"Week-end"

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La prima settimana di scuola è già passata e gli studenti,se vogliono,possono tornare dalle loro famiglie per il week-end.
Mathias torna a Cold Spring,Frida andrà per un paio di giorni in giro per New York con i suoi genitori e Malcom torna a casa dai suoi sette fratelli.
La madre di Frida è appena passata a prenderla e l'autobus di Mathias è partito in questo momento,intanto Malcom aspetta ancora sua sorella Lara.
Lui si guarda attorno e nota un'enorme automobile nera e lucida ed accanto ad essa, un uomo e una donna ben vestiti abbracciano loro figlio appena uscito da scuola: è un ragazzo non molto alto,biondo con gli occhi azzurri e vestito interamente con abiti firmati.
Malcom osserva quella scena abbattuto: la sua situazione sia economica che familiare non è proprio simile a quella di quel ragazzo.
Accanto a lui ci sono alcuni ragazzi che commentano il tutto in modo maligno.
"Quello se la tira un casino,ve lo dico io."
"Sì,esatto,sarà anche ricco sfondato,ma è un tale cretino."
"Tu lo conosci?"
"No,ma non è difficile capire che tipo è: soldi che gli escono dalle orecchie,vestiti firmati,genitori che gli stanno attaccati al culo tutto il tempo..."
"Insomma,il tipico figlio di papà."
"Non durerà a lungo qui dentro."
Malcom ascolta quei commenti in silenzio e provando anche un certo senso di indignazione: è comprensibile che tutta quella ricchezza sbattuta in faccia agli altri potesse dare fastidio e suscitare invidia,ma che colpa ne ha quel ragazzo?
Ad un tratto,una vecchia macchina di uno strano colore azzurro sbiadito si avvicina e da essa esce fuori una ragazza dai capelli castani e con gli occhi blu-viola,proprio come quelli di Malcom.
"Ciao,fratellino!"
"Ciao,Lara."
I due stringono l'un l'altro e poi entrano in macchina.
Lara gli chiede come fosse andata la prima settimana di scuola e lui si limita a fare spallucce.
"Ti conosco,sai. C'è qualcosa che non va?"
"Nulla. Mi mancano già Byron,Kaitlyn,Aaliyah,Elijiah,Babi e Jay."
"Ma ora li vedrai tutti."
Lui fa un sospiro e si volta verso il finestrino,mentre Lara lo osserva dallo specchietto.
"So che c'è qualcos'altro. Il solito,vero?"
Malcom sbuffa.
"Gli affari tuoi mai,eh?"
"Sono affari di tutti noi,Malcom."
Lui abbassa lo sguardo ed il viaggio continua in silenzio.

Mathias è appena arrivato a casa e ad aspettarlo alla porta c'è una ragazza bionda e riccia: sua sorella Grace.
Lei gli va incontro e lo abbraccia.
"Sono felice di vederti!"
"Io no."
Grace gli da uno spintone e lui sorride,intanto lei lo aiuta a portare le sue cose in casa.
"Papà dov'è?"
"In caserma,torna fra poco."
Mathias alza gli occhi al cielo e Grace se ne accorge.
"Senti,so che il rapporto fra te e papà è difficile,ma prova almeno ad essere gentile."
"Io ci provo,Grace,ma non è colpa mia se lui non fa lo stesso."
Grace sospira.
"Considera che devi stare qui solo per un paio di giorni,poi se vuoi,nei prossimi week-end, puoi rimanere all'accademia."
"Ma è per te che io torno qui e poi papà mi vuole a casa,lo sai benissimo."
Lei cerca di dire altro,ma non riesce proprio a ribattere ; va in cucina e prepara qualcosa da mangiare per il fratello,intanto lui va in camera sua, si sdraia sul letto ed inizia a prepararsi psicologicamente all'arrivo del padre.

Anche Frida è appena arrivata a casa: la sua stanza è piena di libri,il pianoforte e gli altri strumenti musicali dominano l'ambiente ed è tutto perfettamente ordinato.
Suo padre e sua madre le chiedono della scuola e lei inizia a parlare entusiasta dei suoi nuovi amici,ma loro la interrompono.
"Ti abbiamo chiesto della scuola,dei tuoi amici ci parlerai dopo. Ti sei iscritta a tutti i corsi come ti abbiamo detto?"
Frida sospira ed abbassa lo sguardo.
"Sì."
"Ed i test di ingresso come sono andati?"
"Ho preso A in tutto."
Suo padre accenna un sorriso,mentre sua madre inizia a cucinare e poi la invita ad andare a ripassare i nuovi argomenti di storia della musica per il conservatorio,cosa che da brava figlia diligente quale è,inizia a fare,nonostante manchi più di un mese all'esame.

Intanto l'accademia diventa via via più vuota e vi rimangono si e no duecento persone,fra le quali Iris,Mei Lin,Avril e Skyler che decidono di vedersi per guardare un film insieme.
"Chiamiamo anche Alene ed Emilijia?"
Iris alza gli occhi al cielo.
"Alene va bene."
Avril la riprende con lo sguardo.
"Ed anche Emilijia,Iris."
Iris sbuffa e controvoglia approva.
Emilijia è in camera sua a svolgere alcuni lavori al computer e ad un tratto sente bussare,allora apre la porta e davanti a lei si ritrova Cheng,il panda di peluche,tenuto in piedi da Mei Lin che inizia a parlare con una vocina stupida fingendosi lo stesso Cheng.
"Ciao Emi Emi, ti andrebbe di vedere in film con me e con le altre?"
Emilijia è stranita,ma allo stesso tempo sorride.
"Ehm,va bene,Cheng. Basta che non mi chiami più Emi Emi."
Mei Lin viene allo scoperto spostando Cheng.
"Ma è un nomignolo così adorabile!"
"No,non lo è."
Mei Lin fa un'espressione triste ed Emilijia le da un paio di pacche sulla spalla per "consolarla".
Appena entrate nella hall,vengono subito accolte dalle altre.
"Ehi,vi aspettavamo! Abbiamo cibo,coperte ed abbiamo preparato anche la cioccolata calda."
Skyler sorride.
"E stavolta senza versarmela addosso!"
"Bhe,dato che Frida non è qui,lo farò io al posto suo,se proprio vuoi."
"Ha-ha,divertente,Alene."
Le ragazze si siedono sul divano ed iniziano a guardare il film sgranocchiando biscotti e bevendo la cioccolata calda.
Oggi è tutto molto tranquillo.

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