller insieme a tutta la band e...

Karol.

Insieme a lui c'è anche quello che dovrebbe essere il suo fidanzato, o almeno così gli ha confidato Colton per rassicurarlo, lo stesso ragazzo del pub, ma di lui poco gli interessa. I suoi occhi marrone scuro sono fissi sulla figura di Karol, che non ha intenzione di stare girato sul proprio sedile, ma è continuamente voltato verso di loro – seduti sugli ultimi sedili posteriori in quel furgoncino da otto posti – e non la smette un secondo di chiacchierare con Colton.

Lo odio.

Non può neanche distrarsi con il paesaggio, perché è Colton quello seduto vicino al finestrino. Certo, potrebbe spostarsi, dato che c'è uno spazio vuoto di fianco, però non può farlo, altrimenti rischierebbe di far arrabbiare il compagno all'istante.

Alla guida c'è Willis, al suo fianco Bri-J – e sia lodato che è così distante da lui – dietro ci sono Karol, Mic e Derek, questi ultimi due sono intenti in una conversazione sui migliori giocatori di calcio di cui Fabian non ha neanche mai sentito nominare. Ma perché, tra tutti, è proprio Karol quello che non molla il suo amante?
Lo sta odiando da matti.

«Sapevo che sarebbe diventata subito una canzone di successo!»
La voce squillante di Karol gli martoria le orecchie ancora di più.
«C'è voluto un po' per registrarla, ma, alla fine, avevi ragione, ragazzino.»

Odia anche il modo in cui Colton si rivolge a lui.
Quel ragazzino lo infastidisce non poco.

Perché non se ne sta a parlare con il suo fidanzato?

Ha sperato di rimanere in fondo al furgone per poter passare tutto il suo tempo a conversare e sbaciucchiarsi con Colton, invece si è ritrovato nel bel mezzo di un discorso di cui non vuole fare parte. Inoltre, vedere che quel Karol ha l'aspetto di un angelo e il carattere così simile a quello del proprio amante, non lo sta aiutando per niente. La gelosia infervora impetuosa e Fabian vorrebbe mordergli un braccio in un istinto animalesco da avvoltoio affamato.
L'unica nota positiva è che Bri è il più lontana possibile da lui e non percepisce la sua voce da donna da film osé che non sopporta.

«Senti, il mio orecchio è sviluppato rispetto alla media» scherza Karol, dando anche una spinta con la mano sul petto del batterista.

Ah, no, non può andare oltre.

«Per questo l'ho fatta ascoltare a te prima di tutti gli altri.»
Fabian scatta con il volto su quello di Colton.

L'ha fatta ascoltare prima a questo qua che alla band?

Adesso ha una ragione in più per odiarlo ed essere geloso. Non è il tipo capace di gestire certe pressioni, infatti, sente subito gli occhi pizzicare, tuttavia prende un respiro profondo prima di beccarsi qualche insulto dagli altri.

Dovrebbe essere un viaggio divertente, un viaggio per me e Colton, non posso rovinarlo a causa del mio carattere.

Sospira e poggia la testa sulla spalla di Colton.
«Sei stanco, passerotto?» il batterista lo cinge subito con un braccio.
«Non ancora.»
«Beh, non esserlo fino a quando non torniamo a casa» si mette a ridere, accarezzandogli gli zigomi.

«Ma avete tutti un problema con gli uccelli?» la domanda di Karol mette in imbarazzo entrambi, che non capiscono a cosa stia alludendo. «Tu e Mic andreste più d'accordo di quanto credete.»
«Chi andrebbe d'accordo con chi?» Mic interviene subito, sentendosi preso in causa.
«Tra scricciolo e passerotto, ce l'avete proprio con gli uccelli piccoli» Karol è in ginocchio sul sedile e guarda dall'alto il proprio fidanzato.
«Ma tu sei uno scricciolo.»
«Vaffanculo.»

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