Capitolo 30.

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<<Problemi con il tuo coinquilino?>> Mi chiede Blake con fare gentile.
<<Diciamo di sì, si nota?>>
Lui fa spallucce. <<Ho solo ipotizzato>>
Gli sorrido.
Più conosco Blake e più mi sembra sincero e affidabile.
Ha gli occhi leggermente chiari, un celeste scuro con pagliuzze verdi e marroni. Terra e acqua insieme. Questo vedo in questi suoi occhi.
Ha un naso aquilino e una bocca sottile.
Il suo fisico non è perfetto e ha qualche grammo di pancetta in più ma, l'aspetto fisico conta poco. Ciò che vale in una persona è l'animo.
E ciò che caratterizza questo ragazzo è la sua timidezza, il suo essere impacciato e forse riservato. Questo lo rende diverso e unico fra gli altri.
<<È tutto un casino da quando sono arrivata.>> Ammetto e sospiro, incrociando le gambe come un'indiana. Sono seduta nel suo letto e lui sulla sedia della sua scrivania.
Corruga la fronte e mi fissa.
<<Conosco Froy, so quanto sa essere coglione.>> Borbotta.
Emetto una risatina isterica. <<Non capisco cosa abbia contro di me. È...Strano. Bipolare.>>
Blake ridacchia. <<Strano lo è sempre stato. Anche quando era il migliore amico di Jimmy...>>
Spalanco gli occhi. Migliori amici? Che cavolo?!
<<Cos'hai detto?>>
Blake mi fissa sconcertato. Poi si batte una mano sulla fronte. <<Non lo sapevi?>>
Faccio segno di no con la testa. Diamine.
<<Merda allora forse era meglio se tenevo la bocca chiusa.>> Borbotta.
<<No, voglio sapere...>>
<<Non saprai nulla da me! Non sarò io a spiegarti tutto!>>
Stavolta si alza dalla sedia e si prende la testa fra le mani, sospirando e imprecando a bassa voce.
Capisco di averlo messo in difficoltà e mi dispiace. Ha ragione, non è lui a dovermi dare spiegazioni.
Mi alzo dal letto e gli vado incontro.
<<Scusa, non volevo. Hai ragione...>>
Blake mi sta dando le spalle e non mi guarda.
<<Blake..>> lo chiamo e, dopo quelle che sembrano lunghe ore infinite, lui si gira e mi rivolge uno sguardo strano.
<<Astrid mi dispiace, ma non posso dirti nulla.>>
<<Va bene così, davvero.>> Poi mi acciglio. Una cosa la devo sapere. <<Puoi dirmi come mai continui ad essere amico di Jimmy, Max e gli altri? Partecipi anche tu ai loro giochetti?>>
Blake spalanca gli occhi e scuote la testa con forza. <<No! Assolutamente no. Non condivido ciò che fanno dopo il poker. Io ci gioco perché mi piacciono i giochi di carte, non perché voglio vincere. Non ho mai partecipato a quelle cose e loro sanno come la penso. Non mi porto a letto le ragazze in quel modo...>> Ammette ed è sincero.
<<Allora perché stai in loro compagnia?>> Domando ancora. Perché proprio non capisco. Lui sembra appartenere a un altro mondo.
<<Sai come si dice? "Solo perché frequenti brutte persone non vuol dire che anche tu lo sia". Sono loro amico è vero, so perfettamente che sono dei coglioni ma siamo cresciuti assieme e prima le cose non stavano esattamente così.>>
<<Prima?>>
<<Quando eravamo più piccoli. Jimmy non era così... è cambiato!>>
<<Come mai?>>
Blake mi lancia un'occhiataccia e capisco che sono andata oltre.
<<Scusa, è vero non puoi dirmi nulla. Lo capisco.>>
<<Mi dispiace, ma non voglio tradire nessuno e soprattutto non voglio mettermi nei guai.>> Mi accarezza il viso con l'indice e io accenno un sorriso anche se dentro ho un milione di domande.
Cosa vuol dire che non vuole mettersi nei guai? Che significa? Cosa rischia?
Mio dio, impazzirò se non scoprirò qualcosa subito.
<<Non dovresti farlo nemmeno tu.>> Mi dice Blake improvvisamente.
Alzo un sopracciglio, confusa. <<Cosa non dovrei fare?>>
<<Metterti in mezzo.>> chiarisce.
<<È troppo tardi Blake. Ci sono dentro ormai.>>
Mi tira a sé con uno scatto deciso e io sussulto presa alla sprovvista. I nostri visi sono vicini e sento il suo fiato addosso. <<Allora stai attenta. Dico sul serio.>>
Okay, un po' mi sta spaventando ma annuisco comunque.
<<V-va bene.>> Balbetto.
Blake mi abbraccia e io spalanco gli occhi. Deglutisco e le braccia del ragazzo mi racchiudono con tale forza da farmi mancare il respiro.
Non so il motivo di questa dimostrazione d'affetto improvvisa ma ricambio comunque l'abbraccio e sorrido.
Sorrido perché so che oltre a Pablo, a quella pazza di Ester e quell'idiota di Damon, che già considero amici, ora c'è anche Blake. Blake che mi trasmette fiducia e sincerità. Blake che mi ha detto più cose di quanto Froy abbia fatto in questo mese ormai.
Mi sento in sintonia con questo ragazzo e non c'è dubbio; la nostra amicizia crescerà.

⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Froy.

Sono altamente convinto che il male del mondo dipenda solo ed esclusivamente da noi. Da noi stupidi esseri umani che a volte crediamo di poter fare tutto, di poter essere tutto e invece...Siamo solo sassolini fini e insignificanti in mezzo a un universo più grande di quanto immaginiamo.
Non siamo nulla, eppure ci consideriamo importanti, superiori...
Facciamo del male come se fosse la cosa più naturale del mondo e lo è..Il male è naturale come lo è il bene. La differenza però, è che, il bene è positivo e il male è la cosa più negativa che possa esserci.
Astrid è il bene. E io sono il male. Quel male che infetta, che intossica.
Sono quel virus capace di infettare il software più sviluppato e impenetrabile.
Le ho fatto del male un'altra volta.
Portare Selene qui, in camera nostra dopo averle detto che tra me e lei non c'era nulla è stato un colpo basso.
Ma era proprio l'effetto che speravo di avere da parte sua. Doveva odiarmi, dovevo farmi odiare con ogni sua forza e credo di esserci riuscito.
In realtà non c'è davvero nulla tra me e Selene. Lei ha sempre avuto una cotta per me, motivo per cui è stato facile sedurla, ma io non sono mai andato oltre l'amicizia con lei. Certo, quello non è stato il primo bacio fra noi ma, non ci siamo mai spinti oltre, non l'ho mai voluto fare con lei per ragioni più che ovvie.
Ma oggi sono stato un bastardo anche con lei. E ne sono consapevole.
<<Froy, dimmi che non era solo per Astrid...>> Mi prega Selene che è ancora davanti a me, con la camicia perfettamente abbottonata ora e, uno sguardo sofferente.
Tendo la mascella e chiudo gli occhi.
<<Non fare domande.>>
<<Froy, cazzo! Mi hai detto di venire qui, hai iniziato a baciarmi...sapevi e sai ciò che provo per te! Come hai potuto farmi questo, come? Come hai potuto fare questo ad Astrid? Hai usato entrambe...>> urla adesso, e il suo pianto si trasforma in un singhiozzo che sconquassa il suo corpo.
Ha capito ciò che ho fatto, ne sono sicuro, non avrebbe nominato Astrid altrimenti.
Mi avvicino a lei e poso una mano sul suo braccio.
<<Selene, per favore...>>
Lei mi allontana da sé dandomi uno schiaffo sonoro e potente dritto sulla mia guancia. <<Non ti avvicinare. Sei solo uno stronzo maledetto! A volte vorrei davvero non averti mai conosciuto!>>
Dritte e affilate come un rasoio le sue parole mi colpiscono e feriscono, facendomi male. Selene è una mia amica, lo è da anni ma con questa mossa spietata forse mi sono giocato ogni possibilità di perdono. Ho giocato con i suoi sentimenti, l'ho usata per arrivare a un fine e merito più di uno schiaffo...
<<Vai a fanculo Froy! Forse mio fratello ha ragione...Sei solo un bastardo, un coglione che merita di pagare..>> mormora e io a questo punto non ci vedo più. Afferro di scatto il suo braccio, portando la mia faccia a un millimetro dalla sua.
<<Cosa cazzo stai dicendo?!>> Sbotto ormai con la rabbia che annebbia tutto. <<Come puoi dire questo? Sai anche tu quanto tuo fratello sia un pezzo di merda! Sai cosa ha fatto!>> La strattono con forza.
<<So anche quanto tu sia stato crudele con me adesso. Non sei molto diverso da lui dopotutto. Non lo sei affatto!>>
No, non può paragonarmi a Jimmy. Non può!
La lascio andare all'improvviso, spingendola via con repulsione.
<<Fuori di qui!>> Grido.
Lei spalanca gli occhi, forse rendendosi conto di ciò che ha detto e di ciò che ha provocato con la sua frase.
Troppo tardi per ripensarci però. <<Fuori ho detto!>>
Selene mi guarda un'ultima volta, due lacrimoni che sembrano cascate infinite e la rabbia che ancora dipinge il suo volto, mista ad un tristezza fuori dal comune.
<<Fottiti!>> esclama con astio prima di abbandonare la camera e lasciarmi una rabbia in corpo più grande di me stesso.
<<Al diavolo tutto!>> Sbotto, lanciando un pugno contro la porta. Lasciando un evidente ammaccatura che non può passare inosservata. Chi se ne frega!
Sono incazzato. Contro me stesso, contro Jimmy e quella stupida di sua sorella Selene. Contro Astrid...
Astrid che ancora non è tornata in camera.
Dov'è? Dov'è la ragazza che sta mandando a quel paese tutta la mia vita?

⭐I Nostri Oscuri Segreti⭐ (Ex Coinquilini & Segreti) ⭐OLTRE I LIMITI E CONFINI⭐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora