Capitolo 17.

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<<Ci vediamo domani, allora?>> sussurra Pablo un'ora più tardi.
Siamo davanti alla porta della mia stanza, ha insistito per accompagnarmi fino a qui, proprio come un gentiluomo.
<<Si, certo.>> confermo.
<<Possiamo studiare assieme e magari andare a mangiare qualcosa in città.>>
Sorrido raggiante. <<Assolutamente si. Mi farebbe molto piacere, Pablo.>>
Lui mi si avvicina e mi posa un bacio sulla guancia. Nel momento esatto in cui la sua bocca entra in contatto con la mia pelle sento una scossa attraversare il mio petto e qualcosa muoversi sullo stomaco. Le mie guance divampano e sento il cuore che galoppa.
<<Dovrei entrare nella mia camera, piccioncini!>> sbotta una voce che conosco fin troppo bene, facendo sobbalzare me e distaccare immediatamente Pablo.
Froy è proprio davanti a noi, un cipiglio in fronte e la bocca stretta in una linea dura. Un sopracciglio alzato e un'aria severa in viso.
Cavolo, ma doveva proprio arrivare adesso?
Sembra infastidito e scocciato e per la prima volta dopo giorni sta di nuovo parlando in mia presenza.
Pablo lo osserva in silenzio, guardandolo dall'alto al basso. <<Presumo che tu sia il suo coinquilino..>> commenta con un sorriso sulle labbra.
Froy gli lancia un'occhiata torva. <<E tu invece saresti?>> gli chiede con un certo fastidio nella voce.
Non mi sta guardando, ha gli occhi fissi su Pablo e la mascella contratta.
<<Un suo amico e compagno di corsi.>> risponde il ragazzo mentre lo fissa a sua volta con una sfrontatezza che, sono sicura, al mio coinquilino non sta piacendo per nulla.
<<Molto interessante...>> mormora sarcastico Froy, prendendosi gioco di lui, poi punta i suoi occhi castani nei miei e mi sento subito sotto accusa. <<Ora posso entrare?>> domanda ancora con arroganza.
<<C-certo.>> balbetto e mi sposto per farlo passare.
Stronzo, idiota. Come mai deve sempre essere cosi antipatico e dispotico? E come mai io mi sto facendo comandare a bacchetta?!
<<Bene!>> esclama lui e apre la porta della nostra camera per poi entrare come una furia ma, un secondo dopo si ferma e dice: <<Non metterci molto Astrid, dobbiamo parlare.>> ordina e con un tonfo sordo richiude la porta facendomi sobbalzare e accigliare.
Mi deve parlare? Ma di cosa?
<<Forse è meglio che vada...>> dice Pablo, <<Ora capisco perché mi hai parlato in quel modo del tuo coinquilino. Sembra proprio stronzo.>> aggiunge e mi fa scappare una risata.
<<Lo è.>> confermo e mi unisco alla sua risata.
<<Già.>> ribatte lui e si china per abbracciarmi velocemente. <<Ci vediamo domani, Astrid. Buonanotte.>>
<<Buonanotte, Pablo.>> replico io con un sorriso tra le labbra e lo osservo mentre gira i tacchi e se ne va. È proprio un bravo ragazzo. Mi dispiace vederlo andare via ma non posso fermarlo.
Sospiro e chiudo gli occhi preparandomi mentalmente a quel troglodita di Froy.
<<Chi era quello?>> chiede subito lui non appena metto un piede dentro la stanza.
Lo guardo e assumo un'espressione seria.
Cosa gli interessa?
<<Te lo ha detto lui chi era.>>
<<E ci dovrei credere?>>
A questo punto lo guardo sconcertata e mi avvicino lentamente. Mi fa un po' effetto tornare a parlare con lui dopo giorni in cui ci siamo ignorati completamente.
<<Dove vuoi arrivare, Froy?>>
Vedo i suoi occhi incupirsi.
<<Non ti è bastato ciò che è successo con Jimmy?>>
Gli lancio un'occhiata incredula. Mi sta davvero facendo la paternale?
<<Pablo non è Jimmy.>>
<<Pablo...Bel nome per uno stronzo del cazzo!>> esclama rude.
Lo trucido con un solo sguardo. Come si permette?!
<<Senti chi parla!>> affermo.
Ma non dovevo rispondere forse. Mi ritrovo d'un tratto con la schiena contro la porta, le mani bloccate ai lati della mia testa e la bocca di Froy sul mio orecchio.
<<Non provocarmi Astrid.>> bofonchia lui, e il mio sangue scoppia nelle vene per colpa della sua vicinanza.
<<Tu non offendere Pablo...>> ribatto e cerco di non far caso alla sua bocca che ora è proprio davanti alla mia.
<<Lo difendi adesso?>> mi domanda. <<Da quanto lo conosci? Un'ora? Due? Eppure lo difendi.>> mi accusa. <<Devi davvero spiegarmi come cavolo fai a fidarti subito di qualsiasi persona mostri un minimo di gentilezza nei tuoi confronti!>> aggiunge con una voce scocciata.
Ma che cosa sta blaterando? Non sto capendo il suo discorso, è completamente senza senso. Anche se...
<<Di te non mi fido.>>
Lo sento staccarsi immediatamente, lasciando libero il mio corpo e il mio respiro che non è più influenzato dal suo.
<<Fai bene...>> dice.
No, questo è pazzo. È fuori di testa. Mi fa ammattire.
<<Tu hai problemi seri, Froy, non smetterò mai di dirtelo. Fino a qualche giorno fa mi chiedevi di ignorarti, non ci siamo parlati per quattro giorni e ora mi rimproveri per aver passato del tempo con Pablo e...mi dici queste cose? Ma che cavolo ti prende?>>
Froy mi guarda con occhi sbarrati come se anche lui fosse stupito di tutto ciò. Mi guarda come se non riuscisse a capire...
<<Tu invece hai qualche problema con la fiducia.>> ribatte con acidità.
<<Credi ciò che vuoi di me, Froy. Non mi interessa.>> sbotto e vado verso il mio letto.
Ho passato una bella serata, non me la farò rovinare dal mio coinquilino stronzo.
<<Ti ha baciata? Ci ha provato con te?>> mi chiede lui, bloccando il mio polso e obbligandomi cosi a guardarlo ancora.
Sbuffo e scuoto la testa. <<Ma che domande sono?>> urlo. <<Non penso che tu abbia il diritto di saperlo.>>
Si lecca le labbra e stringe la presa sul mio polso. <<Astrid...>>
<<No Froy! Lasciami in pace. Mi hai ignorato per tutto questo tempo, no? Continua a farlo!>> grido e poi mi divincolo dalla sua presa e mi rinchiudo in bagno.
Chiudo gli occhi e respiro profondamente una volta da sola. Non capisco cosa voglia da me. Quel ragazzo è davvero strano e mi fa uscire fuori dai gangheri ogni volta con i suoi comportamenti del cavolo.
Come pretende di ricevere delle risposte a quelle domande dopo che praticamente mi ha trattato come una nullità da quando sono arrivata?
È vero che mi ha difesa da Jimmy, è vero che in quei momenti è stato davvero gentile ma poi non ci ha messo nulla ad annientarmi con delle semplici parole che ancora mi fanno male se solo ci penso. Quindi non vedo perché dovrei dargli delle spiegazioni sulla mia vita privata. Non avrebbe senso. Froy non ha senso...nessuno dei suoi comportamenti ha senso e da oggi gli renderò pan per focaccia.
Mi sono stufata di fare sempre la parte della cretina. Froy Gordon è solo uno stronzo, egoista del cacchio e io sono solo la sfortunata coinquilina che dovrà trascorrere con lui il resto dei suoi anni.
Se voglio sopravvivere devo solo restare in piedi e combattere. E lo farò.

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