Capitolo 63.

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<<Dove sei stata? Ti stavo cercando!>> Sbotta Froy quando esce dalla stanza di Selene.
Mi accarezzo il collo in imbarazzo, cercando di non fargli capire nulla di quello che è appena successo con Jimmy. Non voglio litigare con lui, non ora.
<<Ehm io...ero in bagno>> gli dico.
<<In bagno?>> Ripete lui, con aria circospetta.
Annuisco. <<Si, in bagno.>> Confermo.
Cavolo, mi dispiace dire bugie ma non posso fare altrimenti.
<<Sembri strana.>> Borbotta lui.
<<Sono solo sfinita. Il funerale, la corsa all'ospedale...mi sento stanca>> blatero e mi odio in questo momento perché gli sto mentendo spudoratamente.
<<Okay.>> Risponde infine lui che mi si avvicina e avvolge il mio viso fra le sue mani, per poi lasciare sulla mia fronte un tenero bacio. <<Andiamo via, ho bisogno di riposarmi anche io, torneremo a trovarla domani.>> Mi dice piano con voce stanca.
<<Si, andiamo>> rispondo e gli sorrido afferrando la sua mano e stringendola.

⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Ci siamo fermati a mangiare un panino in un piccolo fast food e adesso stiamo tornando al campus, nella nostra stanza. Quando siamo davanti ad essa, Froy infila la chiave nella serratura e poi entra dentro accendendo la luce. Io lo seguo e richiudo la porta alle mie spalle. Sospiro piano e poi mi acciglio perché solo ora mi sono ricordata di una cosa che devo mostrare al mio coinquilino.
Prendo la mia borsa e apro il piccolo taschino interno nel quale avevo risposto l'oggetto.
Quando lo trovo, lo stringo tra le dita, butto la borsa per terra accanto al mio letto e mi avvicino a Froy.
<<Froy, devo mostrarti una cosa>> gli dico, toccando la sua spalla e lui si gira verso di me, con un cipiglio sulla fronte.
<<Che cosa?>>
Gli sorrido dolcemente e porto l'anello di Steve davanti ai suoi occhi.
Lui sembra ancora più confuso e osserva l'anello con stupore.
<<Astrid...non mi starai mica chiedendo di sposarti vero?>> Mi domanda e sento la paura nella sua voce.
Scoppio in una risata breve e scuoto la testa. <<No, stupido pisello di mare! Questo apparteneva a Steve.>> Dichiaro subito, tornando seria.
Vedo Froy deglutire e prende l'anello fra le sue dita, ammirandolo.
<<Perché lo hai tu allora?>> Mi chiede subito.
<<Sua madre mi si è avvicinata al funerale e mi ha detto che Steve teneva tanto a questo anello, era di sua nonna a quanto pare...e lo avrebbe voluto donare alla donna che amava e che avrebbe voluto sposare. Ma sua madre ha detto che in caso contrario, avrebbe voluto donarlo a qualcuno a cui teneva tantissimo e beh...teneva a te, a noi..>> spiego e sento le lacrime agli occhi.
<<Non sarebbe dovuta andare così!>> Urla Froy che si passa una mano sui capelli e sbuffa con frustrazione. Si siede sul suo letto e io lo raggiungo mettendomi al suo fianco.
<<Non credo di poter tenere io questo anello Froy, è giusto che sia tu ad averlo>>
Lui si gira di scatto verso di me e mi accarezza il viso con la sua mano calda e gentile.
<<Lui ci teneva a te.>> Borbotta.
<<Lo so, e anche io tenevo a lui ma...>>
Froy posa il suo indice sulle mie labbra e mi fa segno di stare zitta.
<<Ha voluto così, e io sono d'accordo con lui. Conserveremo questo anello e ce ne prenderemo cura, insieme.>> Sentenzia.
<<D'accordo.>>
D'altronde chi sono io per dire di no? Steve voleva questo e così andrà. Mi prenderò cura di questo anello, lo farò insieme a Froy.
Lui infila l'anello di Steve al mio anulare e insieme lo guardiamo, sorridendo. Con questo anello una parte del nostro amico resterà qui con noi, con me.
<<È bellissimo.>> Commento io e lui annuisce.
<<Come sta Selene? Cosa è successo quando vi ho lasciati da soli?>> Chiedo poi, cambiando argomento.
Froy mi osserva adesso e poi abbassa lo sguardo come se mi stesse nascondendo qualcosa.
Mi devo preoccupare?
<<Froy...>> Lo richiamo e lui alza di nuovo i suoi occhi su di me. Ha un'espressione indescrivibile.
<<Vuole eliminare Jimmy>> dice con tranquillità e io rabbrividisco.
Mi allontano di scatto da lui e inizio a camminare avanti e indietro.
<<Eliminare?>> Ripeto a voce alta, scioccata. <<Spero tu stia scherzando! Non puoi farla finire nei guai. Non puoi metterla nei casini, Steve non te lo perdonerebbe mai!>> Esclamo.
Lui annuisce, si alza e mi raggiunge. Mi attira a sé e poggia le sue labbra sul mio collo. La sua bocca è calda contro la mia pelle.
<<Infatti non lascerò fare il lavoro sporco a lei...>> Fa una pausa e annusa il mio profumo poi dice; <<Lo farò io per lei>>
Sbarro gli occhi e con le mani lo spingo via da me. <<Tu cosa? No!>> Grido.
Lui mi sorride cercando forse di calmarmi ma io scuoto la testa.
<<No Froy, no! Non farai nulla!>>
<<Astrid, non iniziare>>
<<Mi prendi per il culo?!>> Gli chiedo retorica.
<<Deve pagare! Quel maledetto deve pagare tutto! Cosa vuoi che faccia? Dovrei stare zitto? O magari dovrei scappare, vero?>> Sta urlando come un pazzo e l'ultima frase è piena di sarcasmo, quel sarcasmo che uccide però e che lentamente distrugge. Non ha fatto per caso questa battuta. Si sta riferendo a me, è chiaro. <<Tanto tu ci sei abituata non è così? Tu scappi, tu preferisci fuggire. Beh, io no! Io voglio affrontare il bastardo che ha ucciso il mio migliore amico! E se non hai abbastanza palle per restare con me allora vattene, scappa anche da me!>> Aggiunge sempre con più astio e io non riesco a trattenermi, mi scaglio su di lui e gli tiro uno schiaffo forte e potente tanto da fargli girare il viso dall'altra parte. Lui ammutolisce e mi guarda con shock. Io invece lo sto odiando, lo sto odiando per quello che ha appena detto. Perché poteva dirmi di tutto ma questo...no.
<<Non parlare quando non sai nulla, Froy!>> Lo accuso. Sento gli occhi pizzicare e piango davanti a lui ma non m'importa. Ormai non mi interessa più.
<<Pensi di essere migliore di me solo perché tu non sei fuggito in un altro continente?>> Lo aggredisco e serro la mascella, arrabbiata più che mai. A volte fra noi è tutto così dannatamente complicato e sbagliato...
Forse abbiamo già affrontato questo argomento ma non m'importa perché lui non ha ancora capito niente.
Si accarezza la guancia dove l'ho colpito e mi guarda.
<<Pensi che sia stato facile fare ciò che ho fatto?>> Continuo, <<Ti credi superiore solo perché tu non hai voluto mai abbandonare la tua vecchia vita!>> Lo spingo bruscamente e lui cade nel suo letto ma si rialza subito e afferra il mio braccio con rabbia.
<<Smettila!>> Dice.
<<Smettere cosa? Di fare la stronza?>> Lo provoco, sorridendo <<Vuoi solo tu questo ruolo?>>
Lo sento grugnire e afferra anche l'altro mio braccio tirandomi contro il suo petto.
<<Tu non sei così!>> Commenta quasi con tono triste.
E io ridacchio nervosamente mentre le mie lacrime scorrono ancora.
<<Sono debole Froy, è questo che intendevi prima, no? Sono debole perché non ho fatto del male a chi lo ha fatto a me, non sono rimasta a Londra per farla pagare al mio nemico, non sono rimasta lì per distruggere chi mi aveva rovinata. È questo che hai sempre pensato di me e finalmente lo hai detto! Perché è inutile mentire tu lo pensavi e lo hai sempre pensato. È questo che ci rende diversi non è vero? Tu affronti tutto, io scappo>>
Lui non ribatte e questo non fa che confermare tutto ciò che ho appena detto.
Sento il mio cuore vacillare e il mio respiro divenire irregolare. Fa male, molto male.
Lo guardo negli occhi ma ho la vista appannata per via delle lacrime e non focalizzo bene il suo sguardo, sembra distrutto però. Lo siamo entrambi.
Le sue mani si spostano dalle mie braccia per poi finire sui miei capelli e ci infila le dita iniziando a toccarli con dolcezza.
<<Astrid...>> Sussurra ma lo interrompo.
<<La differenza fra noi sai qual è sempre stata?>> gli chiedo e lui scuote piano la testa, <<Te lo avevo già detto, ne abbiamo già parlato ma a quanto pare non ero stata abbastanza chiara, oppure anche io volevo far finta e fingere di non avere ragione ma; Io sono venuta qui per escludere tutto, per cercare di andare avanti e DIMENTICARE. Sono venuta qui per lasciarmi alle spalle ogni cosa, per quanto sia possibile.>> Stavolta gli accarezzo una guancia, la stessa che prima gli ho colpito. Perché io ci tengo a lui, anche se non dovrei.
"Perché sei diventato ossigeno, aria pulita, scintille del cuore che mi fanno sperare"
<<Tu invece vuoi l'esatto opposto, tu ti nutri del passato, ti nutri di quel dolore soffocante e lo trasformi in forza. Tu vivi un finto presente perché la verità è che il tuo cuore vorrebbe solo tornare indietro, ed è inutile mentire perché lo sappiamo entrambi...>> Gli sollevo la maglia e poso la mia mano sul suo basso ventre toccando il tatuaggio, la sua scritta... <<Tu non vuoi dimenticare, tu non PUOI dimenticare. Questa è la differenza fra noi, Froy. È sempre stato così, fin dall'inizio. E lo sapevamo...>>
Lo sapevamo che ci saremmo fatti del male, sapevamo che mentre uno di noi due voleva correre nel presente, l'altro voleva aggrapparsi al passato. Lo sapevamo.
Le sue mani stringono i miei capelli e la sua fronte si appoggia sulla mia. Tocco il suo braccialetto che porta la stessa scritta del tatuaggio.
<<E la cosa strana è che ti capisco. Capisco il tuo non voler dimenticare. Ma capisco anche me stessa. E capisco il mio desiderio di abbandonare tutto. Il punto però è un altro, Froy...>>
E non vorrei dire nulla, vorrei strapparmi le corde vocali e cucirmi le labbra ma devo dirlo, devo farlo.
<<E quale sarebbe?>> Riesce a chiedermi a voce bassa e roca.
<<Scappare non mi è servito come a te desiderare ancora un passato ormai svanito non ti riporterà indietro chi hai amato.>> Dichiaro mordendomi il labbro e lui affila lo sguardo, stringendo la mascella. <<Restare ancorati al passato a volte è peggio di fuggire.>> Aggiungo infine e lui chiude gli occhi per poi tirarmi contro il suo petto e stringermi in un abbraccio.
Lo circondo con le mie braccia e poggio il viso sotto al suo mento.
<<Astrid, scusami.>> Sussurra lui.
Continuo a piangere e lo stringo forte. Siamo un casino e vorrei allontanarmi da lui, ma non ci riesco. Non potrei mai.
<<Froy, tu non sei cattivo, non diventarlo solo per vendetta.>> gli consiglio e lui mi bacia i capelli prima di guardarmi negli occhi e portare via le mie lacrime.
<<Devo fare qualcosa.>> Ribatte lui.
<<O magari no.>>
<<Tu non capisci..>> e si allontana.
<<Capisco solo che c'è un limite, Froy.>>
Si prende la testa fra le mani e sospira.
<<Non ti metterò nei guai, e forse hai ragione, ne hai sempre avuto: non posso dimenticare. Quindi non immischiarti Astrid, non farlo e almeno tu ti salverai e andrai avanti.>> Commenta poi e io lo guardo con terrore e il panico invade le mie ossa perché ha parlato in modo strano come se avesse in mente qualcosa. Qualcosa di brutto e che non mi piacerà per nulla. E Jimmy si sbaglia quando dice che sono l'unica che può convincerlo a non fare sciocchezze,  perché non riuscirò a fermarlo, non stavolta. Sembra deciso, determinato e...pericoloso.
E lo perderò, se non verrà anche a me qualcosa in mente...lo perderò del tutto.

⭐I Nostri Oscuri Segreti⭐ (Ex Coinquilini & Segreti) ⭐OLTRE I LIMITI E CONFINI⭐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora