-Ora che farai?- gli chiedo una volta giunti in camera.
Lui sospira e poi si butta sul suo letto. -Vorrei tornare alla festa, ma non voglio fare a botte con nessuno stanotte.-
Cioè? Fa spesso a botte quindi?
Lo guardo con un sopracciglio alzato.
-Ah, di solito ti diverti a picchiare qualcuno?-
Lui mi guarda e mi lancia un sorriso beffardo. -Solo chi se lo merita.-
Continuo a guardarlo con sorpresa, sono un pochino sconvolta.
-Froy, sono seria.-
-Anche io.- si alza dal letto e mi viene vicino.
Io sono in piedi, poggiata appena sulla mia scrivania, e lui mi sta davanti.
-Non sto mentendo.- sussurra.
Cavolo!
-Perché lo fai?-
-Mi stai giudicando?- mi chiede sulla difensiva, e il suo viso è sempre più vicino al mio.
Perché si sta avvicinando così tanto?
E come mai mi sento sempre agitata ogni volta che me lo ritrovo ad un passo da me?
-No, io...-
-Mi stai giudicando, Astrid.- ripete lui e mi guarda negli occhi. -Ti avrebbe fatto piacere se poco fa avessi preso a pugni quei bastardi per te?-
-Non vorrei mai che tu facessi a pugni per me.- ammetto deviando la sua domanda, anche se non nego che la cosa mi farebbe piacere in fondo, molto in fondo.
-Astrid...sii sincera con te stessa.- mi dice lui e usa una voce sensuale.
Si morde le labbra e avvicina la sua bocca sui miei capelli. -Dimmi solo la verità- sussurra al mio orecchio.
Brividi.
Sento solo brividi che attraversano la mia spina dorsale e si espandono in tutto il mio corpo.
Scintille che mi infiammano dentro.
-Si, forse si, mi avrebbe fatto piacere.- mi arrendo infine, perché è questa la verità.
Froy mi sorride con soddisfazione, e con una mano che sembra quasi tremare mi sposta alcuni ciuffi di capelli, finiti non si sa come, sul mio viso.
I suoi occhi scendono poi sulla mia scollatura, e il suo corpo è sempre più a contatto con il mio.
Le nostre gambe si sfiorano e le sue mani bruciano come un fuoco ardente sulla mia pelle, ogni volta che mi tocca.
-Finalmente sei sincera.- dice, -Difendo le persone che hanno bisogno di aiuto.- aggiunge un secondo dopo.
E a questo punto io mi allontano da lui. Mi crede debole?
-Mi credi una cretina che non sa difendersi da sola?-
-No, non ho detto questo.-
-Perché non lo sono.-
-Lo so.- conferma. -Ma dimmi: come cavolo avresti fatto senza di me se quei due fossero riusciti a trascinarti in quella dannata stanza da letto?-
Bella domanda questa.
Cosa avrei fatto?
-Avrei fatto sicuramente qualcosa. Magari avrei sferrato loro un calcio nelle...-
-Astrid- mi interrompe bruscamente lui. -Saresti stata da sola, con due uomini più forti di te... non prendermi in giro.-
Ha ragione, purtroppo ne ha da vendere e io sbuffo indispettita, allontanando dei pensieri che sembrano vogliano affacciarsi con prepotenza dentro la mia testa...
"Non ora" dico tra me.
-Va bene, okay.-
Lui mi sorride nuovamente e afferra il mio polso per tirarmi verso sé.
-Prego, signorina.- sussurra con il sorriso ancora sulle labbra.
Rimango un attimo basita dal suo repentino cambio d'umore.
-Ma tu chi sei Froy?-
-Che intendi?- lo vedo accigliarsi interdetto.
-Sei bipolare. Un minuto prima mi odi e non mi sopporti e quello dopo diventi il mio salvatore...-
Con le mani afferra di scatto il mio viso e poggia la sua fronte sulla mia.
Il mio cuore batte forte e il respiro aumenta.
-Non ho mai detto di odiarti e in ogni caso...continuo a non sopportarti.- fa una piccola pausa, -Ma c'è una cosa che sopporto ancora meno di te, e quello è Jimmy...più compagnia varia.- confessa.
Noto il suo petto alzarsi e abbassarsi in fretta come se avesse appena corso.
Sento la tensione elettrica che c'è intorno a noi, e non posso fare a meno di sentire il rossore sulle mie guance.
Che mi sta succedendo?
Come mai questo ragazzo mi fa arrabbiare e indispettire ma, allo stesso tempo, riesce a scatenare in me qualcosa che nessun altro riesce a provocarmi?
-Froy...- bisbiglio a corto di parole adesso, e di fiato.
La sua presa sul mio viso si intensifica, e involontariamente io poggio le mie mani sui suoi fianchi.
-Ti avevo detto che questo vestito avrebbe portato guai.- scoppia a ridere dopo questa sua pessima battuta, e si stacca da me, ma è ancora troppo vicino per i miei gusti.
Riprendo a respirare normalmente e scuoto la testa per riprendermi.
Lo spingo via poggiando le mani sul suo petto e guardandolo malissimo.
-Sei uno stupido, il vestito non c'entra.-
I suoi occhi diventano una fiamma vivente e si lecca le labbra con fare sensuale.
-C'entra eccome... nessuno resisterebbe.-
Ah sì?
Mi avvicino un'altra volta a lui con fare scherzoso e ammiccante; nel frattempo con una mano gli sistemo il colletto della sua camicia bianca.
Mi fissa, forse cercando di capire le mie reali intenzioni.
-Siete dei maiali, tutti voi maschi- dichiaro guardandolo negli occhi e senza pensarci un altro secondo, lo spingo violentemente e lo faccio atterrare sul suo letto.
Lui ride -una risata spontanea e sincera- come un idiota e io alzo gli occhi al cielo.
È la prima volta che sta ridendo davvero in mia presenza e la cosa mi piace. Mi piace così tanto che, presa alla sprovvista, mi ritrovo a sorridere come una scema.
Non so perché, ma questo ragazzo ha qualcosa che mi attrae e che mi respinge nello stesso momento.
Sembra quasi una sorta di cliché da romanzo rosa ma è proprio così.
La calamita che mi attrae verso Froy è grande e dura da abbattere. E non so come fermare tutto questo.
-Vado a farmi una doccia- lo informo dopo qualche minuto, senza riuscire a smettere di osservarlo, ma lui continua a ridere e quindi io lo ignoro, tentando di uscire da questa situazione.
È un cretino!
Dannazione però, è davvero troppo bello, e io sono davvero in pericolo con lui.
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⭐I Nostri Oscuri Segreti⭐ (Ex Coinquilini & Segreti) ⭐OLTRE I LIMITI E CONFINI⭐
Teen FictionATTENZIONE: SOSPESA TEMPORANEAMENTE. Vent'anni e una reputazione rovinata. Astrid Rose, stanca di sentirsi giudicata e mal voluta, partirà per una nuova strada. L'università di Harvard diventerà la sua nuova casa. Qualcuno, però, ribalterà il suo...