Piccola premessa: ho cambiato il titolo alla storia, cosa che di solito non faccio mai ma stavolta ho dovuto farlo perché fin dall'inizio C&S non mi convinceva. Quindi oggi mi sono decisa e ho messo quello nuovo. Spero vi piacerà e spero capirete. Si chiamerà: "I nostri oscuri segreti".
Personalmente questo di adesso lo trovo molto più adatto alla storia e ai personaggi. Inoltre, voglio cercare sempre di distinguermi dalla massa e di titoli con "coinquilini" ce n'erano tanti. Se volete, ditemi che ne pensate, mi farebbe piacere sapere la vostra opinione. Ora vi lascio al capitolo che sarà un po' particolare... Buona lettura e grazie a tutte quelle che leggono questa storia. Stiamo crescendo sempre più e io Vi adoro ❤"Ci saranno barriere,
Ostacoli e problemi,
Ma ci saranno momenti in cui tutto sparirà,
Ci saranno rinascite,
E in quelle rinascite ci sarai tu"Froy.
<<Un tempo mi piaceva pensare che la vita fosse infinita. Mi piaceva immaginare il resto dei miei giorni e sorridere, spensierato. Mi piaceva guardare avanti e non voltarmi mai. Oggi invece non faccio altro che guardarmi indietro. Continuo a guardarmi indietro e a volte desidero restare in quel passato felice.>> Faccio un respiro profondo.
Ieri stavo raccontando ad Astrid del mio segreto sulla beneficienza e oggi mi ritrovo qui...In un giorno possono cambiare molte cose.
Guardo tutti i presenti: i volti dei suoi genitori, i volti dei suoi amici e colleghi universitari, e infine individuo il volto dei suoi nemici, dei nostri nemici...
Ci sono tutti: Jimmy, Blake, Efran, Max, Axel, Milly, Morgana.
Cosa ci fanno loro qui? Cosa ci fa Jimmy qui?! Come si è permesso?!
Maledizione!
Il suo viso è pieno di lividi per merito mio e in questo momento vorrei finire quello che avevo iniziato.
Ho il sangue che ribolle nelle mie vene. Ha avuto il coraggio di venire al suo funerale dopo averlo ucciso??
Infame, pezzo di merda.
Sento il mio cuore scoppiare dal nervoso, sento la mascella contrarsi ma respiro profondamente e stringo i pugni. Non posso fare sceneggiate. Non oggi, non adesso.
Cerco di calmarmi, individuo il volto di Astrid in mezzo alla folla e subito mi sento leggero quando i suoi occhi scuri che cambiano a seconda della luce mi fissano, e sulle sue labbra perfette e limpide si forma un sorriso d'incoraggiamento, un sorriso di conforto. Accanto a lei c'è Selene che ha gli occhi lucidi.
Selene ci teneva a Steve, forse non ne era innamorata come lui di lei, ma so che ci teneva. Sono stati amici per tanto tempo, lui c'era sempre per lei, e lei gli è sempre stata riconoscente. Steve non aveva mai forzato la loro relazione, si era sempre e solo accontentato della loro amicizia nonostante fosse chiaro voleva di più... ma Steve era un uomo vero e rispettava Selene.
<<Il passato può essere devastante però. Quello che siamo stati, gli errori commessi...>> Lancio uno sguardo di fuoco a Jimmy e lui quando coglie la frase abbassa lo sguardo come se si sentisse in colpa. Ma la colpa è l'ultimo dei suoi problemi. <<Gli errori segnano la tua vita, irrimediabilmente. Gli errori segnano la tua persona. E prima o poi quegli errori vanno scontati.>> Continuo a focalizzare il mio sguardo su Jimmy e lui continua a tenere la testa bassa.
Codardo!
Scuoto piano la testa per spazzare via il mio nervoso e sposto il mio sguardo verso la tomba di Steve, facendo un piccolo sorriso malinconico.
"Quanto vorrei che tu fossi al mio fianco, amico mio, quanto vorrei che questo giorno non fosse mai esistito" penso tra me.
<<Lui sbagliava così come facciamo tutti, ma al contrario di tutti lui rimediava, aveva la capacità di ammettere i suoi sbagli e chiedeva scusa. Steve non era perfetto, nessuno lo è. Non era fragile, era forte e vivace. Non era debole, affrontava tutto ciò che voleva senza paura. Steve era in grado di regalarti un sorriso in quelle giornate spente, era in grado di farti ridere e un minuto dopo farti arrabbiare con la stessa facilità. Era una boccata d'aria fresca quando tutto ti sembrava orribile. Sapeva rendere i momenti speciali e indimenticabili. Era semplice, leale, rispettoso. Lui era responsabile, razionale, gentile.>> deglutisco e sono costretto a fermarmi perché i miei occhi sono lucidi e ho paura di crollare da un momento all'altro.
Sto cercando di salutare Steve nel migliore dei modi, ma non doveva andare così. Questo giorno non doveva esserci. Aveva una vita davanti...e gli è stata tolta da un giorno all'altro.
<<Froy...respira.>> sussurra una voce accanto a me. Strizzo gli occhi e mi volto di scatto, a fianco a me c'è Melody.
Una sua mano sulla mia spalla, il suo viso rivolto verso la fotografia di Steve.
<<Puoi farcela. Forza.>> Sussurra ancora lei.
"Forza" quella parola che a me manca sempre in queste situazioni.
Con la mano, accarezzo il mio bracciale, sento lo sguardo addosso di Astrid e capisco che lei ha compreso..sa che Melody è qui.
La mia coinquilina mi fa dei cenni con la testa, spingendomi a continuare il discorso mentre tutte le persone sono in attesa. Perfino il sacerdote aspetta immobile sull'altare in attesa che io finisca.
Stringo i denti, mi armo della forza che Astrid e Melody insieme mi stanno donando e cerco di riprendere il discorso.
<<Steve era una delle persone più importanti per me. Considerarlo un semplice amico mi pare riduttivo perché lui era di più, era la mia spalla, la mia ragione e sicuramente era l'amico più vero che potessi desiderare. Lui c'era sempre, restava sempre...>> Sento il pianto straziante di sua madre e deglutisco. Povera donna...per un genitore questi giorni devono essere devastanti. Assistere al funerale del proprio figlio dev'essere la cosa più difficile del mondo.
È molto difficile per me, non oso immaginare cosa significhi per lei.
"Un cuore non dovrebbe provare tutta questa sofferenza".
<<La vita è un'incertezza, una scommessa contro il tempo. Non puoi mai sapere cosa succederà, puoi solo sperare che tutto vada bene. Steve però, non ha avuto modo di sperare, non ha avuto modo di conoscere tutto quello che di bello ha la vita, non ha avuto possibilità di scelta, perché qualcun altro ha deciso per lui, qualcun altro gli ha negato tutto, ogni possibilità, ogni opportunità e soprattutto ogni attimo. Steve ha lasciato questa vita ingiustamente, e non c'è perdono che possa giustificare qualcosa di simile. Non c'è comprensione per un atto così misero e crudele. Non c'è ragione che tenga per cercare anche solo di compatire questi gesti!>> Esclamo l'ultima frase con una rabbia appena contenuta. Vorrei urlare, vorrei dire a tutti i presenti che l'assassino è proprio lì, tra loro. Ma per Jimmy ho in mente ben altro...deve scontare le sue pene piano piano assaparandole goccia dopo goccia. E la vendetta è un piatto che va servito lento senza nessuna fretta.
Dovrà pentirsi di essere venuto al mondo!
<<Mi è stato chiesto di fare un discorso in sua memoria, e giuro che all'inizio avrei voluto rifiutare perché non avevo la più pallida idea di cosa dire.>> Guardo Astrid, sento la risata leggera di Melody al mio fianco. <<Non sono molto bravo con le parole, ho spesso difficoltà ad ammettere quello che sento, ma so che Steve al mio posto avrebbe fatto questo per me ed è questo che mi ha convinto. Lui per me non si è mai rifiutato, per qualsiasi cosa lui era lì pronto a tendere la sua mano e aiutarmi. E forse sarò un cazzone..>> sento il sacerdote tossire e lanciarmi un'occhiataccia perché ho appena detto una parolaccia nella casa del signore, mi scuso con uno sguardo e mi schiarisco la voce. <<Ma ci tenevo da morire a quel ragazzo. E proprio perché ci tenevo vorrei dirgli che, -in qualsiasi posto sia ora-, lui mi mancherà, da morire. Mi mancheranno i suoi abbracci, le sue battutacce e i suoi nomignoli strani. Mi mancherà la sua presenza, la sua amicizia, ma soprattutto mi mancherà mio fratello, perché per me lui era un fratello. Quindi Steve...>> A questo punto fisso la sua fotografia a fianco alla bara, <<Sappi che mi mancherai tanto, sappi che mai dimenticherò quello che facevi per me, quello che eri per me. Non mi dimenticherò di te, di chi eravamo assieme. Ricorderò sempre i tuoi insulti quando facevo una cazz...>> Un altro colpo di tosse da parte del sacerdote che mi ricorda di usare parole consone, <<cavolata...>> mi correggo subito, scatenando una risatina malinconica da parte di alcuni presenti. <<Ricorderò la tua voglia di trascinarmi a mille feste anche quando non ne avevo la minima intenzione. Ricorderò i nostri momenti più divertenti, quelli più brutti. Ricorderò tutto con piacere perché sei stato una parte fondamentale di me. Spero che tu possa sentirmi adesso, che tu possa vedermi, e perché no, prendermi in giro magari perché sto borbottando parole smielate>> faccio un sorriso nostalgico e scuoto piano la testa mentre una lacrima scende dai miei occhi e io la lascio scorrere perché è inutile nascondere il dolore. <<Vorrei dirti addio ma non ci riesco proprio, non posso dirti addio quando ancora ti sento con me. Perché tu resterai al mio fianco anche se non ti vedrò e io lo so che sarà cosi. Lo so, e per questo non ti dico addio, ti dico solo...arrivederci. Ti dico arrivederci a nome di tutti i presenti, dei tuoi genitori, dei tuoi amici e di chi ti amava incondizionatamente. Ti ricorderemo sempre Steve, non ci sarà giorno in cui non lo faremo. Non puoi essere dimenticato perché hai lasciato il segno in ognuno di noi. Hai lasciato il segno dentro me. Ti voglio bene fratello, te ne vorrò sempre. Sei stato il migliore e lo sarai sempre. Ricordati di me anche da lassù, e sappi che risolverò tutto...>> Faccio una promessa al mio amico che solo alcune persone potranno capire, tra cui quel bastardo di Jimmy che sembra cogliere di nuovo al volo le mie parole perché vedo i suoi occhi sgranarsi.
<<Ci rivedremo Steve. Abbi cura di tutti noi!>> Concludo il mio discorso e un applauso generale parte da ogni persona presente. Io abbasso lo sguardo e lascio che altre calde lacrime scendano sul mio viso. Sento Melody staccare la sua mano dalla mia spalla e in un sussurro le dico: <<Prenditi cura di lui, Mel>>.
<<Puoi starne certo.>> Mi assicura lei e con questa consapevolezza ritorno da Astrid che mi sta fissando con orgoglio. Quando la raggiungo, le nostre mani si congiungono e lei mi accarezza il viso, spazzando via le mie lacrime. Deglutisco e a mia volta, con il pollice pulisco i suoi occhi che sono tristi ma mai quanto i miei. Mi chino su di lei e all'orecchio le mormoro: <<C'è Mel con lui, si prenderanno cura l'uno dell'altro.>>.
Astrid mi sorride adesso, e annuisce. <<Saranno entrambi i tuoi angeli>>
<<Si, lo saranno.>> Confermo e i miei occhi si posano sulla tomba di Steve.
<<Ci rivedremo>> bisbiglio, continuando a stringere Astrid che si poggia a me mentre il sacerdote continua la messa funebre.
STAI LEGGENDO
⭐I Nostri Oscuri Segreti⭐ (Ex Coinquilini & Segreti) ⭐OLTRE I LIMITI E CONFINI⭐
Teen FictionATTENZIONE: SOSPESA TEMPORANEAMENTE. Vent'anni e una reputazione rovinata. Astrid Rose, stanca di sentirsi giudicata e mal voluta, partirà per una nuova strada. L'università di Harvard diventerà la sua nuova casa. Qualcuno, però, ribalterà il suo...