"Libertà"

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Malcom,Mathias e Ryan fanno un giro fra i corridoi dell'Accademia per rilassarsi e per prendersi una pausa dalle ultime e stressanti ore di studio.
Malcom da un po' di tempo si sente incerto e confuso ; da quando ha lasciato Brooke,anche Shanika si è allontanata da lui e mentre l'assenza della prima gli risulta del tutto indifferente,quella di quest'ultima è a dir poco dilaniante: non aveva mai fatto caso a quanto fossero splendidi i suoi lunghi capelli, a quanto fosse luminoso il suo sorriso che risalta ancora di più grazie a quella meravigliosa pelle color mogano ed a quanto gli mancasse tenerla fra le sue braccia. E se si stesse innamorando di lei? Nonostante cerchi di allontanare questo pensiero,a volte non può fare a meno che rifletterci: e se fosse stato sempre attratto da lei,ma non se ne fosse mai reso conto? Troppi dubbi ed incertezze.
"Ohi,stai bene? Sembri pensieroso?"
Malcom si volta di scatto.
"Oh,si,tranquilli. È tutto okay,solo che...Ah! Che confusione!"
Mathias e Ryan si guardano incerti.
"Che c'è? Parla pure."
"È solo che...Ho bisogno di Iris."
Iris è sempre un faro nella notte per tutti: è simpatica e divertente,anche se la sua ironia spesso tende ad essere troppo pungente (in particolare per Chester) ; ma allo stesso tempo è una persona estremamente matura che riesce a risolvere anche i problemi più contorti.
Malcom fa irruzione in camera sua spaventandola.
"Ho bisogno d'aiuto!"
"MA PORCA PUTT...MALCOM! Mi hai fatto prendere un infarto! Che succede?"
Dopo essersi calmato,Malcom spiega ad Iris quella fastidiosa situazione.
"Oh mio Dio,questo non è un sassolino nella scarpa,è un macigno! Ci credo che stai esplodendo,da quanto tempo pensi a tutto ciò?"
"Bhe,da quando Brooke mi ha lasciato."
Iris sgrana gli occhi.
"Malcom...Sono passati due mesi."
Lui si rannicchia sul letto e nasconde la testa sotto un cuscino,mentre Iris cerca di ragionare sul da farsi.
"Okay,ehm,tranquillo. Tu cosa intendi fare?"
"È questo il punto! Non lo so! Se glielo dicessi mi toglierei un peso,ma rischierei di rovinare la nostra amicizia ; se non lo facessi invece vivrei con questo soffocante nodo alla gola per l'eternità!"
"E se invece lei volesse stare con te?"
"Ma cosa dici,non le piaccio,ti pare."
Iris fa una risata trattenuta ed in quel momento entrano in camera Emilijia ed Avril,che appare molto più serena da quando è finalmente riuscita a trovare un dialogo con i suoi genitori.
"Ragazze,Shanika non prova ASSOLUTAMENTE nulla per Malcom."
Le due si guardano per un attimo in silenzio e poi scoppiano in una fragorosa risata,lasciando Malcom totalmente spiazzato.
"Oh sì certo! Assolutamente nulla,dici?!"
"Ma perfavore!"
Le ragazze notano lo sguardo fulminante del ragazzo e smettono immediatamente di ridere.
"Ah,non era una battuta."
Iris si rivolge a Malcom sorridendo.
"Visto? Lo hanno notato tutti tranne te!"
Lui ha uno sguardo confuso,si alza in piedi ed inizia a fare su e giù per la stanza.
"Quindi dite che lei prova qualcosa per me?"
Le tre si guardano e sbuffano.
"Ma lo chiedi pure?"
"È evidente,ma perchè ti interessa saperlo?"
Malcom rimette la testa sotto il cuscino ed Iris spiega la situazione al suo posto.
"Accidenti..."
"Cavolo,non me lo sarei mai aspettato."
Iris si accuccia accanto a lui e gli accarezza i capelli.
"Non hai nulla da temere,Malcom."
Dopo qualche ultimo secondo sotto al cuscino,il ragazzo finalmente alza la testa.
"Forse avete ragione."
"Abbiamo sempre ragione."
Il silenzio totale piomba nella stanza,finchè Mei Lin,Frida,Skyler ed Alene fanno irruzione terrorizzate.
"Ragazzi,dovete venire subito!"
"Che succede?!"
"Non c'è tempo! Chiamate George e Chester!"
Emilijia corre da Chester,mentre Malcom da George ed in meno di cinque minuti si ritrovano tutti nascosti dietro la porta d'entrata dell'Accademia; fuori dalla quale si notano due figure maschili intenti ad urlarsi contro.
"Aspettate,ma quello è Mathias!"
"Sì e lui è il Generale Cooper,suo padre."
Le urla si fanno sempre più forti ed anche da un certa distanza si riescono ad udire i dialoghi.
"Che tu fossi un figlio degenere non era una novità,ma ora anche...Che schifo! Non ci voglio nemmeno pensare! Spero che quella puttana di tua madre si sia scopata un altro e che ti abbia concepito,non posso pensare che tu sia sangue del mio sangue!"
Prima quelle parole avrebbero ferito Mathias,ma ora no,non più: ha finalmente raggiunto quella sicurezza che cercava da tanto ed ora riesce finalmente ad affrontare quello che ha sempre considerato il suo più grande cruccio.
"Quello che provi per me è totalmente ricambiato. Ho preso delle scelte nella mia vita,ne sono totalmente felice e non mi interessa che tu sia fiero di me o meno. Io non mi darei mai alla carriera militare,odio lo sport,studio ciò che mi piace e sì,sono gay. Hai un figlio gay! Cosa credi? Che con questo rovinerai la tua reputazione? Bhe,sappi che non me ne può fregar di meno. Non credo che nessun padre debba mai provare odio per il proprio figlio,ma io mi sono arreso all'idea che tu non sia mai stato un padre."
Gli occhi del Generale Cooper sono lucidi e scarlatti ed il suo viso è quasi violaceo a causa della rabbia.
"Bene,allora dì addio a tutto: non sono obbligato a finanziarti gli studi,quindi tu tornerai a casa,dove ti farò una bella lavata di testa e vediamo se avrai ancora il coraggio di pronunciare tali ingiurie."
Ad un tratto appare una figura femminile che si mette in mezzo fra i due: Grace.
"Non così in fretta."
Il padre la guarda perplesso: non si sarebbe mai aspettato un gesto del genere dalla figlia.
"Mathias ha ragione,non puoi decidere per noi. Mi hai costretta ad intraprendere degli studi pesantissimi che non mi interessano affatto,a casa mi fai vivere come una serva e non hai mai accettato il fatto che il tuo primogenito fosse una femmina."
L'uomo ha i denti digrignati e gli occhi quasi fuori dalle orbite.
"Grace,non iniziare anche tu,capito?! Fila in macchina!"
La ragazza rimane ferma ed impassibile.
"Devi sapere che i giorni in cui dicevo di andare ad allenarmi,in realtà andavo a lavoro: volevo trovarmi un impiego per guadagnare il necessario per poter decidere cosa fare della mia vita. Ora finalmente lo so. Io verrò qui all'Accademia e starò accanto a mio fratello,l'unica persona che mi ha sempre accettata."
Il Generale inizia ad urlare a squarciagola attirando l'attenzione di ogni passante.
"E TU CREDI DI POTER FARE QUELLO CHE VUOI,GRACE?! SEI ANCORA SOTTO LA MIA TUTELA!"
"L'altro ieri era il mio compleanno,papà. Ho compiuto 18 anni,ma evidentemente te ne sei dimenticato ; non fartene una colpa,mi avrebbe sorpreso se te ne fossi ricordato. Legalmente posso fare tutto quello che voglio,in quanto ho anche un'autonomia economica,quindi sì,ora sono libera."
Dopo una faida che pareva essere infinita,l'uomo più freddo del mondo cede.
"Domani vi farò portare le vostre cose e da allora non vi voglio più vedere."
Probabilmente dicendo così il Generale si aspettava un rincrescimento da parte dei figli e invece no: i due rimangono impassibili ed osservano quello che dovrebbe essere il loro padre allontanarsi.
Mathias e Grace si fissano per qualche interminabile attimo,poi si abbracciano e dopo accorre anche il resto del gruppo e Ryan.
"Tu hai fatto questo per me?"
"L'ho fatto per noi,Ryan."
Per la prima volta Mathias sente di essere se stesso: è finalmente libero da ogni tipo di costrizione ed attorno a se' ha tutto ciò che gli da la forza di andare avanti.

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