"Quotidianità"

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Malcom è appena arrivato a casa ed i suoi fratelli più piccoli gli saltano addosso per abbracciarlo.
Le gemelle Kaitlyn ed Aaliyah rimangono incollate al fratello,mentre Elijiah tiene per mano Babi e con l'altro braccio regge il piccolo Jay,di appena un anno.
"E Byron dov'è?"
"È ancora all'università,dovrebbe passare più tardi."
Dopo aver sistemato le sue cose,Malcom inizia a giocare con Babi e Jay,mentre le gemelle,appena tredicenni,ma già indipendenti ; preparano da mangiare.
Ad un tratto,dal piano di sopra iniziano a provenire delle urla.
"IO ME NE VADO! NON CE LA FACCIO PIÙ!"
"CODARDO! SEI SEMPRE IL SOLITO! AFFRONTA LE SITUAZIONI DA VERO UOMO UNA VOLTA PER TUTTE!"
Babi e Jay smettono di ridere e di scherzare e si raggomitolano vicino al fratello maggiore ; mentre le gemelle ed Elijiah rimangono impassibili,ormai abituati alle continue urla dei genitori.
Il padre di Malcom scende velocemente le scale con una borsa in mano ed esce di casa ignorando completamente i figli,mentre la madre lo rincorre fino alla porta urlando,finchè non scoppia in lacrime ; Lara va da lei e la consola.
Le gemelle escono dalla cucina e si voltano verso Malcom.
"Ben tornato a casa."

Mathias rimane in camera sua per un bel po' di tempo,finchè non sente bussare alla porta di casa.
Tira un sospiro,si fa coraggio ed esce dalla sua stanza per salutare il padre.
Il generale Cooper è un uomo di bella presenza: alto e muscoloso, con i capelli leggermente brizzolati e dei piccoli occhi infossati che rendono i lineamenti ancora più severi.
L'uomo saluta Grace in modo tuttosommato caloroso,mentre con Mathias è freddo ed impassibile: è sempre stato così.
I tre si siedono a tavola in silenzio ed il padre fissa costantemente il figlio senza dire nulla,finchè Grace rompe il silenzio chiedendo a Mathias dell'accademia ; ma lui si limita a dire che è tutto okay e che anche quest'anno si è iscritto a quasi tutti i corsi.
"Hai dei nuovi amici,vero? Ho visto alcune foto che hai postato su Instagram."
Mathias annuisce e spera che la sorella non faccia altre domande a riguardo dato che i suoi amici sono sempre stati oggetto di discussioni continue con il padre: non gliene va bene uno.
Grace capisce il disagio del fratello,allora sposta la conversazione verso il padre chiedendogli se a lavoro andasse tutto bene.
"Perfettamente. Sono arrivati nuovi ragazzi pronti ad allenarsi per entrare nell'armata,alcuni hanno la tua età,Mathias."
Mathias sa già che se risponderà,comincerà una discussione,quindi preferisce stare in silenzio.
"Sono tutti robusti e muscolosi,altro che te. Ma guardati: peserai a malapena cinquantacinque chili e non hai un filo di muscolo."
Grace si rivolge al padre con leggera veemenza dicendogli di smetterla,ma lui la zittisce.
"Il figlio di uno dei più apprezzati generali dell'esercito che si comporta ancora come un bambino,che vergogna. Poi ci credo che non trovi uno straccio di ragazza."
Mathias si alza dal tavolo spostando violentemente la sedia e torna in camera sua,il padre rimane impassibile,mentre Grace cerca di farlo ragionare.
"Papà,hai esagerato."
"Tu taci e fai il tuo dovere: sparecchia e lava i piatti."
Grace è ormai rassegnata ai comportamenti del padre,quindi inizia a pulire la tavola senza dire nulla.

Frida oggi è in visita al conservatorio di New York insieme ai suoi genitori. A guidarli c'è una delle insegnanti più rinomate,che illustra alla famiglia il conservatorio aula per aula.
Questo posto è molto elegante ed il palco è a dir poco gigantesco: Frida non riesce a credere che un giorno si esibirà lì sopra ; prova un senso di ansia e timore al solo pensiero,nonostante si esibisca ormai da anni.
Frida viene condotta in una grande aula dove si stanno esercitando alcuni violoncellisti,i quali saranno i suoi compagni di corso. L'insegnante invita Frida ad esibirsi davanti agli altri e lei accetta terrorizzata.
La ragazza si guarda attorno e fra i musicisti nota un ragazzo elegante e ben vestito che ha già visto all'accademia,allora decide di sedersi accanto a lui.
Frida inizia a suonare sorprendendo sia i suoi compagni di corso che l'insegnante.
"Meravigliosa! Sublime! Da quanto tempo suoni?"
Prima che Frida potesse rispondere,i suoi lo fanno al posto suo.
"Undici anni! Ed ha studiato in tutti i migliori conservatori."
Frida abbassa lo sguardo: loro continuano ad elencare tutte le sue qualità,ma lei anzichè sentirsi onorata,si sente ancora più "in trappola".
Gli studenti iniziano ad andare via e mentre Frida sistema le sue cose,il ragazzo dell'accademia si avvicina.
"Scusami,tu frequenti la Harrell Academy,vero?"
Frida annuisce.
"Io sono George,piacere. Ah, non preoccuparti per i tuoi genitori,anche i miei sono così."
I due iniziano a parlare del più e del meno,in particolare dei loro genitori: tutti molto esigenti.
"Mamma e papà mi hanno sempre costretta a fare tutto ciò che volevano loro: dalla danza classica,all'altletica,fino alla musica. Per fortuna mi sono appassionata."
"I miei invece hanno sempre voluto che crescessi come un vero principe,mi sono sempre sentito a disagio fra le persone per questo. A volte vorrei essere solo me stesso."
Appena usciti dal conservatorio,Frida si ritrova davanti ad una macchina nera ed imponente.
"Però,che gioiellino."
"Mh,già."
"Non vorrei essere indiscreta,ma che lavoro fanno i tuoi genitori?"
George sospira.
"Mamma è una notaia,mentre papà è un imprenditore."
Frida fa un'espressione sorpresa.
"Accidenti."
George stringe le labbra e si volta dall'altro lato.
"Bhe,io devo andare. Ci vediamo a scuola."
Frida lo saluta e poi torna dai suoi genitori,ora si sente molto meno sola.

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