Chester non è mai stato più contento di tornare a casa: allontanarsi dall'Accademia è la cosa che gli serve di più in questo momento.
Quel luogo per lui adesso rappresenta sofferenza,illusioni e sentimenti sinceri stracciati via come cartacce.
Appena arrivato a casa,viene accolto naturalmente dalla madre,che come al solito corre da lui e lo stringe forte a sé.
"Amore mio,come sono contenta di vederti,mi manchi ogni giorno di più. Come stai? Non sembri molto felice,è successo qualcosa?"
Chester ha sempre compreso l'apprensione della madre e la sopporta provando anche una certa compassione per lei,ma attualmente l'unica cosa che vuole è rifugiarsi in camera sua e stare da solo.
"Sto bene."
La madre si avvicina e gli passa una mano sul viso.
"Sai che se c'è qualcosa che ti fa star male puoi parlarmene,io sono sempre qui per te."
Lui annuisce e senza dire nulla se ne va nella sua stanza,lasciando la madre da sola ed in preda a mille dubbi e preoccupazioni.Anche Emilijia è appena tornata a casa,i suoi genitori sono entrambi a lavoro,ma a farle compagnia c'è Elliot,al quale non può fare a meno di raccontare tutto ciò che è successo,anche se dopo qualche esitazione dato che è l'ultima cosa di cui vorrebbe parlare.
"Cavolo,Em. Mi dispiace,ma dopotutto tu hai sbagliato a..."
Emilijia alza gli occhi al cielo e sbuffa.
"Sì,sì,lo so! Ho sbagliato a non dirgli del mio problema,ma io...Non ce la faccio."
"Ne hai parlato a qualcuno dei tuoi amici?"
"No,non ancora."
Elliot non riesce proprio a capire il perchè Emilijia tenga tutto segreto: quello che è successo è grave,vero,però potrebbe parlarne a qualcuno di cui si fida,la aiuterebbe molto.
"Il fatto è che io non mi fido più di nessuno,Elliot."
"Devi fidarti di qualcuno. Di Malcom? Iris? Skyler? Mei Lin? Di Mathias e tutti gli altri? Non ti fidi di loro?"
Emilijia sospira: per lei la fiducia è un punto dolente.
"Non lo so."
"E di me ti fidi?"
Lei guarda il fratello e sorride.
"Sì,di te mi fido."
"Bene,allora fai ciò che ti dico: parlane con qualcuno e poi,quando te la sentirai,prova ad andare da Chester e fanne cenno anche lui ; se ci tiene davvero a te capirà."
Emilijia ammette che probabilmente Elliot ha ragione: deve parlarne con qualcuno,togliersi questo macigno dal petto ed andare finalmente avanti.Malcom non fa altro che saltellare gioisamente per tutto il tragitto dalla stazione a casa: finalmente sta con la ragazza dei suoi sogni. Cosa potrebbe volere di più?
Una volta arrivato a casa inizia a raccontare tutto ai suoi fratelli: sia ai più grandi che ai curiosi piccini.
"Uh,Malcom ha la ragazza!"
"Siii! Che bello!"
"Finalmente tu e Shanika vi siete decisi,eh!"
Malcom si volta perplesso verso i fratelli.
"No,aspettate,cosa avete capito? Non sto con Shanika,ma con Brooke,quella ragazza del mio corso."
I fratelli più piccoli non si fanno scrupoli a mostrare la loro delusione.
"Nooooo."
"Uffa."
Ed anche i più grandi fanno fatica a mostrarsi entusiasti,in particolare Kaitlyn ed Aaliyah.
"Che bella notizia."
"Se,bellissima."
Malcom guarda perplesso le due sorelle.
"Cosa c'è che non va,ragazze?"
Le due si scambiano uno sguardo: sono indecise se parlargliene o no, ma come al solito,non riescono a trattenersi.
"Vedi,Malcom. Io ed Aaliyah abbiamo conosciuto Brooke al campo estivo dell'anno scorso..."
"Ed era così..."
"Insopportabile!"
Lui sgrana gli occhi: Brooke insopportabile? Non è possibile.
"Dai,su,secondo me esagerate."
"Esageriamo? Ti ricordi di quando ti parlavamo di quella ragazza che ci trattava male e che ha persino versato il porridge in testa a Kaitlyn?"
"Sì,certo."
"Indovina un po' chi era."
Malcom inizia ad adirarsi: crede che le sorelle dicano ciò solo perchè sono affezionate a Shanika ed hanno sempre sperato in un rapporto più profondo fra loro due.
"Smettetela,qui quelle insopportabili siete voi. Possibile che ogni volta che mi accade qualcosa di bello voi non possiate mai essere felici per me?!"
Le gemelle cercano di rispondere e gli altri fratelli di farlo ragionare,ma Malcom si rinchiude in camera sua: era così felice fino ad un momento fa,perchè loro devono sempre rovinare tutto? A volte darebbe di tutto per essere figlio unico.Mathias non voleva tornare a casa: il solo pensiero di vedere il padre lo fa star male,ma almeno sa che ci sarà anche Grace,il che lo conforta parecchio.
Grace non vede il fratello da quasi due mese ed appena arriva a casa,corre subito ad abbracciarlo.
"Finalmente ci rivediamo! Da quanto tempo!"
"Mi sei mancata,Grace."
Mathias entra in casa mentre chiacchiera con la sorella del più e del meno ed in quel momento arriva il temuto padre,o meglio,generale.
I due si squadrano dall'alto in basso e si scambiano solo un freddissimo cenno di saluto.
Una volta seduti a tavola per il pranzo,la situazione non cambia; il generale sta in silenzio e fissa il figlio con un'espressione apparentemente impassibile,il che preoccupa sia lui che la sorella: quando fa così non promette mai nulla di buono.
Grace cerca invano sia lo sguardo del padre,che quello del fratello,quindi decide di parlare un po' della sua settimana scolastica per allentare la tensione.
"Sai papà,il corso di biologia a cui mi sono iscritta è davvero interessante,non me lo sarei mai aspettata,ti ringrazio per avermelo consigliato."
Il generale accenna un sorriso quasi invisibile,allora anche Mathias,credendo che l'atmosfera si stia finalmente scongelando,decide di parlare.
"Anche io sto seguendo nuovi corsi,interessanti sì,ma molto difficili."
Grace ascolta interessata,mentre il padre non fa altro che sbuffare.
"Ci credo che sono difficili per te,da quello che vedo dalle tue numerose storie su Instagram con i tuoi amichetti lo studio è proprio il tuo ultimo pensiero."
Mathias abbassa lo sguardo e chiude gli occhi sperando che la predica del padre finisca subito.
"E poi lasciatelo dire,ma che razza di amici hai? Una cinese,una con dei capelli assurdi,un depresso probabilmente tossicodipendente e poi il tizio con i capelli rossicci che ti sta sempre appiccicato ; ecco,a lui stai attento,quelli della sua specie sono da tener lontani."
Mathias ignora i suoi commenti,poichè crede che non valga nemmeno la pena prestarvi attenzione, ma che cosa intende dire con "quelli della sua specie"?
"Intendo dire i gay. Schifose piaghe dell'umanità. L'ho capito subito appena l'ho visto: si sa mai che converta anche te,come se non fossi già messo abbastanza male."
Mathias alza gli occhi al cielo.
"Che schifo."
"Esatto! Che schifo. Segui il mio consiglio,figliolo,stagli alla larga."
"Voglio dire che schifo quelli come te."
Grace abbassa immediatamente lo sguardo chiudendosi alla mo di guscio,il padre fissa il figlio sperando per un attimo di aver sentito male ; mentre Mathias,anche se consapevole del fatto che verrà picchiato a sangue,continua a dire la sua.
"Hai capito bene. Sapevo che fossi antiquato e razzista,ma ora che so che sei anche omofobo,mi sale sempre più la voglia di rinnegarti come padre. E sì,nel caso non avessi capito bene il concetto: fai schifo."
Il generale si alza di scatto facendo cadere tutti i piatti ed i bicchieri presenti sulla tavola ed afferra il figlio per i collo.
"Ascoltami bene,aborto mancato. Stavolta ti risparmio,ma solo perchè provo un briciolo di rispetto per tua sorella e non ho intenzione di ridurti in polvere davanti a lei,ma ti giuro che la prossima volta che osi dire una cosa del genere,non solo ti farò abbandonare quell'Accademia di malati,ma farò anche in modo che tu viva una vita impossibile. Sono stato chiaro?"
Mathias lo guarda negli occhi impassibile.
"Cristallino."
Il generale lo libera dalla sua stretta e se ne va ; mentre Grace,fra le lacrime,stringe a sè il fratello.
"Di quello che sei tu,o i tuoi amici,non importa. Io ti vorrò sempre bene,sei la persona che amo di più al mondo,non te lo dimenticare."
Anche Mathias comincia a piangere ed abbraccia la sorella il più forte possibile: la deve proteggere,almeno a lei non deve accadere nulla di male.
STAI LEGGENDO
Souls
Teen Fiction"Mai giudicare all'apparenza" Manhattan,Harrell Academy. Un gruppo di undici ragazzi,le cui vite si intrecceranno fra loro pian piano,vivono apparentemente la loro vita da studenti normali,ma ognuno di loro nasconde delle storie: alcune celate nel l...