Sono passate due settimane da quando Malcom si è ripreso e finalmente lui e tutti gli altri stanno per tornare all'Accademia.
Il clima e più sereno e si respira un'aria molto più tranquilla,c'è solo un particolare che stona: non c'è ancora nessuna notizia di Emilijia.
Chester viene accompagnato all'Accademia da Sakura,che nota la sua preoccupazione.
"Su,dai,Chez! Non preoccuparti,vedrai che la tua amata sarà lì ad aspettarti,parlerete e risolverete tutto!"
Chester abbassa lo sguardo e scuote la testa.
"No,Sakura. Sono sicuro che non è così,ed anche se lei fosse lì non mi parlerebbe."
"Non essere così pessimista,io sono sicura che andrà tutto bene. Ricordi cosa ci diceva il nonno quando andavamo a trovarlo in Giappone?"
"Tutti commettono degli errori,per questo che per ogni gomma c'è una matita."
Chester sorride: quella frase gli ha ricordato tempi in cui i suoi turbamenti non avevano ragione di esistere.
"Siamo arrivati."
Chester sospira e Sakura lo abbraccia.
"Stai tranquillo,andrà tutto bene."
Lui annuisce,abbraccia la cugina e si avvia verso l'entrata dell'Accademia,dove incontra tutti gli altri.
I ragazzi si avviano verso le loro stanze e Mei Lin e Frida ne approfittano per controllare anche quella di Emilijia.
Le ragazze bussano alla porta.
"Emilijia,ci sei?"
"Oi?"
Improvvisamente notano che la porta è aperta,allora entrano e si ritrovano davanti ad una camera totalmente vuota: tutte le foto,tutti gli oggetti e gli effetti personali di Emilijia sono spariti. Non è rimasto nulla.
Ad un tratto arrivano anche Skyler ed Alene che rimangono basite di fronte a tale scena.
"Ma cosa..."
Le ragazze decidono di correre dagli altri per avvertirli dell'accaduto,ma prima che potessero farlo,li ritrovano in corridoio a parlare con la preside.
"...Non posso dirvi nient'altro,mi dispiace."
"Ma zia..."
"Avril,sai che a scuola devi chiamarmi "signora preside" come tutti gli altri."
Skyler,Alene,Mei Lin e Frida si guardano perplesse.
"Che succede?"
I ragazzi sospirano e si guardano attorno per controllare che non appaia Chester,ancora impegnato a sistemare le sue cose in camera.
"Emilijia se n'è andata."
Le ragazze spalancano la bocca.
"Oddio..."
"Ma dov'è andata?!"
La preside sospira.
"Ragazzi,capisco la vostra preoccupazione,ma sia Emilijia che i suoi genitori mi hanno raccomandata di non dire nulla a nessuno ed è già tanto che vi abbia rivelato che se ne sia andata. Tornate nelle vostre stanze,ragazzi."
Il gruppo si dirige verso la hall ancora incredulo di ciò che hanno appena sentito.
"Andata via..."
Iris sospira.
"State pensando anche voi a ciò che penso io?"
I ragazzi annuiscono.
"Già."
"Chi lo dice a Chester..."Emilijia è consapevole di ciò che ha lasciato andandosene da Manhattan senza dire nulla a nessuno: un grande vuoto fatto di ansia e preoccupazione,eppure sa di aver fatto la cosa giusta. Non stava più bene lì e di conseguenza faceva star male anche gli altri e lei non vuole essere un peso per nessuno.
Dopo quasi venti ore di treno,Emilijia inizia a vedere il mare: è arrivata.
Appena arrivata in stazione,viene accolta a braccia aperte da un'anziana signora.
"Nonna!"
"Emilijia! Nipotina mia!"
La donna la abbraccia e la bacia.
"Da quanto tempo. Sei così bella! Ti trovo sciupata però,dai su,andiamo a casa che ti cucino qualcosa! Sarai affamatissima."
Emilijia si guarda attorno e pensa a quanto le sia mancato tutto ciò: l'aria di mare,la tranquillità della cittadina ed il calore delle persone ; ora vuole godersi tutto ciò e non pensare più a nulla.
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Souls
Teen Fiction"Mai giudicare all'apparenza" Manhattan,Harrell Academy. Un gruppo di undici ragazzi,le cui vite si intrecceranno fra loro pian piano,vivono apparentemente la loro vita da studenti normali,ma ognuno di loro nasconde delle storie: alcune celate nel l...