Capitolo 8.

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Quindici minuti dopo sono tutti ubriachi, compreso Jimmy che, ormai, non sa più quanti drink si è scolato.
Io mi sono fermata al primo e non ho intenzione di continuare a bere.
Non so più quante partite di poker abbiamo fatto ma, finalmente, sembra che questo torneo infinito sia giunto al termine.
Il vincitore finale è Max, che si alza in piedi e guarda me e Jimmy con un sorriso stupido.
-Volete divertirvi con me?- ci chiede.
Io sto per rispondere ma Jimmy mi precede. -Assolutamente si.-
Mi prende per il gomito e mi tira su in piedi.
Io lo guardo confusa, cercando di capire cosa stia facendo.
-Vieni, ci divertiamo.- mi dice all'orecchio.
-Non possiamo rimanere qui?- chiedo con innocenza.
L'idea di stare con loro due ubriachi non mi alletta per niente, e nemmeno mi piace in realtà.
-Dai, Astrid, vieni con noi.- mormora melenso Max.
Inizio a spaventarmi e cerco di divincolarmi dalla presa di Jimmy che però mi tiene stretta a sé.
Finirà male.
-Ragazzi andate voi, io...-
-Hai paura?- mi chiede Max.
Di che cosa?
Perché dovrei avere paura?
In realtà, più che delle sue parole, ho più paura del mio cuore accelerato e dei miei respiri spezzati.
Dentro di me inizio a sentirmi strana, e ogni allarme scatta al mio interno, urlando: Pericolo.
-N-no...- mento perché in realtà sto iniziando a preoccuparmi.
In quale casino mi sono cacciata stavolta?
-Allora vieni con noi.- sussurra Jimmy e mi lascia un bacio viscido sulla guancia.
Non ne posso più di lui.
Cosa devo fare? Ribellarmi o stare al loro gioco?
Sospiro e guardo entrambi.
-Cosa dobbiamo fare?-
-Vieni di sopra e lo vedrai.- dice Max.
Di sopra?
La mia mente inizia a viaggiare sulle possibili cose che vogliono fare e nessuna di queste mi piace.
-Sentite ragazzi non mi va...- borbotto ancora scatenando una risata di gruppo tra gli amici di Jimmy.
-Andiamo ragazza! Ti stiamo proponendo una cosa unica e rara...- urla Max che mi viene vicino e posa un braccio intorno al mio collo.
Sono in mezzo a questi due ragazzi e la cosa inizia a farmi sentire a disagio. Voglio andare via.
-Jimmy, io voglio andare via.-
-Non ancora...- borbotta lui e io lo guardo male.
Ora so per certo che non ha intenzioni buone con me.
Inoltre è ubriaco fradicio e non capisce nulla.
I suoi occhi sono rossi e continua a barcollare da una parte all'altra, sballottando anche me.
Mi stacco con forza dalla loro presa e cerco di andar via ma, prima che possa riuscirci, Jimmy blocca il mio polso.
-Dove credi di andare?- mi chiede e stavolta sembra arrabbiato.
Non è il ragazzo gentile che mi ha accompagnata fino in aula, e nemmeno il ragazzo che credevo fosse diverso.
Mi sto terribilmente pentendo di aver accettato di venire a questa festa, ma ormai è tardi.
"Avrei dovuto ascoltare Froy...." .
-Me ne vado a casa, lasciami andare.-
-Non credo proprio...- dice lui e io strattono la sua presa d'acciaio ma mi faccio solo male.
"Lasciami, accidenti!".
-Lasciala andare, Jimmy!- grida duramente qualcuno che, per fortuna, spinge via Jimmy dal mio corpo.
Mi giro verso il mio salvatore che altro non è che Froy.
Froy? Lui sta davvero venendo in mio soccorso?
-Che vuoi tu?- gli domanda Jimmy con uno sguardo omicida in viso e la mascella tesa.
Froy gli si avvicina e lo guarda con disgusto.
-Voglio che la lasci in pace!-
-Altrimenti?- lo sfida Jimmy.
-Altrimenti dovrò romperti il naso.-
Oh no, devo assolutamente interrompere questo disastro.
Mi avvicino cautamente a Froy e lo prendo per un braccio.
-Froy, ti prego, non farlo.- gli dico.
Lui si gira a guardarmi e mi lancia uno sguardo carico di rabbia.
Ma che ho fatto?!
-Vuoi difenderla adesso?- lo prende in giro Jimmy, con una smorfia beffarda.
-Mi era sembrato di capire che non ti importasse un cazzo di lei, no?-
Quelle parole, così sprezzanti e crude, mi fanno male; tagliano e feriscono come lame affilate.
Froy assottiglia lo sguardo e si avvicina di nuovo a Jimmy, ma io lo tiro indietro e lui si ferma.
-Sì, non mi interessa.- conferma lui veloce, e il dolore al petto aumenta, involontariamente, mi travolge e mi spezza il fiato, -Ma quello che avevi intenzione di fare con lei non mi va bene, per cui falla finita!- aggiunge infine.
-Volevo solo divertirmi.- commenta Jimmy che poi mi guarda. -Ci stava anche lei, non sembrava dispiaciuta.-
Che razza di idiota!
Vorrei picchiarlo!
-A me sembrava di si!- dice Froy.
-Sei un cazzone. Portati via la tua amichetta, noi ci divertiremo anche senza di lei- interviene Max che finora non aveva ancora aperto bocca.
Froy fulmina con un'occhiataccia anche lui e poi sospira profondamente.
Afferra la mia mano e con uno sguardo da far paura mi porta via da quei cretini.
-Ti avevo detto di non venire, cazzo!- mi urla contro, e poi quando usciamo dalla casa mi lascia andare la mano e sferra un violento calcio contro un pilastro. -Vaffanculo!- urla e incomincia a dirigersi verso la strada, sotto i miei occhi che lo guardano con paura e stupore.
Ma che cavolo gli è preso?
Perché reagisce in questo modo?

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