Il giorno dopo, intenta ad uscire dall'aula di una lezione che ho appena finito di seguire, mi accorgo di avere il cuore movimentato e una brutta sensazione addosso.
"Magari è solo l'ansia per gli esami" mi ripeto mentalmente.
Inizio a respirare profondamente, cercando di rilassarmi anche se è più difficile del previsto.
Provo a scacciare via il tutto ripensando a Froy e alla bellissima notte passata insieme.
Ripenso ai suoi baci, alle sue coccole, alle attenzioni speciali che mi ha riservato, dimenticandosi in quel modo di Jimmy e di tutto il resto.
Ripenso al nostro risveglio e alla colazione che mi ha fatto trovare a letto.
Nessuno prima di lui mi aveva mai portato la colazione a letto. È stato dolce e romantico.
Ma, purtroppo per me, nessuno di questi ricordi riesce a farmi sentire meglio.
Quella terribile sensazione è ancora lì, nel mio petto.
Non riesco a stare tranquilla e non riesco a comprenderne il motivo.
"Cosa mi sta succedendo?"
Deglutisco e accelero il mio passo, faccio finta di niente, ma con la coda dell'occhio mi guardo intorno.
Ho capito la causa del mio disagio: mi sento osservata e non credo siano solo paranoie.
Ogni mio senso mi grida: PERICOLO!
In preda al panico, afferro il mio telefono, sblocco lo schermo e per un attimo penso di chiamare qualcuno, poi però cambio idea, e lo rimetto in tasca.
Non voglio allarmare nessuno, potrebbe davvero essere tutto una mia illusione e potrei far preoccupare qualcuno inutilmente.
Continuo a fare respiri profondi.
Il mio cuore batte nella mia gabbia toracica, è a mille.
Agitato, inquieto, spaventato.
Sto sudando freddo e la paura inizia a impossessarsi lentamente del mio corpo.
"Così non va."
Mi sento ancora degli occhi addosso, come fossero incollati sulla mia pelle. Ed è tutto così frustrante.
Qualcuno, forse, vuole farmi del male e io sono da sola...indifesa.
Cammino svelta e attraverso il cortile dell'Università; mi giro velocemente per guardarmi le spalle e, stavolta ne sono sicura: qualcuno mi sta seguendo.
"Non è più una sensazione. Non sono più solo degli occhi che mi osservano..."
E quel qualcuno indossa un giubbotto enorme, jeans stretti e occhiali da sole scuri.
Gli stessi identici abiti di quel ragazzo che mi era venuto addosso.
È lo stesso, ne sono certa.
Maledizione!
L'ansia mi investe come una tempesta invernale e cammino sempre più in fretta.
Non so chi sia, ma se vuole spaventarmi ci sta riuscendo: il terrore mi sta uccidendo dentro.
Mi guardo intorno, alla disperata ricerca di un luogo affollato per confondermi in mezzo alla gente.
L'ho visto fare in tanti film, purtroppo per me però, questa è la realtà e non c'è nessun regista che da un momento all'altro griderà: Stop!
Sono in affanno mentre continuo a camminare, svelta.
Finalmente, dopo alcuni minuti, individuo una libreria non molto distante, quindi emetto un sospiro di sollievo e aumento ancora il mio passo per raggiungerla.
Una volta al riparo, mi guardo indietro sperando di non trovare più nessuno alle calcagna e invece poi lo vedo: con la faccia rivolta verso il basso, irriconoscibile e con un'aria decisamente poco rassicurante, il ragazzo entra a sua volta nella libreria mentre io mi nascondo dietro lo scaffale dei libri classici.
Non riesco a decifrare, nemmeno lontanamente, il suo viso perché insiste a tenerlo sempre basso e gli occhiali che indossa non mi permettono di riconoscere nemmeno i suoi occhi. Eppure ha qualcosa di vagamente familiare.
Cerco di non perderlo di vista, mi abbasso, tentando il più possibile di nascondermi e non farmi vedere.
Non ci sono molte persone qui in libreria dopotutto ma, ce ne sono abbastanza per darmi il tempo di riflettere e capire come posso agire.
Mi sposto sullo scaffale al mio fianco senza spostare il mio sguardo dal tizio che mi sta chiaramente cercando.
Lo osservo mentre si sposta con cautela in mezzo alla gente, noto quando -con tranquillità- fa finta di aprire un libro e leggere qualche riga ma scommetto che da dietro i suoi occhiali sta cercando di individuarmi.
Dannazione!
Non so come uscire da questo casino.
Ho paura, sono spaventata e ho il terrore che possa finire male questa giornata.
Sono sola... potrebbe capitarmi qualsiasi cosa. Non so che fare.
Potrei urlare ma non so quanto potrebbe servire.
Mi sposto ancora, indietreggiando, perché lui sta avanzando verso il mio scaffale, ma urto qualcosa con il mio piede e poco dopo sento un fracasso alle mie spalle.
Diamine!
Maledico me stessa quando mi rendo conto di aver fatto cadere accidentalmente una pila di libri riposti su una falsa colonna greca.
È più forte di me: mi chino per raccoglierli e sistemare tutto al meglio perché non vorrei aver rovinato nulla, mi ricordo poi che lui potrebbe aver visto e sentito tutto, perciò per non rischiare e, avendo perso ormai il mio stupido tentativo di passare inosservata, lascio perdere i libri, iniziando a correre e spostandomi alla mia destra, raggiungendo finalmente la cassa ma, rendendomi conto dopo poco, che quest'ultima è vuota.
Maledizione.
Ma è uno scherzo?!
In fondo però, cosa ci faccio qui in cassa?
Guardo alle mie spalle: adesso lui è a pochi metri da me, fermo e immobile, aspettando forse una mia prossima mossa.
A che gioco sta giocando?
La libreria è quasi vuota oramai, -ci sono solo altre due ragazze-, il mio stomaco invece è strapieno di paura.
Distolgo la mia attenzione dalla sua immagine, con il cuore in gola e il respiro corto abbandono la cassa e corro spedita verso l'uscita senza aspettare un altro minuto.
Non conosco altre soluzioni e al momento non me ne viene in mente nessun'altra.
Quando sono all'aria aperta riprendo il telefono tra le mani, decido che è arrivata l'ora di avvisare qualcuno...costi quel che costi.
Faccio dunque partire la chiamata verso Froy e quando il suo telefono inizia a squillare ringrazio il Signore, sperando con tutta me stessa in una sua risposta.
Speranza vana però, dal momento che non faccio più in tempo a sentire nulla poiché qualcuno mi fa cadere, venendomi addosso bruscamente e, l'unica cosa che ancora percepisco, è un dolore terribile al ginocchio, dopodiché... il nulla.
STAI LEGGENDO
⭐I Nostri Oscuri Segreti⭐ (Ex Coinquilini & Segreti) ⭐OLTRE I LIMITI E CONFINI⭐
Novela JuvenilATTENZIONE: SOSPESA TEMPORANEAMENTE. Vent'anni e una reputazione rovinata. Astrid Rose, stanca di sentirsi giudicata e mal voluta, partirà per una nuova strada. L'università di Harvard diventerà la sua nuova casa. Qualcuno, però, ribalterà il suo...