Nonostante Chester sia abituato a sopportare anche quattordici ore di viaggio quando va a trovare i suoi parenti in Giappone,quelle sei ore in confronto gli sono sembrate interminabili. Sakura è riuscita a dormire beatamente per quasi tutto il viaggio,mentre lui non ha fatto altro che pensare a ciò che accadrà una volta arrivato.
"Signori e signore,siamo giunti all'aeroporto di Portland."
Appena atterrati,i due si dirigono verso la stazione,dove prendono il pullman che li condurrà a Cannon Beach.
È ormai sera tardi e la temperatura inizia a calare notevolmente,per fortuna il conducente dell'autobus fa salire a bordo tutti i passeggeri e dopo pochi minuti d'attesa parte.
Sakura sospira e stringe la mano al cugino.
"Ci siamo quasi,Chez."
Lui annuisce e rivolge lo sguardo verso il paesaggio fuori dal finestrino.
Man mano che il pullman va avanti,il cuore di Chester batte sempre di più: lei è proprio lì.
Nonostante il buio,si riesce a notare la presenza del mare che riflette la luce della luna creando un meraviglioso gioco di rifrazione.
"Cannon Beach!"
Appena scesi dall'autobus,Chester e Sakura si dirigono repentinamente all'albergo poco distante,dove si godono un po' di meritato riposo.
"Bhe,ce l'abbiamo fatta,cuginetto."
Chester non la ascolta e continua a guardare il mare attraverso la finestra della stanza.
"Ohi? Chez? Tutto bene?"
Lui si volta di scatto.
"Io? Ehm,si,si. Sto bene."
Sakura sospira.
"Ascoltami. Ti conosco da tutta la vita e nonostante la distanza e le poche possibilità di vederci,tu per me non sei un cugino,ma un fratello. Sei intelligente,buono,gentile e sei dotato di un'immensa sensibilità. Come dice il mio maestro: l'importante non è vincere,bensì avere la consapevolezza di avercela messa tutta ; e tu l'hai fatto. Non hai nulla da temere."
Chester abbassa lo sguardo.
"Io sono un mostro,Sakura. Il mio disturbo mi porta ad avere queste reazioni esagerate e la cosa di cui ho paura è di farle del male ed io non posso neanche pensarci."
Sakura gli prende il viso fra le mani e lo guarda dritto negli occhi.
"Chester. Guardami. Tu non sei un mostro,va bene? E non sei nemmeno l'unico a soffrire di bipolarismo ; esistono perfettamente sane che sarebbero davvero definibili come "mostri". Nonostante le tue difficoltà,tu sei un ragazzo straordinario: sei sempre stato capace di andare avanti e di aiutare gli altri e fidati,Emilijia questo lo ha notato."
"Il fatto è che io credevo di essermi rialzato,ma da quando lei non c'è più sono crollato di nuovo."
Sakura rimane in silenzio per un attimo,poi alza una manica della sua camicetta mostrando una frase tatuata sul braccio in caratteri kanji.
"Riesci a leggere cosa c'è scritto?"
"Nanakorobi yaoki."
Sakura annuisce.
"E sai anche cosa significa?"
Chester fa di no con la testa,Sakura accenna un sorriso.
"È la lezione di vita più grande che mi sia mai stata data. "Cadi sette volte,rialzati otto" ed è così che devi ragionare,Chester: la vita non finirà mai di buttarti giù,ma un modo di rialzarsi c'è sempre e non devi mai smettere di farlo,ricordalo."
Chester sorride: Sakura è l'unica in grado di trovare sempre le parole giuste al momento giusto.
"Grazie. Ti voglio bene."
Lei lo abbraccia.
"Anche io,tesoro. Ma ora vai a letto,non vorrai farti vedere da Emilijia con quelle occhiaie!"
Chester si lancia sul letto con la speranza di riuscire a dormire: domani è un gran giorno.
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Souls
Teen Fiction"Mai giudicare all'apparenza" Manhattan,Harrell Academy. Un gruppo di undici ragazzi,le cui vite si intrecceranno fra loro pian piano,vivono apparentemente la loro vita da studenti normali,ma ognuno di loro nasconde delle storie: alcune celate nel l...