Capitolo 32.

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<<Grazie per l'ospitalità Blake.>> Sussurro un secondo prima di uscire dalla stanza del ragazzo. Sono rimasta a dormire da lui, e ora devo per forza andare in camera per recuperare il mio zaino, i libri e dirigermi a lezione. È arrivato un nuovo giorno e con esso anche un nuovo ciclo di studio che mi aspetta. Mi sono impegnata per arrivare qui ad Harvard e non voglio sprecare il mio tempo.
<<Non ringraziarmi. Quando vuoi sai dove trovarmi.>>
Annuisco. <<Sei gentile.>>
<<Con chi lo merita.>> Risponde lui poi mi saluta con un cenno della mano e richiude la porta. Sospiro e dentro di me spero vivamente di non incontrare Froy. Quel pisello di mare che, sinceramente, non voglio incontrare adesso.

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Con mia grande fortuna non ho incontrato quel troglodita. Ho recuperato una felpa nera che ora ho indosso, mi sono spazzolata i capelli e truccata un po', poi ho preso la borsa e ora sono a lezione di Fisica.
Accanto a me ci sono Pablo e Ester.
<<Dio che noia!>> Esclama Ester a voce bassa.
Sorrido e scuoto la testa. <<A te annoia tutto!>>
E poi lei che ci fa qui se studia Legge?
<<Andiamo non dirmi che a te questa lezione piace...>> Mi dice.
Faccio spallucce. <<È interessante>> mormoro. E soprattutto mi fa distrarre da tutto...
Lei sbuffa. <<Se lo dici tu!>>
<<Ragazze silenzio!>> Ci riprende Pablo e io faccio finta di cucirmi la bocca. Ester invece alza i suoi occhi al cielo, facendomi ridacchiare.
Concentro lo sguardo sul professore e cerco di ascoltarlo con attenzione.
Inizio a prendere appunti e segnare alcune parole.
<<Ehi, Astrid...>> Bisbiglia Ester al mio orecchio.
Oddio ora che vuole?
<<Che c'è?>>
<<Quella ragazza, ti sta fissando...>>
Corrugo la fronte e guardo Ester. <<Di quale ragazza parli?>>
Ester, con un cenno del mento, mi indica una ragazza poco più avanti della nostra bancata. Io seguo il suo sguardo e i miei occhi si fermano esattamente su...Selene.
Cazzo.
Stringo i pugni e sento i miei occhi assottigliarsi.
<<Si, proprio lei>> mi dice Ester.
Continuo a fissare Selene. Ci fissiamo entrambe in realtà.
Sul suo viso c'è quel velo di dispiacere che mi irrita.
È pentita? Per cosa? Per aver baciato quel coglione del mio coinquilino? O perché magari l'ho interrotta sul più bello?
I ricordi di loro due sono ancora vividi nella mia mente. Come potrei cancellarli?
<<Vi conoscete?>> Mi domanda Ester.
Scuoto la testa e inizio a far ticchettare la penna sul legno della bancata, con nervosismo. Il solito tic che mi viene spesso anche quando studio, oppure durante una verifica ..
<<Sicura?>> Insiste Ester.
<<Si...>> Mento.
Guardo per l'ultima volta Selene che invece non stacca gli occhi dal mio viso. Le lancio un'occhiataccia truce, facendole comprendere di smetterla. Lei si morde il labbro, incerta e poi con uno sguardo di rammarico obbedisce al mio ordine silenzioso.
Sospiro e serrando le mascelle continuo ad ascoltare la lezione. Anche se il mio umore è di nuovo a rotoli.
<<Non mi prendi per il culo. Tra te e quella là è successo qualcosa. E tu me lo dirai!>> Mi dice Ester, minacciosa e io sbuffo.
Non ho nessuna voglia di raccontare a lei questa storia. Per cui la ignoro ma lei non demorde.
<<Scoprirò tutto!>> Ripete.
Continuo a prendere appunti mentre Ester sbuffa infastidita, ma so che almeno per il momento, mi sta dando tregua. Meno male!

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<<Ester non iniziare!>> La rimprovero quando usciamo dall'aula. Pablo se la ride ma io cerco di scappare da questa pazza di gossip.
<<No, tu mi dirai...>>
<<No! Smettila. Voglio solo seguire la prossima lezione che sarà esattamente fra venti minuti e godermi questa giornata senza nessun altro problema. Perciò scusa ma..>>
<<E va bene. Domani mi dirai tutto.>>
No, no e no.
<<Si okay!>> Mento. Meglio illuderla.
Pablo ridacchia e guarda Ester. <<Non stressarla.>> Le dice, riferendosi a me. Ester gli punta l'indice contro. <<Zitto tu, non capisci>>
<<Loca!>> Le dice in spagnolo e non posso non dargli ragione. Ester è pazza.
<<Ha ragione Pablo però, tu sei pazza.>> Le dico scherzando e lei mi fa un gestaccio.
A questo punto scoppiamo a ridere tutti assieme. Ester improvvisa un balletto e noi ridiamo ancora di più.
Ma dove la trova tutta questa energia??
<<Astrid possiamo parlare?>>
Mi fermo sul colpo, smetto di ridere e divento rigida. Froy. La sua voce...
Pablo e Ester si fissano sconcertati e guardano prima me poi Froy.
Il mio coinquilino è alle mie spalle e quando mi giro a guardarlo assumo un'espressione dura e scontrosa.
I suoi capelli disordinati, un abbigliamento sportivo che mette in risalto quel ben di Dio che è il suo fisico...
<<Che vuoi?>>
<<Parlare.>> Spiega semplicemente, una voce pacata ma la sua mascella è serrata. I suoi occhi castani sulla difensiva...
<<No, mi dispiace.>> Lo liquido.
Lui sospira. <<Per favore.>>
<<No! Lasciami in pace.>> Commento e stavolta quasi urlo.
Froy emette un verso strozzato e stringe i pugni lungo i fianchi.
<<Cazzo, Astrid. Devo spiegarti...>>
Non ha diritto di parlarmi male.
Mi avvicino a lui, alzando il mento e cercando di essere il più dura possibile dico: <<Hai già spiegato abbastanza non voglio sentire le tue cazzate.>>
<<Non sono cazzate...>>
<<Non mi interessa!>> Grido e poi giro sui miei tacchi e me ne vado, seguita da Pablo e Ester che sembrano sbalorditi.
Froy non mi segue, ed è meglio così. Non lo voglio sentire, sono troppo arrabbiata, delusa e... Infastidita per parlare con lui dopo ciò che ho visto. Può andare al diavolo per quanto mi riguarda...
Non mi convincerà con due paroline del cavolo, se vuole scusarsi stavolta dovrà fare molto di più.

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