Dopo la sfuriata di Alene,Chester è corso subito in camera sua nel mentre di una piena crisi. Le parole di Alene non smettono di rimbombargli nelle orecchie ed i continui pensieri stanno iniziando a diventare assillanti: perchè sta facendo tutto questo? Perchè ha deciso di mettersi in un tale casino quando poteva semplicemente soffrire in silenzio? Perchè illudere una ragazza,che per quanto stupida e gretta,è pur sempre una persona? Si sente un idiota,falso ed estremamente infantile.
Improvvisamente sente bussare alla porta.
"Chezy! Sono Beth! Apri!"
Chester è tentato dal non rispondere,ma alla fine apre la porta.
"Uh,eccoti qui finalmente!"
Beth gli salta addosso e lo bacia,mentre lui rimane freddo e impassibile.
"Mi porti a fare un giro? Dai,mi annoio tanto!"
Chester abbassa lo sguardo e sta in silenzio: cosa deve fare? Portare avanti questa messa in scena o dirle tutta la verità,ovvero che effettivamente lei è solo un espediente per dimenticare la persona che ama davvero?
A volte i sensi di colpa diventano logoranti,ma dopotutto,questi sono tenuti a freno dal fatto che anche Beth da lui non pretende nulla,se non sesso,anche se di certo lei non lo fa immaginando un'altra persona.
Decide di aspettare ancora un po': deve fare ancora chiarezza nella sua mente.
"Va bene,andiamo."
Chester esce dalla camera e si lascia trascinare da Beth,come al solito.
Alene,dopo essersi finalmente liberata da quel peso che la tormentava ormai da anni,riesce a camminare tranquillamente per i corridoi senza il timore di incontrare qualcuno e vorrebbe tanto che anche per Skyler fosse così,ma purtroppo le ci vuole ancora tempo.
"Ehi,Harris!"
Alene si volta: è Xavier. Xavier? Qui da lei? Una tempo il suo cuore sarebbe esploso per l'emozione,ora l'unica cosa che prova è una fastidiosissima sensazione di vomito.
"Dimmi,Xavier."
Xavier sembra far finta di nulla: sorride tranquillamente come se non fosse mai successo niente.
"Ehm,nulla,ti ho vista e credevo che volessi un po' di compagnia."
Alene lo guarda perplessa.
"Da quando tu sai della mia esistenza? O meglio,da quando sai della mia esistenza in quanto persona e non balenottera da prendere in giro?"
Xavier fa una risatina,che la irrita ancora di più.
"Oh,bhe. Da quando ho capito che sei una ragazza forte,hai una bella parlantina,sai? Megan non è mai stata spenta da nessuno."
"E quindi da quando hai visto che sono l'unica che ha avuto il coraggio di affrontare la vostra padrona intoccabile,risulto più interessante per te?"
"Non solo per questo,cioè,sì,ehm,bho,ecco,risulti più figa agli occhi degli altri,insomma,affrontare Megan Miller non è da tutti."
Alene alza gli occhi al cielo e sospira.
"Quindi è solo per quello."
Xavier si guarda attorno.
"Ti va di uscire qualche volta?"
Lei lo squadra dall'alto in basso.
"Prego?"
"Ti ho chiesto se ti va di uscire."
Alene scoppia a ridere.
"E tu,dopo che hai passato anni ad umiliarmi,che sapevi della mia cotta per te e per la quale non hai fatto altro che ridicolizzarmi davanti a tutti e che hai portato mio fratello in un giro di deficenti,avresti il coraggio di chiedermi di uscire?"
Xavier si guarda attorno.
"Bho,sì."
Alene rimane a bocca aperta per qualche secondo: si può essere così stupidi?
"Guarda,io non so davvero come abbia fatto a piacermi per anni uno come te ; ti prego,va via."
"Ma io volevo solo..."
Ad un tratto Xavier viene interrotto da un'altra persona: Aaron.
"Xavier,va via."
"Pff,ecco l'altro. Vabbhe,ciao."
Xavier si allontana lasciando soli i due fratelli.
"Abbiamo litigato."
Alene incrocia le braccia ed abbassa lo sguardo.
"Ehm,sì,lo avevo capito."
Aaron sta in silenzio per un attimo,finchè decide di iniziare una normale conversazione,la prima dopo anni ormai.
"Come stai?"
Alene lo fulmina con lo sguardo ed è tentata dal rispondergli male,ma riesce a trattenersi.
"Sto bene,grazie,ora scusami ma vado."
Alene fa per allontanarsi,ma Aaron la ferma.
"Io...Io volevo parlarti."
Lei si volta sorpresa.
"Parlarmi? E di cosa?"
"Di tutto,di me e te e del nostro non essere dei veri fratelli."
"Cosa intendi dire con questo?"
"Bhe,sono anni che ti ignoro e le uniche volte che non lo faccio è per prenderti in giro davanti agli altri..."
Alene ascolta in silenzio.
"...Io in realtà ti voglio bene,faccio così solo perchè...Bhe,sai,non ho mai avuto amici e loro sono stati il mio primo vero gruppo,quindi facevo di tutto per farmi accettare,ma solo ora mi rendo conto che sarebbe stato meglio stare nel mio piuttosto che unirmi a tale gentaglia."
"Bhe,ora è tardi."
"Non è mai tardi per chiedere scusa."
Alene si avvicina perplessa.
"Quindi tu vorresti chiedermi scusa?"
Aaron sospira.
"Sì,assolutamente. Mi dispiace,Alene. Spero che un giorno tu possa perdonarmi."
Lei continua a non rispondere ed a mantenere lo sguardo basso: le verrebbe quasi da piangere,ma riesce a contenersi.
"Ti perdono."
Aaron sorride ed incredibilmente la abbraccia: quel gioco fatto di umiliazioni e prese in giro è finalmente finito.
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Souls
Teen Fiction"Mai giudicare all'apparenza" Manhattan,Harrell Academy. Un gruppo di undici ragazzi,le cui vite si intrecceranno fra loro pian piano,vivono apparentemente la loro vita da studenti normali,ma ognuno di loro nasconde delle storie: alcune celate nel l...