Capitolo 65.

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<<Voglio tornare alla festa!>> Biascica Selene con una voce buffa.
È ubriaca ed è strano vederla così. È passato un altro giorno e le cose ultimamente non stanno andando bene per nessuno di noi.
<<Tu non tornerai alla festa!>> Esclama Froy con voce grave mentre guarda di traverso Selene.
L'abbiamo portata in camera nostra perché non sapevamo che altro fare. Da quando Steve è morto lei è cambiata. Partecipa a un sacco di feste anche senza essere invitata, beve, si ubriaca fino a non capire più nulla e ogni volta finisce sempre allo stesso modo. Un disastro.
È strano vederla in questo stato, non sembra nemmeno lei. Ma è anche vero che la capisco. Cerca di combattere il suo dolore, magari nel modo più sbagliato ma ognuno di noi ha un proprio modo di reagire. Questo è il suo.
In questi giorni io e lei ci siamo avvicinate un po'. Devo ammettere che, all'inizio non mi andava molto a genio, anzi per nulla, però le cose cambiano. Ho capito che non è una cattiva ragazza, non è nemmeno la classica stronza di turno. Si, è vero, ero gelosa di lei per via di Froy e ancora adesso quando stanno vicini sono consapevole del fatto che saranno sempre legati ma, è solo amicizia. E ora l'ho capito...
<<Selene, sdraiati un po', e poi ti riportiamo a casa>> le dico dolcemente, scostandole alcune ciocche di capelli appiccicati e fradici di sudore dalla sua fronte.
Lei mi guarda, mi sorride come un ebete e poi scuote la testa. <<Non ho più una casa>> mormora.
Guardo Froy e lui guarda me con uno sguardo duro. Tra noi le cose sono ancora tese, la nostra ultima discussione ancora brucia e lui sta facendo di tutto per stare lontano da me; studia in biblioteca, evita le nostre lezioni in comune, la mattina esce prima di me e la notte rientra quando sono già a letto. Odio questa distanza che sta creando. Ogni volta che mi ha tenuta lontana è stato per proteggermi- tipico ragionamento da maschio- e so che anche ora è così, ma ciò che non so è: perché? Se mi vuole tenere lontano ha in mente qualcosa di grave, e io voglio sapere cosa.
<<Selene, non dire cazzate!>> Esclama Froy con rabbia. Lo guardo male per fargli capire di essere più delicato ma lui si morde il labbro con frustrazione.
Lei sbuffa e fa un gestaccio a Froy, per poco non rido e lui impreca.
<<Lasciami in pace, Froy>> borbotta Selene che si alza dal suo letto e inizia a saltellare.
<<Che stai facendo?>> Le chiedo scioccata.
<<Ballando. Se non posso andare alla festa allora porterò la festa qui!>> Urla lei e prende la mia mano, trascinandomi al centro della stanza e costringendomi a ballare senza nemmeno la musica in sottofondo. Selene inizia a muoversi e a scatenarsi, non lascia le mie mani e io non so che fare. Lancio uno sguardo a Froy che adesso sembra divertito perché un mezzo sorriso spunta sul suo viso e i suoi occhi sembrano più sereni. Sorrido anche io spontaneamente e quando i nostri occhi si incrociano, le sue iridi ardono dentro le mie. Mi fissa con intensità, con passione come se volesse comunicarmi qualcosa. I nostri occhi stanno dicendo tutto ciò che in questi giorni abbiamo lasciato indietro, si stanno baciando al posto delle labbra, si stanno dicendo quanto ci siamo mancati a vicenda... I nostri occhi si stanno desiderando.
Deglutisco e mi lecco le labbra secche. Selene continua a farmi muovere anche contro la mia volontà ma i miei occhi non abbandonano quelli di Froy.
Sento il mio cuore battere forte, il respiro accorciarsi e il bisogno di stare tra le sue braccia. So che anche per lui è lo stesso perché mi sta guardando come lo sto guardando io.
<<Smettila di guardare quel cretino del mio amico, Astrid! Balla con me!>> Grida Selene e a malincuore riporto lo sguardo su di lei. Mi sento avvampare per quello che ha detto e sento Froy ridacchiare.
<<Ehm, ti prego smettiamola.>> Le dico ma lei sbuffa.
<<Nooo, dai andiamo, fammi divertire.>> Mi dice facendo il broncio. È irrecuperabile.
Scoppio a ridere e sto per rispondere ma Froy viene verso di noi e la prende fra le sue braccia.
<<Ora basta Sel, ti fai una doccia e poi subito a letto, okay?>> Mormora stavolta con dolcezza.
<<No, non sei il mio capo>> ribatte Selene.
<<Sono il tuo amico.>>
<<Esatto.>>
<<Quindi mi ascolterai.>>
<<No!>> Esclama ancora lei.
Froy sospira. <<Non farmi usare le cattive maniere, Sel.>>
<<Sarebbero?>> Lo sfida lei alzando il mento all'insù e sorridendo come una stupida. Deve aver bevuto davvero tanto. Froy le lancia un sorrisetto furbo e poi prendendola in contropiede la solleva da terra, prendendola come un sacco di patate e trascinandola nel nostro bagno di corsa. Selene urla e Froy ride.
Entrano in bagno con me dietro di loro, Froy porta Selene sotto la doccia, apre l'acqua e il getto la colpisce con forza facendole chiudere gli occhi e urlare ancora di più.
<<Bastardo!! Me la pagherai! Coglione!>> Esclama lei, che cerca di uscire dalla doccia ma Froy invece continua a bloccarla, ridendo come un bambino.
<<Te l'avevo detto, o con le buone o con le cattive. Ora stai buona! Un po' di acqua non ti farà male, puzzi di vomito e alcol!>>
<<Ti odio, deficiente!>> Strilla ancora lei.
Scoppio a ridere anche io a questo punto e Froy mi guarda con dolcezza.
<<Vuoi unirti anche tu, Astrid?>> Mi dice con un sorriso pericoloso in viso.
Smetto di ridere e sbarro gli occhi. <<Non provarci neppure!>> Gli dico.
Lui si allontana da Selene e viene verso di me, ora i suoi occhi castani sono di un marrone più chiaro del solito e sembra felice.
Faccio passi indietro mentre lui continua ad avvicinarsi.
Allungo una mano davanti a me e lo guardo con diffidenza. <<Allontanati stupido pisello di mare!>>
Lui alza gli occhi al cielo per quel nomignolo, e fa un sorriso sghembo. <<Prima o poi la smetterai di chiamarmi così?>>
<<No, mai!>> Commento.
<<Bene! Allora...l'hai voluto tu!>> Esclama un secondo prima di mettere un braccio sotto le mie ginocchia e l'altro intorno alla mia vita, sollevarmi da terra per poi farmi lanciare un urlo. Ma non riesce a fare nulla perché ci pensa Selene a fare il resto. Punta l'acqua verso di noi e ci bagna completamente. Io e Froy ci blocchiamo e la guardiamo con facce sconvolte.
Lei ride, e continua a bagnarci fino a quando i nostri vestiti non sono completamente zuppi. Io la uccido.
<<Piccola serpe!>> Grida Froy senza lasciarmi andare.
<<Ma sei impazzita?!>> Sbotto invece io. Selene fa spallucce. <<Avete iniziato voi questo gioco. E poi mi stavate annoiando.>> Ha ancora la voce impastata per via dell'alcol e della sbronza ma ora sembra più cosciente. Forse l'acqua è davvero un rimedio.
Froy stringe le sue dita sui miei fianchi e le mie braccia sono ancora sul suo collo.
Non mi fa scendere anzi sembra quasi che non voglia lasciarmi e a me sta bene così.
<<Selene, vuoi per favore spegnere l'acqua? Stai facendo un casino in terra>> la rimprovera lui e tutti e tre guardiamo il pavimento pieno d'acqua.
Oh merda. E poi chi pulisce?!
Per fortuna Selene, annuisce e spegne l'acqua per poi uscire dalla doccia.
Mette le mani sui suoi fianchi e ci guarda con un sopracciglio alzato.
<<Ascoltate, avete vinto. Non torno alla festa, ma ora voglio farmi una doccia come si deve! Per cui... uscite se non volete assistere allo spettacolo!>> dichiara, sbuffando.
Froy si schiarisce la voce e io scuoto la testa. Sembriamo un trio di pazzi in questi momento. E sono ancora in braccio a Froy...
<<Si, ehm...okay>> dico titubante.
Froy se la ride ed esce dal bagno lasciando una Selene divertita dal mio imbarazzo.
Il mio coinquilino chiude la porta del bagno alle sue spalle e poi inizia a guardarmi.
Si morde il labbro e i suoi occhi finiscono sulla mia bocca.
Dio, se ho voglia di baciarlo, una voglia tremenda. Senza rendermene conto mi ritrovo con il viso a pochi centimetri di distanza dal suo, le mie mani che accarezzano i suoi capelli e i nostri respiri così vicini che li sento mischiarsi.
<<Froy...>> Sussurro quasi contro le sue labbra. Lui emette un verso strozzato e con una mossa veloce mi fa cambiare posizione, mettendo le mie gambe intorno al suo bacino e posando le sue mani sulla mia schiena. Avanza verso il mio letto e mi fa cadere sopra di esso, fregandosene dei nostri vestiti ancora bagnati.
<<Sei frustrante, Astrid...>> Dice lui, annusando la pelle del mio collo mentre si sdraia sopra di me, posizionandosi fra le mie gambe. Deglutisco e con la mano spingo il suo viso contro il mio. Ma lui si ritrae di qualche millimetro.
<<Mi sei mancata così tanto in questi giorni. Non ce la faccio più..>> ammette mentre mi guarda con lussuria.
<<A fare cosa?>> Domando con il fiato corto.
<<A stare lontano da te. A ignorarti, a evitarti. Ho bisogno di te, della tua pelle, del tuo contatto...>>
"Quando capirai che non possiamo stare lontani noi due?"
Non sa quanto è mancato a me. Non sa quanto per me sia difficile stargli lontano. Non sa quanta sofferenza io abbia provato in questi giorni a vedere lui che non mi calcolava.
Essere invisibile ai suoi occhi fa male da morire, e non vorrei più esserlo.
Il mio cuore adesso batte frenetico nella mia gabbia toracica e lui lo sente perché posa una mano proprio sul mio petto, scostando la maglia e accarezzando la mia pelle.
<<Sei. Perfettamente. Bella.>> Scandisce ogni parola prima di tuffarsi sulle mie labbra e baciarmi. Allaccio le mie gambe intorno a lui e lo spingo con forza contro di me.
Gli sfugge un gemito dalle labbra e io sorrido. Le mie mani accarezzano il suo viso, i suoi capelli morbidi e profumati. Le nostre labbra si uniscono sempre di più, e le nostre lingue scatenano un fuoco primordiale che non ha intenzione di spegnersi. Le sue mani circondano la mia testa e sento i suoi denti stringere il mio labbro inferiore e tirarlo dolcemente prima di baciarmi con più forza.
Sto per morire. Lo voglio.
Ho un bisogno estremo di lui ma poi mi ricordo di Selene e mi stacco controvoglia dalle sue labbra.
<<Non possiamo.>> Sussurro.
Lui capisce subito e sbuffa. <<Stanotte sarai mia, Astrid.>>
Avvampo e mi tuffo di nuovo sulle sue labbra. Lui ridacchia e io sorrido.
Sto così bene adesso, stretta a lui, con le mie mani che lo toccano, che lo abbracciano, che lo accolgono.
Starei sempre così, ogni giorno della mia vita.
<<Ma Selene...>> Gli dico ma lui mi interrompe con un bacio.
<<Accompagnerò Sel a casa sua dopo, e poi sarò tutto tuo>>
<<Continui a tenermi lontano da te quando invece dovresti tenermi vicino, lo sai, vero?>> Sussurro, baciando teneramente le sue labbra.
<<Lo so, e non penso di poter stare ancora lontano da te.>>
<<Allora non lo fare. Mai più>> gli accarezzo il viso e lui chiude gli occhi. Non risponde ma mi bacia. Mi bacia di nuovo con trasporto e io impazzisco. Mi scappa un ansimo e intensifico il bacio.
<<O-okay, io dovrei ehm...>> Selene si schiarisce la voce, dietro di noi, e io mi stacco da Froy, arrossendo come un pomodoro.
<<Selene...>> Inizio ma lei scuote la testa. È davanti a noi, con i capelli bagnati e con una mia canadese. Non le ho detto di prenderla ma capisco che non poteva fare altrimenti, insomma i suoi vestiti erano sporchi e bagnati ormai.
<<Non dire nulla. So cosa stavate facendo e beh, vorrei andare via anche se odio tornare in quella casa adesso ma...Almeno potete riprendere>>
Froy ridacchia e mi bacia la fronte prima di scendere dal letto e andare verso Selene.
<<Non metterla in imbarazzo.>> Lo sento dire.
Selene ride, <<Solo tu puoi farlo?>> Gli chiede sfacciata.
<<Si!>> Sbotta lui e alzo gli occhi al cielo.
Vado verso Selene e le sorrido. <<Sei sicura di sentirti meglio?>>
Lei annuisce. <<Si, era solo una sbronza. Tranquilla.>>
<<Va bene>>
Lei mi abbraccia all'improvviso e io spalanco gli occhi. <<Grazie>>
<<Per cosa?>>
<<Per starmi vicina>> risponde lei e io aggrotto le sopracciglia.
Froy invece corre in bagno e dopo un minuto esce fuori con dei vestiti asciutti, prende le chiavi della sua macchina, (non quella che Jimmy aveva distrutto ma un'altra) e mi guarda; <<Tu resta qui, torno subito.>> Mi dice.
Annuisco. <<Va bene, a dopo>> mormoro.
Escono insieme dalla stanza e io resto per un attimo a fissare la porta.
Porto un dito sulle mie labbra e le accarezzo. Sono ancora gonfie per via dei baci di Froy. Pochi minuti fa tra le mie braccia, avevo il Froy sereno, tranquillo e felice. Non c'era traccia nei suoi occhi della rabbia, del desidero di vendetta e del nervosismo che ha avuto in questi ultimi giorni... Vorrei restasse sempre così pacato ma so che è impossibile. Froy è impulsivo e questa sua impulsività a volte è un ostacolo.
Sospiro e vado in bagno, mi libero dei vestiti bagnati, faccio una doccia veloce e indosso un pigiama. Torno a letto e mi sdraio. Chiudo gli occhi e nella mia mente appare l'immagine di quel ragazzo che mi era piombato praticamente addosso senza neppure chiedere scusa. Non so chi era, non so nemmeno perché ci sto pensando di nuovo ma la mia testa non ha smesso di rimuginarci sopra. Aveva qualcosa di strano...qualcosa che, senza un valido motivo, mi ha fatto sentire irrequieta.
Mi tocco istintivamente la spalla e posso ancora sentire il dolore a causa dell'urto. Aggrotto le sopracciglia e scuoto la testa. Non devo pensarci. Era solo un passante, niente di che. Non devo farmi filmini mentali.
Lo squillo del mio telefono mi fa sobbalzare dal letto e allungo la mano sul comodino per prenderlo. È un messaggio da Phoebe, la mia amica londinese. Non ci sentiamo da tanto ormai.
"Ehi straniera, che fine hai fatto? Sei viva? Non ci siamo più chiamate" leggo il suo messaggio e sorrido.
"Ehi, scusami, sono successe tante cose e lo studio mi porta via parecchio tempo" le rispondo subito.
Non posso certo dirle tutto ciò che mi è accaduto quindi qualche bugia a fin di bene non ucciderà nessuno.
"E con il tuo coinquilino sexy, come vanno le cose? Vi siete messi insieme?" Risponde lei dopo qualche minuto.
Alzo gli occhi al cielo e ridacchio.
"Il nostro rapporto è migliorato ma lui continua a comportarsi da stronzo a volte" le scrivo.
Beh, almeno questa non è una bugia.
"Wow, quando si comportano da stronzi vuol dire che c'è interesse!"
Se solo sapesse...
"Può darsi, Phoebe. Ora ho sonno, sono stanca. Ci sentiamo, okay? Ti chiamo in questi giorni"
"Va bene Astrid, a presto:)" risponde infine e io sorrido ancora, rileggendo la conversazione.
Phoebe è una cara ragazza. Quando avevo ormai perso tutti lei mi aveva dimostrato che in quel "tutti" lei non era inclusa. In qualche modo credeva, anche se con difficoltà perché aveva stima di Derek, alla mia versione, credeva al fatto che fosse stato lui il colpevole di tutto e mi aveva appoggiata. Però, per un periodo ci eravamo allontanate, i suoi genitori le impedivano di frequentarmi come se fossi diventata una tossica, ma eravamo rimaste in contatto grazie alle sorelle; Mery e Melinda. Ci facevano da tramite e quindi con il passare del tempo ero diventata anche loro amica. Loro tre erano le uniche persone che ancora potevo definire amiche. Con Phoebe avevo un rapporto più stretto rispetto alle sorelle ed è ancora così. Ecco perché ancora ci sentiamo. Mery e Melinda non le ho più sentite, forse alla fine hanno creduto anche loro a quello che tutti raccontavano. O forse semplicemente non hanno tempo per me.
Mi mordo il labbro e faccio un respiro profondo. Londra mi manca, in fondo. Ma le persone no. Nemmeno le critiche, nemmeno i giudizi, e di sicuro non mi mancano quelli sguardi di ripudio e disgusto.
Metto di nuovo il telefono sul comodino, mi infilo sotto le coperte e chiudo gli occhi, voglio riposarmi perché quando Froy tornerà voglio parlare con lui. In questi giorni non ci siamo rivolti la parola e voglio capire cos'ha in mente, voglio vederlo andare avanti senza il suo bisogno di vendetta.
Sento il mio respiro farsi pesante e capisco che mi sto addormentando. Le palpebre sono pesanti e sono rilassata.
Pochi attimi dopo non sento più nulla perché cado in un sonno profondo...

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