Il weekend è arrivato e Mathias decide di tornare a casa per fare una sorpresa a Grace: il padre sarà fuori città per alcune commissioni,di conseguenza si sente molto più tranquillo.
Appena arrivato,trova la porta di casa aperta e riconosce subito la voce di Grace e delle sue amiche,Sue e Claire.
"Sorellona,ti conviene chiudere la porta se non vuoi che qualcuno entri e ci derubi!"
"Mathias!"
Sue e Claire si alzano e lo abbracciano,mentre Grace cerca ancora di realizzare la sua presenza.
"Ma che ci fai qui?"
"Uh,sorry! Non credevo che la cosa ti desse tanto fastidio,tolgo subito il disturbo."
Grace alza gli occhi al cielo,sorride e lo saluta calorosamente.
"Così va meglio."
Mathias sistema le sue cose,poi raggiunge Grace e le sue amiche in salotto,con le quali inizia a parlare della sua vita scolastica in totale calma e senza gli indulgenti e seccanti giudizi del padre.
"Bhe,sembra piacerti l'Accademia."
Mathias sorride ed annuisce.
"E vedo che hai proprio delle belle amiche,ti vedo molto legato ad una ragazza con i capelli azzurri. Chi è?"
Claire e Sue fissano Mathias maliziosamente,mentre Grace rimane indifferente e con un'espressione pensierosa.
"Oh,no! Lei è Emilijia,sì è fantastica,ma è solo un'amica."
"Mmh e quell'altra ragazza,Iris?"
"Uh,poi c'è anche quella messicana! Nemmeno con lei nulla? È carina!"
Mathias inizia ad infastidirsi: perchè quando un ragazzo è amico con tante ragazze deve per forza stare con una di loro? Queste stupide convenzioni gli rodono sempre di più.
"Vediamo che hai anche molti amici maschi,bhe,nel caso ci fosse qualcosa con uno di loro non ci sarebbe problema!"
"Esatto,rimani sempre il nostro fratellino,anche se non di sangue."
Grace lancia un'occhiata alle amiche,per far capir loro di smetterla,quindi iniziano a cambiare totalmente argomento.
Mathias è presente nella conversazione fisicamente,ma non con la testa: ultimamente si sente costantemente in dubbio,poco sereno ed in trappola e quelle parole non hanno fatto altro che aumentare le sue preoccupazioni.
"Ti piace una ragazza?" "Ti piace una ragazza?" , cosa importa alla gente? Perchè una persona deve essere etichettata in base al proprio orientamento sessuale? "Gay" "lesbica" "bisessuale" "pansessuale"...Tutto,ma non più una semplice "persona".
"Mathias? Tutto bene?"
Grace sta fissando Mathias da qualche minuto: ha capito che c'è qualcosa che non va.
Mathias si sveglia dai suoi pensieri e dopo averla rassicurata,si scusa e va in camera sua.
Era da tempo che non entrava nella sua camera e solo ora si accorge di quanto tutto ciò che è presente lì dentro non gli appartiene davvero: modellini di soldati,macchinine,uniformi sportive. Nulla. Nulla. Assolutamente nulla.
Non è questo che vuole e non lo ha mai voluto.
Mentre rovista fra le sue cose,Mathias trova un vecchio album di foto ed inizia a sfogliarlo.
Le prime foto risalgono alla sua nascita: sua madre appare entusiasta,così come Grace ; mentre lo sguardo del padre è rigido e severo come al solito,quasi come se avesse già previsto che quel bimbo,crescendo,sarebbe stato una delusione.
Nelle pagine seguenti,trova alcune foto di lui e Grace,entusiasta per il suo nuovo fratellino: non finirà mai di ringraziarla per tutto ciò che ha fatto per lui,nonostante i litigi,le difficoltà e le stupide discussioni è sempre stata l'unica capace di aiutarlo.
Continuando a sfogliare,si ritrova davanti a dei ricordi che ormai era felice di aver rimosso: il periodo in cui il padre lo obbligava a giocare a football. Ovviamente lui era un bambino dolce e pacato,ma i suoi compagni non lo erano affatto.
I momenti peggiori erano quelli negli spogliatoi ; avrà cancellato dalla sua mente i ricordi, ma non le sensazioni impresse nella sua pelle e nella sua anima: l'acqua gelida e trafiggente che gli versavano addosso,le botte e le derisioni.
"Cosa guardi Cooper?"
"Uh,ci guarda perchè gli piace il cazzo! Guarda,ce lo ha duro!"
"Cosa?...No...Io non..."
"Dai prendetelo!"
Schiaffi,calci,pugni erano diventati quotidianità ed una volta passato il dolore,remarginate le ferite e spariti i lividi ; le cose non cambiavano,poichè l'angoscia e l'amarezza non sarebbero mai scomparse,anche perchè nessuno gli ha mai dato la possibilità di farlo,anzi,dagli altri ha sempre ricevuto conferme del suo essere sbagliato.
"È colpa tua,sei tu che devi adattarti."
"Fai meno la femminuccia e comportati da uomo."
"Ti risulta così difficile essere normale?"
Ora si sente più confuso che mai,è davvero lui quello sbagliato? Sono passati tanti anni,eppure non è mai riuscito a darsi una risposta,forse perchè con il tempo ha imparato ad adattarsi agli altri ; ma ultimamente questa maschera sta crollando,poichè ha finalmente trovato qualcuno capace di accettarlo per quello che è: Ryan.
Ryan è il suo faro nella notte,la sua spalla,il suo tutto.
Senza neanche accorgersene,Mathias scoppia in lacrime: perchè si sente così confuso? Perchè è tutto così pesante?
In quel momento Grace entra in camera,si siede sul pavimento accanto al fratello e lo abbraccia.
"Grace...Io devo dirti una cosa."
"Lo so da sempre,Mathias,lo so da sempre."
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Souls
Teen Fiction"Mai giudicare all'apparenza" Manhattan,Harrell Academy. Un gruppo di undici ragazzi,le cui vite si intrecceranno fra loro pian piano,vivono apparentemente la loro vita da studenti normali,ma ognuno di loro nasconde delle storie: alcune celate nel l...