Visita inaspettata

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Maledizione, la sveglia non ha suonato di nuovo stamattina. Corro da una stanza all'altra della casa per lavarmi, vestirmi e truccarmi alla velocità della luce. Corro giù dalle scale sotto lo sguardo attento di mia madre. Prima di uscire dalla porta le grido che deve comprare una nuova sveglia. Corro via senza aspettare una risposta da parte sua. Fortunata lei che si sveglia con calma e non deve prendere nessun autobus per andare in ufficio. Corro verso la fermata ma non vedo nulla. Se ieri ero riuscita almeno a vederlo il bus oggi nemmeno quello. Oh no, sono di nuovo a piedi. Mi giro per tornare a casa, e proprio nel momento in cui penso di chiedere un passaggio al mio vicino, lui mi sfreccia davanti. Mi guarda ma non si ferma come ha fatto il giorno precedente. Cammino verso casa e decido di provare a chiedere a mia madre un passaggio. Aumento il passo sperando di trovarla ancora in casa, ma è troppo tardi. L'auto non è più nel vialetto. Mi rassegno all'idea di saltare un giorno di scuola. Entro in casa e vado verso la cucina. Se devo stare a casa tanto vale che faccia una bella colazione. Mi avvicino al frigo e vedo che c'è un post-it attaccato.

'Farò tardi a lavoro. Non aspettarmi per pranzo, non rientrerò fino a stasera. Baci, mamma'

Fantastico! Ho la casa tutta per me. Dopo aver mangiato, mi dirigo in camera mia. Ho voglia, tanta voglia di dormire. Mi spoglio di tutto, rimanendo solo in intimo, e mi butto sul letto dove vengo immediatamente risucchiata tra le braccia di Morfeo.

Sento qualcosa suonare, infastidendo il mio amato riposo. Apro gli occhi contro voglia capendo che a disturbarmi è il campanello di casa. Mi alzo e molto lentamente mi avvicino alla porta. Chi è a quest'ora del mattino?! Con una mano mi stropiccio gli occhi per darmi una svegliata, con l'altra mi gratto la pancia. Abbasso lo guardo e mi ricordo di essere in intimo. Cambio direzione e vado verso il divano, dove trovo la camicia da notte di mia madre. La infilo con sottofondo il suono costante del campanello. Quello che sta suonando ha la chiara intenzione di non fermarsi fin quando non andrò ad aprire. Apro la porta e mi trovo davanti un Matt sull'orlo di una crisi di nervi.

"Perchè cazzo non rispondi?"

"Stavo dormendo e tu mi hai disturbato" rispondo sgarbata.

Odio quelli che mi disturbano mentre dormo.

"E tu che ci fai qui? Perchè non sei al college?"

"Non ci sono andato" risponde abbassando la testa.

Sta nascondendo qualcosa, sta chiaramente mentendo perchè io stamattina l'ho visto passare con la macchina. A meno che non stesse andando da qualche altra parte.

"Cioè, ci sono andato. Quando sono entrato in classe e ho visto che non eri seduta al banco dove ti metti di solito mi sono leggermente allarmato. Ed eccomi qui a controllare se tu stai bene"

Non gli rispondo. Mi viene quasi da ridere al pensiero di un Matt preoccupato per me, la persona a cui lancia sguardi pieni di odio. Alzo lo sguardo e vedo che mi sta guardando. Che c'è? gli chiedo mentalmente. Lui risponde deglutendo. Non capisco cosa lo stia mettendo così a disagio. Il suo sguardo si abbassa e faccio lo stesso io. Oh merda. Questa vestaglia mi arriva appena sotto l'inguine ed è praticamente trasparente. Lui è a disagio perchè io sono mezza nuda. Istintivamente mi porto le mani intorno al corpo, cosa che a lui fa ridere.

"Ehm, se ti vuoi accomodare fa pure, io mi vado a vestire" dico imbarazzata.

Lo sento ridere mentre corro al piano di sopra. Infilo dei leggings, una maglia dell'hard rock e le scarpe. Mentre sto per uscire dalla camera, decido di tornare dentro e posizionarmi davanti allo specchio per darmi una controllata generale. Ma che faccio? È solo Matt. Scendo al piano terra e lo trovo sul divano con il cellulare tra le mani.

Nel cuore delle comete #WATTYS2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora