Shopping

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Sono le 14:00 e sono ancora in coma per la festa di ieri. Mentre aspetto Matt seduta comodamente a un tavolo del McDonald's, ripenso alla festa di ieri. Ripenso a come inizialmente mi sentissi a disagio in mezzo a tutta quella gente che non conoscevo e come poi il ragazzo dalla cresta verde mi abbia fatto sentire subito integrata. Certo ho dovuto lanciare occhiate infuocate per tutta la sera a quelle ragazze seminude che si strusciavano su Matt ogni volta che ne avevano occasione, anche con me attaccata al suo braccio. Che faccia tosta! Non nego il fatto che se non ci fossero stati Josh e Kate avrei strappato i capelli a tutte quante. Da quando sto con Matt ho scoperto un lato di me che non avrei mai pensato di avere, ovvero la parte gelosa. Non avrei mai pensato che sarei stata pazza di gelosia anche se una ragazza lo sfiora solo con lo sguardo. Questa pazzia mi fa diventare violenta, ed io sono la ragazza più pacifista del mondo. Lo vedo arrivare in tutto la sua bellezza mentre si aggiusta il berretto con fare nervoso. Controlla tutti i tavoli e quando mi individua si dirige verso di me con un sorriso. Mi saluta con un bacio a fior di labbra, e nonostante ogni bacio che mi ha dato fino ad ora continua a lasciarmi senza fiato.

"Aspetti da molto?"

"In realtà abbastanza, sono uscita prima da lezione e sono venuta direttamente qui senza fare altri giri"

"Nemmeno un giro nei negozi qui intorno?"

Muovo la testa a destra e sinistra. A dir la verità avevo voglia di prendere qualche vestito nuovo ma tra il mal di testa dovuto alla lezione e quello dovuto alla festa di ieri mi hanno fatta accasciare a questi tavoli subito.

"Comunque volevo dirti che una ragazza, che ieri era alla festa, mi ha seguito per tutto il giorno incostantemente, come diavolo ha fatto?! Quando le ho chiesto cosa volesse mi ha risposto che voleva solo divertirsi un pò e proprio in quel momento ho capito quanto fosse fuori di testa, insomma non l'hai notato che stavo con la mia ragazza..."

Matt continua con il suo monologo sulla stupidità di quella ragazza ma io mi sono fermata prima, molto prima. La mia gelosia è tornata a farsi sentire quando ho realizzato cosa volesse davvero quella scema dal mio ragazzo. Mi sono addolcita soltanto quando Matt ha pronunciato la mia attuale etichetta 'la mia ragazza'. Dio, quella parola lascia lo zucchero in bocca e lo inoltra nelle orecchie e dappertutto. Matt è davvero un ragazzo dolce, anche se non si direbbe e stranamente mi riesce a trasmettere fiducia, cosa che non dovrei avere per quante ragazze gli sbavano dietro. 

"Vuoi fare un giro in qualche negozio?" mi chiede con la bocca piena di patatine maciullate. 

"Se ti va.., in effetti io avevo intenzione di fermarmi a fare qualche acquisto"

Senza smettere di mangiare il suo panino annuisce silenziosamente senza lasciarmi capire se gli va bene che mi fermo a fare shopping oppure rimane anche lui con me. Quando io sto finendo di bere il mio frullato alle fragole, Matt, è lì, sulla sedia di fronte, che mi guarda con pazienza. Forse sono già dieci minuti che mi fissa in attesa che io finisca. Probabilmente ha anche ragione ci ho messo un'ora per mangiare metà panino, tre patatine di numero con la maionese  e il frullato, mentre lui si è spazzolato un menù intero alla velocità della luce. 

"Vado un attimo in bagno a lavarmi le mani"

Mi alzo e mi dirigo lentamente verso il bagno con le mani alzate e le dita divaricate come se fossi in chirurgo che sta per entrare in sala operatoria. Mentre mi lavo le mani, alzo lo sguardo e vedo la mia immagine riflessa allo specchio. Disastrosa! Solo una parola: Disastrosa! Ho i capelli legati in uno chignon disordinato che non raccoglie tutti i capelli e li lascia spaiati, le lenti degli occhiali sporchi, e la grande felpa sformata grigia che indosso da il colpo di grazia alla mia immagine. Ecco perchè si era imbambolato Matt, stava guardando quanto io sia orribile oggi. Io mi domando, ma sono passata stamattina davanti lo specchio? Proprio non lo ricordo. Mannaggia la miseria, ora come faccio ad uscire in queste condizioni. Pace, ormai mi ha vista non posso fare altro. Quando torno al tavolo trovo il mio fantastico ragazzo alla moda che sta giocando con il cellulare. Annuncio il mio arrivo con un "toc-toc" sul tavolo dato che non si è accorto della mia presenza tanto è preso dal cellulare. Prendo la mia borsa e ci dirigiamo alla cassa. Tiro fuori il portafogli dalla borsa e in quel momento Matt mi da un colpo d'anca che quasi mi fa cadere a terra. Lo guardo stordita e non capisco perchè quel gesto. Dopo aver pagato mi prende la mano e mi porta fuori dal Mc Donald.

"Pensavi davvero che ti avrei lasciato pagare?"

Ora capisco lo spintone, non voleva lasciarmi pagare. Ah quante ne inventa questo ragazzo. 

"Allora, da quale negozio vogliamo iniziare" dice lasciando la mia mano e passando il suo braccio dietro la mia spalla. 

"Vuoi venire con me?" chiedo come una scema.

Annuisce con non-chalance. Allora io punto il dito sulla prima vetrina. Forza e coraggio tesoro, stiamo per cominciare.
Sono passate due ore e mezza da quando abbiamo iniziato a girare per negozi e sorprendentemente Matt non si è lamentato di nulla, ne del troppo tempo e ne per il fatto che ancora non ho trovato nulla che mi piaccia. Entriamo in un negozio che ha aperto da poco sia per donna che per uomo, almeno faccio contento anche lui. E per la prima volta in tre ore mi lascia e va a guardare qualche capo per lui. Avvisto un jeans che mi fa impazzire, chiaro, a vita alta e non troppo aderente, uno di quelli che vestono larghi. Lo prendo e corro in camerino a provarlo. Mi sta da Dio. È già mio. Esco dal camerino e pago il mio stupendo jeans. Dopo aver preso lo scontrino faccio un giro nel negozio ma non trovo Matt, dove sarà? Lo chiamo ma a rispondere è quella stupida voce della segreteria. Gli mando un messaggio:

'Dove sei?'

Comincio a pensare che mi abbia lasciata qui e proprio in quel momento lo vedo uscire da un camerino. Mamma mia mi stava venendo un infarto.  Ha in mano un berretto nero e una maglia bianca. Vado da lui e aspetto che paghi. Be almeno posso dire che dopo tre ore sono riuscita a comprare qualcosa, non come quando vengo con mia madre che veniamo di mattina e torniamo a casa la sera è il risultato è che non abbiamo concluso nulla. Matt mi prende per mano e usciamo dal negozio soddisfatti.

"Che hai preso?"

"Un jeans che è la fine del mondo, poi quando lo metto sarai tu a giudicare. E tu?"

"Un berretto e una maglia della levis. Ti sei divertita oggi?"

"Certo" mi faccio coraggio, mi alzo sulle punte e gli lascio un bacio sulle labbra.

"Piccola, possiamo tornare a casa? Ho i piedi che stanno per prendere fuoco" mi avvisa.

"AHAHAHHAHA, andiamo"

Nel cuore delle comete #WATTYS2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora