La settimana appena passata è stata abbastanza strana per Karol.
Non sa se è il risultato della sua eclatante scoperta sull'essere infatuato di Mic, o se è effettivamente successo qualcosa di cui non è al corrente, ma ha sentito diverso il rapporto con l'amico. Tra i propri imbarazzi mal celati, dato che non ha mai dovuto farlo prima d'ora, e un piccolo distacco dell'altro, dovuto allo studio intenso per le ultime verifiche, si è sentito oppresso sia a livello mentale sia fisico.Presumibilmente è tutta immaginazione causata da quell'assurda situazione.
Inoltre, Klem ha provato a insistere ancora per scoprire qualcosa in più, ma Karol si è provveduto bene dal non raccontare niente e continuare con la sua vita nella maniera più normale possibile. Alla fine ha ceduto anche il gemello al suo silenzio.In ogni caso, si sente un completo idiota da giorni.
Non la smette di sorridere mentre si scambia messaggi con Mic, non ha mai voglia di mandargli la buonanotte, perché vorrebbe rimanere sveglio a parlare con lui; si dia il caso che anche il cervello abbia deciso di confonderlo, con un sogno in cui erano fidanzati e si baciavano intensamente nel suo giardino. Quel sogno l'ha fatto rimanere con un sorriso ebete ancora di più, tanto che l'ha raccontato al fratello, evitando i dettagli, e lui gli ha dato una pacca sulla schiena, seguita da un: sei completamente cotto.Non era mai successo prima, forse perché non ci aveva mai davvero riflettuto, malgrado ciò, adesso è tutto più chiaro, almeno per quanto riguarda la parte a Karol piace Mic.
Il resto è disorientamento totale.Tump, tump.
Le bacchette si muovono da minuti interminabili.
Quella sera non ha affatto voglia di seguire la lezione di batteria, forse perché è più concentrato sulla vibrazione – che spera prima o poi di sentire – del telefono nella tasca dei pantaloni, piuttosto che sulla musica.
«Hai sbagliato» lo interrompe Colton, seduto sul divanetto smollato. «Ricomincia da capo.»Uff...
«Non sbuffare e muoviti.»
«Sei simpatico come una bacchetta su per il...»
«Ah, ah! Sono il tuo maestro. Non si insulta il maestro.»
Karol sbuffa di nuovo e si passa una mano tra i ricci prima di riprendere dall'inizio.La sua mente è completamente volta a Mic.
Non trascorrono neanche trenta secondi, si rende conto da solo di aver commesso l'ennesimo errore.
Sospira affranto, con la mente ancora al telefono che non vibra.Voglio parlare con Mic.
Sta iniziando a capire quella depressione di cui Klem gli ha confidato. Non è proprio depresso, ma sente un vuoto opprimente nel petto, amplificato dal fatto che è tutta settimana che non si parlano come prima.
Quando finisce la scuola?
Considerando che il motivo del loro distacco sono le verifiche, appena quella tortura finirà, spera che tornerà tutto normale. Karol non aspetta altro.
«Ricomincio...» lo dice da solo, senza nemmeno guardare Colton.
Il suo piede sbattuto contro il fianco del divano dà il tempo e Karol riparte dopo l'ennesimo sospiro.Chissà perché deve essere così l'amore.
Sente gli occhi pizzicare, ma non è proprio il momento di lasciarsi andare; oltretutto di fronte a Colton.
Non doveva essere un sentimento bellissimo?
Tump. Tump.
Mi hai mentito, Klem. L'amore è solo una scocciatura.
«Tutto bene?»
La voce che gli arriva è fin troppo vicina al suo orecchio, infatti, gli basta voltare appena il capo per scoprire Colton a pochi centimetri da questo. Balza indietro, spaventato, una bacchetta gli sfugge persino di mano.
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Rumore Complice
Romance[Completa - Gay/boyxboy] Mic gioca nella squadra di basket del liceo, è un gigante buono e sentimentale e ha già chiari i progetti per il suo futuro. Karol invece vive con la testa tra le nuvole, è esuberante e impertinente e sembra voler rimanere b...