"Mare"

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Emilijia non respirava aria così pura da anni e da altrettanti non vedeva il mare. Quella distesa celeste così tranquilla e il rumore delle onde che scrosciano sugli scogli riescono a non farle pensare a nulla.
Respira profondamente inalando l'aria salina,si siede su uno scoglio ed inizia a contemplare il mare e quello che le sta attorno: è tutto così naturale,lo stress cittadino è ormai un lontano ricordo e non ha più paura di essere giudicata da nessuno.
Da quando vive a casa della nonna si sente finalmente libera,ma allo stesso tempo pensa di essere una codarda: non era sua intenzione fuggire dai problemi,bensì quella di togliere agli altri un problema ; ma sicuramente tutti avranno frainteso il suo gesto.
Poco importa,adesso deve solo pensare a stare tranquilla e godersi un meritato riposo.
Intanto alla Harrell Academy l'atmosfera è tutt'altro che serena: Chester è abbattuto,ma allo stesso tempo prova una rabbia ed un rancore inimmaginabile ed inizia a prendere a calci la porta di camera sua.
"CHESTER SMETTILA!"
Ultimamente il gruppo gli sta più vicino che mai,ma allo stesso tempo cerca di farlo ragionare.
George gli si avvicina senza timore e lo allontana dalla porta.
"Non è così che risolverai le cose,non tirando le cose in aria!"
"E cosa devo fare,spiegami?! L'ho persa per sempre!"
I ragazzi si scambiano uno sguardo rattristato: oggettivamente non si può fare più nulla.
"Perchè lo ha fatto!?"
"Chester,è inutile rimurginare sul passato,okay?! Non possiamo cambiare ciò che è già accaduto! Possiamo solo attivarci per fare qualcosa."
"E COSA,IRIS?! COSA?!"
Prima che potesse rispondere,qualcuno bussa alla porta: è la preside.
"Philips,c'è qualcuno che ti vuole parlare. Scendi giù."
I ragazzi si guardano perplessi.
"Bhe,sarà Sakura,no?"
Chester annuisce,ma allo stesso tempo non è convinto: lei lo avrebbe avvertito.
Percorre velocemente il corridoio ed una volta arrivato all'uscita del dormitorio si ritrova davanti una donna dai lunghi capelli rossi ed un cappotto elegante.
"Chester..."
Lui la guarda confuso,ma poi la riconosce e sgrana gli occhi.
"Signora Walker."

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