Capitolo 29.

6.4K 247 49
                                    

Cinque ore.
Ci siamo cinque ore in questo maledetto centro commerciale.
Ester non vuole uscire. È incantata dai miliardi di vestiti e accessori che ci sono all'interno.
Per quanto mi riguarda invece, inizio ad annoiarmi. Ho acquistato tre maglioni, due jeans e un completino intimo, sono apposto. Lei invece non sembra averne abbastanza e io mi sto stancando.
<<Ester ti prego, voglio uscire!>> La imploro.
<<Oh mio dio, come fai a resistere?>> Squittisce lei, <<Se fosse per me comprerei l'intero negozio!>>
Beh, quello l'avevo capito ma voglio davvero andar via.
<<Si, lo so, ma ci siamo cinque ore. E ho fame!>> Commento io.
Lei sbuffa. Rotea i suoi occhi verde berillo al cielo e mi lancia un'occhiata truce.
<<Che palle! E va bene ora ce ne andiamo!>>
Oh, grazie a Dio!
<<Prima però devo guardare un'ultima cosa!>> Esclama lei con entusiasmo e si dirige nel reparto scarpe.
Porca miseria! Le scarpe no...
So che non ne usciremo mai da questo posto, mai e poi mai.
<<La prossima volta ricordami di non accettare mai più un tuo invito.>> Le dico con fare scherzoso ma in realtà sono seria al cento per cento.
Lei sghignazza. <<Su, non lamentarti. Ci metterò un secondo!>>
Certo come no. E io sono Cleopatra resuscitata solo per vedere questa pazza dello shopping girovagare tra un corridoio e l'altro di questo centro commerciale.
Qualcuno mi salvi....

⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Froy.

Dormire con Astrid è stata una decisione stupida. Chiederle di restare nel mio letto non è stata una mossa intelligente. Ma la vista di quel bracciale ha annebbiato ogni mio senso. Rivederlo lì mi ha fatto ricordare cose che in quel momento era meglio non ricordare. Una scritta non solo incisa sulla pelle ma anche su quel piccolo affare metallico che ora sta sul mio polso...
E poi la sua voce, la sua mano che si era poggiata sul mio viso, hanno fatto cadere le mie debolezze e mi sono un po' esposto come non facevo da tanto... E da lì è nata la mia stupida proposta di dormire assieme. Accidenti a me!
Il suo profumo intenso di donna ha riempito le mie narici tutta la notte. I suoi capelli erano sparsi sul mio cuscino, sul mio petto, sulle mie dita che non hanno perso l'occasione di accarezzarli quando lei ormai, era nel mondo dei sogni. Il suo respiro caldo e regolare che era in perfetta sintonia con il mio. La sua pelle fresca, morbida e vellutata che dava calore alla mia.
Le sue labbra dischiuse che avrei voluto baciare ancora una volta...
Sono rimasto sveglio circa quattro ore, solo per guardarla, per fissare ogni millimetro del suo viso sereno e pacifico.
Non so cosa cavolo mi stia prendendo ma so che questa ragazza mi sta scombussolando. Sta prendendo ogni pezzetto di me e lo sta modellando a suo piacimento.
<<Ehi, coglione!>> esclama una voce alle mie spalle e non mi devo girare per capire chi è.
Jimmy.
Continuo a camminare ignorandolo ma lui purtroppo non è della stessa idea.
<<Fermati stronzo!>> Afferra la mia spalla e mi costringe a girarmi. Siamo nell'ala centrale dell'edificio, lontano da occhi indiscreti.
<<Non mi toccare!>> Ringhio e me lo scrollo di dosso facilmente.
Jimmy emette una risata e mi si avvicina pericolosamente, il suo viso è a un palmo dal mio e i suoi occhi sono minacciosi.
<<Dov'è la mia macchina?>> Mi domanda con rabbia.
<<Dovrei saperlo?>> Ribatto.
<<Non farmi incazzare Gordon! Dimmi dove cazzo è la mia macchina.>> Ordina.
Crede di farmi paura? Si sbaglia di grosso. Dopo tutti questi anni non ha ancora capito con chi ha a che fare!
Lo spingo via, facendolo arretrare e perdere l'equilibrio.
<<Non osare darmi ordini!>> Lo rimprovero. <<Non so un cazzo della tua macchina perciò non insistere.>>
Jimmy mi guarda con odio. Mi vorrebbe picchiare, lo vedo nel suo sguardo ma invece non lo fa.
Mi lancia un sorriso di sfida. <<Non lo sai, eh?>>
Due passi e me lo ritrovo di nuovo vicino.
<<Sai cos'altro non sai, Froy?>> Mi domanda retorico. <<Quanto io possa far del male alla tua coinquilina. Non sai cosa potrei farle se...>>
Non gli faccio finire il discorso, afferro il bavero della sua giacca e lo strattono. <<Non osare parlare di Astrid..>> stringo i denti, la mia voce è severa.
Jimmy ride. <<Allora rispondimi Froy, ti conviene...>>
<<La tua macchina non esiste più, e fra poco nemmeno il tuo viso esisterà più!>>
Jimmy mi fissa rabbioso. <<Non sai in che cosa ti sei cacciato!>> Mi minaccia per l'ennesima volta.
Lo spingo con forza e stavolta lui cade. Punto l'indice contro di lui, guardandolo dall'alto. <<Tu non hai ancora capito che devi lasciarmi perdere. E soprattutto lascia perdere Astrid...>>
<<Ti importa così tanto di lei?>> Mi provoca.
Si, forse...
<<No! Non m'importa un cazzo ma.. lei non c'entra con noi.>>
La risata di Jimmy perfora i miei timpani e mi fa rabbrividire.
<<Lei c'entra invece, oh sì che c'entra.>>
Figlio di puttana.
<<Jimmy, se tu le torcerai anche solo un capello...>>
<<Cosa Froy?>>
Bastardo, sta mettendo alla prova la mia pazienza.
Stringo i pugni e lo fisso con un odio ancora maggiore di quello che provo solitamente.
<<La piccola Astrid è più importante di quanto tu voglia farmi credere...>> Mi sta prendendo per il culo, mi sta provocando, mettendo a dura prova la mia rabbia e io sto cercando di resistere per non fargli capire quanto realmente abbia ragione.
<<Ti sbagli...>> Mormoro a bassa voce.
Lui si rialza da terra, si sistema la giacca e inclina il viso.
<<Io non sbaglio mai Froy, mai...>> È detto questo se ne va, lasciandomi incazzato a riflettere sulle sue dannate parole.
Deglutisco, incazzato.
Jimmy me la pagherà cara prima o poi. Me la pagherà dalla prima all'ultima. Deve pagare per ciò che ha fatto, e lo farà, lo farà una volta per tutte.
Ma adesso, ora più che mai devo tenere Astrid lontano da me, devo tenerla lontano per far sì che lui o i suoi amici non le facciano del male. Dovrò allontanarla per proteggerla e so che lei mi odierà, so già che mi beccherò un'altra volta le sue grida ma so anche che questo è l'unico modo per salvarla da quei coglioni. So che fino a quando non dimostrerò loro che lei non è nulla non la lasceranno in pace.
Dovrò comportarmi da vero bastardo per convincere perfino me stesso.
E poi, in fondo, Astrid davvero non è nulla per me, insomma...
È un bel bocconcino certo, è sexy e provocante ma...
Ma chi voglio prendere in giro? È palese ormai che lei stia diventando qualcosa per me. Qualcosa che va oltre l'essere coinquilina.
Forse è perché la vedo ogni giorno, forse perché sto imparando a conoscerla attraverso le sue abitudini e i suoi modi di fare, forse perché conviviamo, forse perché tira fuori qualcosa di me che non veniva più fuori da qualche anno.
O forse...Forse solo perché mi piace.
No, impossibile. Non può piacermi, è cocciuta, imprevedibile, combina guai eppure...C'è qualcosa in lei che mi prende. Qualcosa che mi fa ritornare ad essere il vecchio Froy...

⭐I Nostri Oscuri Segreti⭐ (Ex Coinquilini & Segreti) ⭐OLTRE I LIMITI E CONFINI⭐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora