Non dovevi

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Mi alzo da letto ed inizio a prepararmi per andare a scuola. Controllo l'orario scolastico e vedo che la mia prima lezione è alle 10:00. Esco comunque di casa, non mi farà male fare quattro passi. Decido di andare in un bar vicino casa mia che fa dei cornetti alla nutella e un cappuccino da farti finire dritto dritto in paradiso. Mi luccicano gli occhi solo al pensiero che tra poco gusterò quel ben di Dio. Al bar ci arrivo saltellando. 

"Buongiorno" dico entrando.

Mi avvicino alla cassa e ordino il cornetto e il cappuccino, per poi dirigermi al mio solito tavolo, in fondo a sinistra, lontano da occhi indiscreti. Mentre attendo la mia colazione tiro fuori dallo zaino il libro di chimica per controllare che io abbia svolto tutti gli esercizi in modo corretto. Sono talmente concentrata che non mi accorgo che qualcuno si siede al mio tavolo, proprio di fronte a me. Alzo la testa solo quando lui si schiarisce la gola per attirare la mia attenzione. 

"Parecchio concentrata" dice Matt.

Annuisco per confermare la sua affermazione. In quel momento arriva l'anziana cameriera con la mia ordinazione e qualcosa in più che io non ho chiesto. 

"Ecco a lei signorina e questo,invece, è per lei" dice la vecchietta posando sul tavolo le ordinazioni.

Quando va via, è Matt a fare la divisione del cibo, per me il mio cornetto alla nutella e il cappuccino, per lui cornetto alla marmellata di frutti di bosco e il succo d'arancia. Iniziamo a mangiare silenziosamente, non facendo caso alla presenza dell'altro.

"Che corsi segui oggi?" mi chiede dopo aver finito la sua colazione.

"Chimica, un'ora di buco e educazione fisica"

Alzo la testa e quando vedo che gli si sono rimasti dei baffi di zucchero a velo mi metto a ridere. Oddio, sto soffocando per le risate. Ormai siamo al centro dell'attenzione grazie al mio colpo di risa. 

"Che hai da ridere?"

Gli indico il labbro superiore proprio dove si è depositato lo zucchero, senza però smettere di ridere come una pazza. Lui si passa velocemente una mano sulle labbra, peggiorando ancora di più le cose. A quella visione rido ancora più forte tanto da farmi venire le lacrime agli occhi. Matt, notando che la situazione stava degenerando, continua a passarsi freneticamente entrambe le mani sul viso.

"Aspetta, aspetta.... Okay, ti aiuto io"

Mi allungo sul tavolo verso di lui e gli passo delicatamente le mani sopra il labbro. Al tocco tra la mia pelle e la sua, sento un brivido attraversarmi il corpo e la pelle d'oca compare dopo pochi secondi. Mi rimetto seduta al mio posto e abbasso la testa, tornando a guardare il libro di chimica.

"Grazie"

Dopo un'ora passata ad ignorare la sua presenza e il suo sguardo fisso sulla mia figura, ci siamo alzati ed ora ci dirigiamo, insieme, al college. Odio il lunedì. Devo chiedere in segreteria a chi è venuta la felice idea di mettere come prima ora, anche se alle 10:00, educazione fisica. Entro nello spogliatoio e vado incontro a Kate, che si sta già cambiando.

"Ehi, finalmente sei arrivata"

"Ero talmente concentrata a rivedere chimica che non mi sono  proprio accorta di essere in ritardo" dico iniziando a spogliarmi velocemente per recuperare il tempo perduto. Corro in campo insieme a Kate e solo ora mi rendo conto che non ho ancora legato i capelli. Mi guardo il braccio per prendere l'elastico, ma niente, non c'è. Fantastico!

"Cinque giri di campo" sbotta il coach.

Cosa? Cinque giri del campo di football? Ma vuole ammazzarmi, perchè questo è tentato omicidio ed è punibile con la pena di morte. Voglio quasi piangere se penso che sono obbligata a farli. Kate mi prende per il braccio e mi dice:

Nel cuore delle comete #WATTYS2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora